MaM
Messaggio del 25 giugno 2007:Cari figli, anche oggi con grande gioia nel mio cuore vi invito alla conversione. Figlioli, non dimenticate che siete tutti importanti in questo grande piano che Dio porta avanti attraverso Medjugorje. Dio desidera convertire il mondo intero e chiamarlo alla salvezza e al cammino verso di Lui che è il principio e la fine di ogni essere. In modo speciale, figlioli, vi invito tutti dal profondo del mio cuore: apritevi a questa grande grazia che Dio vi dà attraverso la mia presenza qui. Desidero ringraziare ciascuno di voi per i sacrifici e le preghiere. Sono con voi e vi benedico tutti. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Santa Gemma Galgani - Lunedì, 30 luglio - Afflitta per alcune contraddizioni, è confortata dall'angelo, che la anima a patire e a meditare ogni giorno la Passione di Gesù.

Stamani, lunedì 30 luglio, sono andata per fare la santissima comunione. Non la volevo fare, non ero quieta di coscienza; ma pure mi sono gingillata fino alle nove, sempre se dovevo o no farla; poi ha vinto Gesù, e l'ho fatta, ma come? Che freddezza! Gesù non l'ho sentito per niente.

Oggi poi non ho potuto mai raccogliermi; sono stata cattiva, mi sono inquietata, ma da me sola, nessuno mi ha veduta; ho pianto tanto tanto, perché la mia sorella non mi voleva uscir di camera. Ieri sera domenica, per dispetto, fino alle undici stette in camera mia, dicendomi, per canzonare, che mi voleva vedere andare in estasi; oggi poi era lo stesso. Scrisse una lettera ieri ai B.S.G. [Bagni di San Giuliano] e parlava assai di me e delle cose mie. Queste cose, che dovrei accogliere bene e ringraziare Gesù, invece m'inquieto, e quasi quasi ho dei momenti di disperazione.

Mentre ero in quello stato, l'angelo custode, che mi stava a vedere, mi disse: «Perché t'inquieti così, figlia mia? Bisogna soffrire qualche cosa, veh, per Gesù» (veramente la cosa che più mi era dispiaciuta a me erano certe parole che [mia sorella] aveva detto forte), e per questo l'angelo mi disse: «Tu sei degna solo di essere disprezzata, perché hai offeso Gesù ».

Poi mi fece tornare quieta; si mise a sedere accanto a me, e mi diceva ammodino ammodino: « O figlia, ma non sai che tu devi essere in tutto conforme alla vita di Gesù? Egli patì tanto per te, e tu non sai che devi in ogni occasione patire per lui? E poi perché dai questo dispiacere a Gesù, di lasciare ogni giorno la meditazione sopra la Passione? ». Era vero: mi ricordai che la meditazione sulla Passione la faccio solo il venerdì e giovedì. « Devi farla ogni giorno, rícordatelo ». Infine mi diceva: «Coraggio, coraggio! Questo mondo non è mica il luogo del riposo: il riposo sarà dopo morte; ora tu devi patire, e patire ogni cosa, per impedire a qualche anima la morte eterna». Lo pregai tanto che dicesse alla Mamma mia di venire un po' da me, ché avrei tante cose da dirgli; mi disse di sì. Stasera però non è venuta.