«Passa le ultime ore di questo anno, che il Cuore Immacolato della Mamma celeste ha reso per te straordinario di grazie e di doni, in preghiera e nel raccoglimento interiore. Io stessa ti ho voluto e ti ho portato in questa casa che da tempo ti ho preparato. Sei qui nel silenzio e nella preghiera: mi ascolti, mi parli, invochi il Padre con Me. Hai accanto questo tuo fratello che tanto ti ama e che, nel mio Cuore, tanto bene ti vuole.La tua Mamma celeste guarda con occhi diversi dai vostri: è uno sguardo di luce e di amore. Per Me è grande chi agli occhi degli uomini è considerato un nulla e di nessun valore. Questa casa sconosciuta e sperduta, che non attira l'attenzione di nessuno, è ora il luogo della mia presenza e qui, e non altrove, ti ho voluto per passare con Me questi giorni di festa.
Abituati a guardare ogni cosa con gli stessi occhi di tua Mamma. Guarda sempre con compiacenza e con particolarissimo amore quelli che il mondo ignora e disprezza. Siano al tuo cuore più grandi quelli che gli uomini stimano un nulla e di nessun valore: i poveri, i piccoli, gli umili, i sofferenti, gli sconosciuti. Anche fra i tuoi fratelli Sacerdoti ti devi sentire più vicino a quelli che sono trascurati e considerati da nulla. Oh, sapessi quali tesori preziosi sono per il mio Cuore di Mamma tutti questi miei figli prediletti che nessuno considera! Dammeli in questa ultima notte dell'anno: offrimeli ad uno ad uno. Quanto il loro amore conforta il mio Cuore Immacolato!
Come la loro bellezza nascosta ripara il dolore recato al mio Cuore da chi si sente grande, stimato e vive cercando ogni umana considerazione. La vera povertà dello spirito è il dono che Io faccio a chi chiamo. È il vuoto che attira il mio amore. È l'onda su cui si può ascoltare e capire la mia Voce. Sii sempre povero così, per vedere ogni nuovo giorno con i miei occhi e per donarmi a chi da tanto, nella povertà, mi attende».