MaM
Messaggio del 25 ottobre 1991:Cari figli, pregate, pregate, pregate!

Maria Valtorta - 18 luglio 1943

Dice Gesù:
   «Ti ho detto[152] che ti avrei spiegato come il Nostro amore aumenta il suo peso d’ora in ora.

   Non cadere in un errore di interpretazione. In Dio tutto è in un eterno presente. E tutto è perfetto e compiuto. Ma Dio non è mai inoperoso. Egli genera continuamente. Ti porterò paragoni umani per illuminarti meglio.

   Le Tre Persone che si amano, e che amano la loro opera, sono come altrettante sorgenti di calore che convergono in un punto solo, da cui poi si riversano sull’universo. Ora il calore di tre bocche di fuoco, continuamente emananti onde dello stesso calore (stesso nella potenza uguale sin dall’inizio), cosa produce? Un aumento di calore nell’ambiente in cui si immettono le tre correnti. Ora, se questo è raccolto da strumenti pronti a riceverlo, l’equilibrio fra produzione e effusione rimane. Ma se gli strumenti si rifiutano ad accoglierlo, ingombri da altri corpi, l’equilibrio si altera. E, nella vita naturale, possono avvenire anche delle catastrofi.

   Anche nella vita soprannaturale avvengono. Non lo provi forse? Il tuo amore, non riconosciuto e non accettato, non ti aumenta in cuore opprimendolo tanto che delle volte esplode in uno scatto di giusto sdegno? Dico: giusto, perché sono giusto. Dico anche: però superalo per la Carità. E se tanto può in voi che avete un amore relativo, che avverrà di Dio in cui tutto è infinito?

   Il nostro Amore, che l’uomo rifiuta, cresce, cresce, cresce...

   Oh, uomini disgraziati! Sta sopra loro il momento in cui quell’Amore tuonerà con ira chiedendo il perché del dispregio. E i tempi attuali sono già i primi soprassalti di questo Amore vilipeso, che per giustizia e rispetto della sua Perfezione non può oltre sopportare l’affronto. Onde Io vado chiedendo come un mendico chi apra il cuore all’Amore Nostro intensissimo e se ne faccia vittima, accettando d’essere consumata per dare sollievo all’Amore. È il rogo quello che offro, lo so, lo avverto. Ma non fuggitelo, voi che ancora non siete venduti al Nemico.

   Nessuno, per quanto sia piccolo e meschino, nessuno, per quanto possa esser stato peccatore, può credersi respinto dal Nostro Amore. Esso è Misericordia. E delle anime più misere può fare e vuole fare delle stelle fulgidissime del suo Cielo.

   Venite a Me voi tutti: poveri, macchiati, deboli, ed Io vi farò re. Venite a Me voi tutti che dalla vostra miseria avete saputo capire la mia Grandezza, dalle vostre tenebre la mia Luce, dalla vostra imperfezione la mia Perfezione, dal vostro egoismo la mia Bontà.

   Venite! Entrate nel mio Amore e lasciatelo entrare in voi. Sono il Pastore che si è affaticato fino alla morte per la pecorella smarrita[153] e per essa ho dato il mio Sangue. O miei agnelli, non temete se molti rovi e macchie sono sulla vostra veste e ferite nelle vostre carni. Aprite solo la vostra bocca, la vostra anima all’Amore mio e aspiratelo. Sarete giusti verso Dio e verso voi stessi, poiché darete a Dio conforto e a voi salvezza.

   Venite, o generosi che mi amate già, trascinate come un tramaglio i fratelli che titubano ancora. Se in tutti chiedo di entrare per dare sollievo all’Amore respinto, a voi, anime vittime, chiedo di darvi totalmente a Me, all’opera, distruttrice sulla Terra, del mio Amore veemente, ma creatrice di una gloria così alta che voi non potete concepire.

   Quale fulgore avranno quelle anime che accolsero l’Amore di Dio fino ad esserne consumate! Avranno il fulgore stesso del mio Amore che resterà in loro: Fuoco e Gemma eterna di divinissimo splendore.»

   Dice ancora Gesù:
   «Sai come devi fare per ottenere il bene di tua madre? Lavorando per i contrari. Ossia: alla sua impazienza opponi la tua pazienza; alla sua maniera ingiusta e insincera di vedere[154], opponi la tua sincerità; alla sua ribellione, la tua sommissione; al suo astio, il tuo amore; alla sua insopportabilità di ogni cosa, la tua rassegnazione ilare.

   Le anime si conquistano così: per i contrari. Ma non pensarti mai di farlo capire a lei. Lavora in silenzio offrendo tutto a Me. Uniti otterremo quello che otterremo. Ma anche non giovasse nulla, tu avrai fatto il tuo dovere e ne avrai il premio.»