MaM
Messaggio del 2 dicembre 2004:Cari figli ho bisogno di voi, e cerco il vostro aiuto. Riconciliatevi con voi stessi, con Dio e con i vostri vicini. Aiutatemi a convertire i non credenti e asciugate le lacrime dal mio volto.

Beata Anna Katharina Emmerick - Espiazioni per il Santissimo Sacramento - Tiepidezza e indifferenza dei cristiani

Mercoledì, 7 giugno alle ore 21 le sofferenze della pia suora, Anna Katharina Emmerich, avevano raggiunto il culmine; la pelle in tutti i punti le dolorava con inesprimibile pena. Con lo scemare dei dolori fu investita da una stanchezza mortale. Adesso sembrava paralizzata non poteva muovere più nessun membro, dare nessun segno, nessuna parola e nessun movimento. Il confessore era per questo fatto molto preoccupato e le faceva molte domande. Suor Emmerich lo capiva bene, ma, solo dopo alcune ore, potette replicare tra le lacrime, con voce sottile. Era stata nelle condizioni di una moribonda, ma adesso le pene erano passate. Il giorno seguente, il giovedì mattina presto, “il pellegrino” la trovo pallidissima, ma senza pene. Secondo le sue stesse parole essa stava quasi per finire dopo la penitenza e l’opera di suffragio. Lo scopo era stato ormai raggiunto. Dio solo avrebbe potuto aiutarla. Gesù, il suo Sposo celeste, l’avrebbe aiutata, ella godeva la sua vicinanza e il suo ristoro, indescrivibilmente dolce e benevolo. La suora disse che anche Chiara da Montefalco le era stata vicino e le aveva detto che il lavoro sarebbe terminato. Il giardino rappresentava i martiri, la vite il sangue di Gesù Cristo, e la fontana il Sacramento; vino e acqua si sarebbero dovuti miscelare. Il rosaio presso la fontana, con molte spine, non sarebbe stato ancora raggiunto, questo sarebbe avvenuto in ultimo. Essa era troppo debole per proseguire, eppure disse che con l’inizio del nuovo giorno avrebbe recitato il Te Deum, i salmi penitenziali e le litanie per ringraziamento. Per ristabilirsi dovrebbe avere quattro giorni di tranquillità., tener lontano tutto e abbandonarsi solo alla volontà di Dio.