Dice Gesù:
«Io sono il buon Samaritano[5]. Non ci sono che Io che ho pietà delle vostre ferite e che mi curvo[6] su voi versandovi sopra, senza ripugnanze e stanchezze, l’olio e il vino spremuto dall’amore.
Per tutto il fiele e l’aceto che mi date, o uomini che mi offendete nella mia natura e nella mia dottrina, Io vi do il vino del mio Sangue premuto dalle vene come da grappolo messo nel torchio, non tanto dai crocifissori, quanto dall’amore per voi che mi ha dato nelle mani dei crocifissori, e vi do l’olio della mia Misericordia che fluisce dal cuore squarciato anche dopo la morte,7] perché neppure fosse immune da offesa il mio cadavere e conservata una goccia del mio Sangue per Me.
Satana ladrone vi assale e ferisce e poi vi abbandona. Il mondo vi guarda e vi deride, se pure non si unisce a Satana per ferirvi. Io solo vengo e ho pietà del vostro stato.
Non ricusate l’Amico che vi vuole salvare. Lasciatevi curare da Lui. Venite da chi vi ama.»
[5] il buon Samaritano, quello della parabola di Luca 10, 29-37.
[6] mi curvo, invece di si curva, è correzione nostra. Non annoteremo, in genere, le rare correzioni ortografiche e, comunque, non sostanziali.
[7] cuore squarciato anche dopo la morte, come si narra in Giovanni 19, 31-37.