Mi dice Gesù:
«Abbi pazienza, anima mia, per la doppia fatica. È tempo di sofferenza. Sai come ero stanco gli ultimi giorni?! Tu lo vedi. Mi appoggio nell'andare a Giovanni, a Pietro, a Simone, anche a Giuda… Sì. Ed Io che emanavo miracolo, solo sfiorando con le mie vesti, non potei mutare quel cuore! Lascia che Io mi appoggi a te, piccolo Giovanni, per ridire le parole già dette negli ultimi giorni a quei pervicaci ottusi sui quali l'annuncio del mio tormento scorreva senza penetrare. E lascia anche che il Maestro dica le sue ore di predicazione nella triste pianura dell'Acqua Speciosa. Ed Io ti benedirò due volte. Per la tua fatica e per la tua pietà. Numero i tuoi sforzi, raccolgo le tue lacrime. Agli sforzi per amore dei fratelli sarà data la ricompensa di quelli che si consumano per fare noto Dio agli uomini. Alle tue lacrime per il mio soffrire dell'ultima settimana sarà dato in premio il bacio di Gesù. Scrivi e sii benedetta.»