MaM
Messaggio del 17 luglio 2021:Cari figli, non dimenticate che voi siete qui sulla terra in cammino verso l’eternità. Perciò cari figli siate aperti all’amore di Dio e lasciate l’egoismo e il peccato. Che la vostra gioia si trovi unicamente nella scoperta quotidiana di Dio attraverso la preghiera. Perciò utilizzate bene questo tempo. Grazie, cari figli, per aver risposto ancora una volta alla mia chiamata.

Santa Gemma Galgani - Martedì, 28 agosto - Dopo la confessione l'angelo torna a esserle sorridente e amabile, e la assicura del perdono di Gesù.

L'angelo custode si è mantenuto così severo fino a stamani, che non ho palesato ogni cosa al confessore. Subito uscita di confessionario, mi ha guardato ridendo, con un'aria di compiacenza: sono ritornata da morte a vita. Più tardi poi mi ha parlato da se stesso (io non avevo coraggio d'interrogarlo): mi ha domandato come stavo, perché non mi sentivo bene la notte innanzi. Gli ho risposto che solo lui poteva guarirmi; si è avvicinato, mi accarezzava tanto tanto e mi diceva che fossi buona.

Ripetutamente gli dimandavo se mi volesse bene come prima, e se mi amasse egualmente; mi rispondeva in questo modo: « Oggi non mi vergogno di te, ieri sì ». Gli demandavo più volte perdono, e faceva cenno di essere [stato perdonato] ogni trascorso. Infine l'ho mandato da Gesù per tre cose:

1) Se fosse ora contento di me?

2) Se mi avesse perdonato ogni cosa?

3) E che mi levasse una certa vergogna da dosso per far l'obbedienza al confessore...

È andato subito via, ed è tornato assai tardi: mi ha detto che Gesù è assai contento; che mi ha perdonato, ma per l'ultima volta; in quanto alla vergogna disse che Gesù gli aveva risposto queste precise parole: «Digli che obbedisca perfettamente ».

Più tardi poi andai a letto, ma sentii poco dopo un po' di rimorso. Pensavo, è vero, al soggetto della meditazione della Passione, ma nel letto. Mi ha demandato a che cosa pensassi il mio angelo. «Alla Passione», ho risposto. «Che dirà di me Gesù che faccio questa vita sì comoda, prego poco, e nel letto; insomma tutto il tempo della preghiera lo passo nel letto? ». Questo purtroppo è ogni cosa vero. Mi rispose che ne pensavo io di questa cosa. « È svogliatezza», soggiunsi. Ma gli promisi che, da quella sera in poi, mai più avrei pregato nel letto; altro che il giorno a me destinato per obbedienza. Da ieri sera e per tutta la notte mai si è allontanato da me, ma con un patto però: di stare zitta e dormire. L'ho fatto.