Mi trovai nella Chiesa di S. Domenico; fui rapita. Nella stessa si presentò Gesù in aspetto maestoso; si mise in mezzo alla Chiesa con aspetto non solo maestoso, ma coll'aspetto di comando.
Tanta gente entravano con regali; chi cose d'oro, chi d'argento, chi depositava soldi in gran quantità: tutto mettevano davanti a Gesù. Sembravano ricchi, Conti. Principi, insomma persone ricche.
Gesù si fece avanti, prese tutti quei regali e li buttò fuori. Severamente diceva: Questi regali tutto sangue del povero; non ne accetto. E mentre li buttava fuori del Tempio, tutti quei oggetti, ed anche i soldi, lasciavano una fiumana di sangue.
La Vergine, seduta alla destra con tante ragazze, che ad una ad una accarezzava, e a loro diceva: Figlie mie, andate ognuna ove la Provvidenza vi ha destinate. Siate sempre buone, oneste ed obbedienti a chi sarà destinato per vostri superiori.
Chi, di quelle ragazze, era destinata per donna di servizio, chi per impiegata, chi per sposa; una diversa dall'altra aveva il suo comando: Tutte, ripeteva la Vergine, siete mie figliuole, tutte mi siete care. Dopo l'esilio di questa valle di lacrime dovete, caste e pure, ritornare fra le mie braccia.
Quanto è buona la Vergine! Davanti a Lei non (ci) sono preferenze né privilegi; solo chi può (e) si conserverà buono, sarà la sua privilegiata.