Ore 1 antimeridiana
Dice Gesù:
«Non rattristatevi, perciò, voi tutti che piangete. Confidate in Me ed affidate a Me le sorti dei vostri diletti.
Il tempo della Terra è breve, figli. Presto vi chiamerò dove la vita dura. Siate dunque santi per conseguire la vita eterna, dove già i vostri diletti vi attendono o dove vi raggiungeranno dopo la purgazione.
La separazione attuale è breve come ora che presto passa. Dopo viene la ricongiunzione degli spiriti nella Luce e, in futuro, la beata risurrezione, per cui non solo gioirete dell’unione coi vostri amati, ma anche della visione di quei volti a voi cari e la cui scomparsa vi fa piangere come se un furto vi avesse derubato della gemma a voi più cara.
Nulla è mutato, o figli. La morte non vi separa, se vivete nel Signore. Colui che è andato oltre la vita terrena non è separato da voi. Non lo può essere poiché vive in Me come voi vivete. Solo, per portarvi un paragone umano, è salito dalle membra inferiori a parti più alte e nobili, e vi ama perciò con più perfezione perché è ancor più unito a Me, e da Me prende perfezione. Solo i dannati sono “morti”. Solo essi. Ma gli altri “vivono”. Vivono, Maria. Capisci: vivono.
Non piangere. Prega. Presto verrò.
L’operaio, come la sera cala, affretta il lavoro per terminare l’opera della sua giornata e andare poi contento al riposo dopo averne avuta degna mercede. Quando anche per una creatura cala la sera della vita della Terra, occorre affrettare il lavoro per dare gli ultimi tocchi all’opera quasi terminata. E darli con gioia, pensando che prossimo è il riposo dopo tanta fatica e che la mercede sarà abbondante perché molto si lavorò.
Io sono un Padrone che ben retribuisce. Io sono un Padre che ti attende per premiarti. Io sono quello che ti ama e che ti ha sempre amata e sempre ti amerà. Non una delle tue lacrime mi è ignota e non una resterà senza premio. Sta’ sempre più in Me e non temere. Non temere che Io ti lasci sola. Anche quando non parlo, sono con te.
Sola tu? Oh! non lo dire! Hai con te il tuo Gesù, e dove è Gesù è tutto il Paradiso. Non sei sola. Maria non era sola nella casetta di Nazareth. Gli angeli erano intorno alla sua solitudine umana. Tu, Maria, non sei sola. Hai Me per Padre, hai Maria per Madre, hai i miei santi per fratelli e gli angeli per amici. Chi vive in Me ha tutto, figlia mia.
Non ti dico: “Non piangere”. Ho pianto[407] anche Io e ha pianto Maria. Ma ti dico: non piangere di quel pianto umano che è negazione di fede e di speranza. Questo non lo piangere mai.
Abbi fede non solo nelle grandi cose della Fede, ma anche nelle mie segrete parole. Sono mie, siine certa. E abbi speranza nelle mie promesse. Quando verrò a darti la Vita vedrai che coloro che hai pianto non li hai perduti. Perduto è colui che muore senza Gesù nel cuore.
Tu resta in Gesù. In Lui troverai tutto di ciò che sospiri.
Io asciugherò per sempre ogni lacrima dagli occhi tuoi così come ora consolo ogni tuo dolore, che non posso evitarti perché serve alla gloria del tuo Dio e tua.
L’inverno[408] della vita presto passa, colomba mia, e quando verrà la primavera eterna Io verrò per incoronarti di fiori levandoti le spine che portasti per mio amore.»
[407] Ho pianto, come nella morte di Lazzaro, in Giovanni 11, 35.
[408] L’inverno… è un’immagine ripresa da Cantico dei cantici 2, 10-14.