Gesù stasera mi ha posata la sua corona sul mio capo circa le dieci, dopo essermi un po' raccolta. Il mio patire, che non eguaglia per niente quello di Gesù, è stato forte: persino tutti i denti mi sentivano; a ogni movimento era un forte dolore; credevo di non resistere, ma sì, va tutto bene invece. Ho offerto per i peccatori quelle poche pene, ma in particolare per la povera anima mia. Lo pregavo che tornasse presto. Quando fu per lasciarmi, allora nacque una gara tra me e Gesù: chi di noi sarebbe andato a far visita prima (e sono andata io, vo' dire a far la santa comunione), e insieme ci dicemmo e restammo combinati che io andrò da lui e lui verrà da me. Mi promise l'assistenza del mio santo angelo e mi lasciò.