Dice Gesù, mentre io leggo la frase [1] dell'Ecclesiastico cap. 31 v. 35:
«Tutte le cose create da Dio sono buone e le ha create per sollievo dell'uomo. Tutte. Ma ciò che le fa divenire non buone è sempre il disordine con cui l'uomo le usa. Dio vi voleva e vi vuole in gioia. Ma la disubbidienza all'ordine, ossia le concupiscenze, sostituiscono alla gioia la noia, il dolore, le risse, la miseria, la disunione dei cuori e delle famiglie. Per questo, dopo che il disordine si era instaurato sulla Terra e cresceva col tempo, il Signore dette la Legge. Ma è forse giovata? No. Dette Me. Ma è forse giovato? No. Io detto la Parola evangelica. Ma è forse giovata? No.
È detto ancor nell'Ecclesiastico: "Il sapiente non odia la Legge e non darà negli scogli come nave in tempesta. L'uomo di senno è fedele alla Legge di Dio, e la Legge è fedele a lui".
Ecco la ragione di ogni male: che troppo pochi sono i sapienti, e perciò, nonostante la ragione data da Dio all'uomo sia come nave atta a portare l'uomo dalla riva terrena a quella celeste sull'oceano dei suoi giorni terreni, la maggioranza dà di cozzo sugli scogli e naufraga miseramente.
Prega, ora. Ho bisogno di una tua preghiera per lo spirito che Io so. La pace a te.»
1 frase, che è in Siracide 31, 27. La citazione successiva è da Siracide 33, 2-3.