MaM
Messaggio del 14 gennaio 1985:Dio Padre è bontà infinita, è misericordia e dona sempre il perdono a chi glielo domanda col cuore. Pregatelo spesso con queste parole: “Dio mio, lo so che sono grandi e numerosi i miei peccati contro il tuo amore, ma io spero che tu mi perdonerai. Sono pronto a perdonare a tutti, all’amico come al nemico. O Padre, io spero in te e desidero vivere sempre nella speranza del tuo perdono”.

Maria Valtorta - 19 maggio 1943 Sera

Dice Gesù:
   «Questa è la punizione della vostra superbia umana. Troppo avete voluto e così perdete anche quello che vi avevo concesso di avere. Le opere del genio e dell’ingegno umani, doni miei, delle quali siete tanto superbi, vanno in polvere per ricordarvi che Io solo sono Eterno, che Io solo sono il Dio, che Io solo sono Io.
   Ma quello che è mio resta. Né l’uomo né il demonio lo possono distruggere. Nessun attentato, nessuna astuzia vale a distruggere quello che Io feci e che sarà, uguale sempre, finché Io vorrò. Il mare, il cielo, le stelle, i monti, i fiori dei colli e le verdi foreste. Intoccabili i primi come Me stesso, risorgenti i secondi da ogni labile morte portata loro dall’uomo come Io risorsi dalla breve morte che l’uomo mi diede. E le piante stroncate, le erbe calpestate dalla guerra torneranno a vivere come Io le feci il primo giorno.
   Le vostre opere no. Non le opere d’arte. Non torneranno mai più a vivere le chiese e le cupole, i palazzi e i monumenti dei quali vi gloriaste, fatti nei secoli e periti in un attimo per vostro castigo. E le opere del progresso cadono lo stesso in briciole insieme al vostro stolto orgoglio che si crede un dio, solo perché le inventò, e vi si rivoltano contro aumentando la distruzione e il dolore.
   Ma la mia creazione resta, e resta più bella perché nella sua immutabilità, che nessun ordigno scalfisce, parla ancora più forte di Me.
   Tutto ciò che è vostro crolla. Ma ricordatevi, poveri uomini, che è meglio per voi rimanere senza nulla avendo Me, al vivere fra i fastigi dell’arte e del progresso avendo perduto Me. Una sola cosa è necessaria all’uomo: il regno dello spirito dove Io sono, il Regno di Dio.»