Dice Gesù:
«Lo senti come fanno male la ingratitudine e il disamore? Oh! nessuna tortura fisica è pari a queste! E pensa che per te sono poche persone ma per Me furono e sono moltitudini.
Dare affetto e ricevere indifferenza e astio, dare opere e vedersele respinte, supera in potenza i colpi dei flagelli e il penetrare delle spine. Queste sono cose che colpiscono solo la carne, ma indifferenza, ingratitudine, astio colpiscono l’anima, scrollano lo spirito.
È perché so che ti sto così vicino e ti conforto della mia Presenza. Non voglio che il tuo spirito rimanga turbato. L’urto lo riceve. È inevitabile. Ma la mia Presenza rimette subito l’equilibrio.
Non guardare le creature: guarda Me. Non pensare alle creature altro che per provvedere alla loro poverissima anima. Pensa a Me. Non amare le creature per la loro persona: ama in loro Me. Così troverai in loro ciò che merita d’essere amato.
Maria: è l’ora delle tenebre. Le cose si compiono come in sogno te le ho mostrate. Non è arrivato fin troppo presto il momento della sicura conoscenza? Prega con tutta te stessa, perché il momento è tremendo per se stesso e per le conseguenze.
Se le persone sapessero riflettere, si sforzerebbero ad essere buone per piegare la Bontà in loro favore. Invece è sempre la stessa parola che devo dire: l’egoismo le domina. Perciò preghiere, sacramenti e sacramentali, resi impuri dall’egoismo, non hanno potere contro Lucifero che sconvolge il mondo.»