MaM
Messaggio del 25 aprile 2005:Cari figli, anche oggi vi invito a rinnovare la preghiera nelle vostre famiglie.Con la preghiera e la lettura della Sacra Scrittura entri nella vostra famiglia lo Spirito Santo che vi rinnoverà.Così diventerete insegnanti della fede nelle vostra famiglia.Con la preghiera e il vostro amore il mondo andrà su una via migliore e l' amore comincerà a regnare nel mondo. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Beata Anna Katharina Emmerick - Il sacrificio della Messa

Nell’anno 1819 suor Emmerich raccontò la seguente visione: Io ho chiamato Dio. Egli vuole vedere suo Figlio agire per i peccatori e rinnovare il sacrificio d’amore per noi. Ebbi poi in questo momento l’immagine del venerdì santo, il modo come il Signore si immolò per noi sulla Croce, ed ho visto Maria e gli Apostoli sotto la Croce sull’altare mentre il prete celebrava la santa Messa. Quest’immagine mi appare giorno e notte e vedo come l’intera comunità preghi male, ed il modo in cui il prete adempie al suo ufficio. L’immagine della Chiesa universale e di tutte le chiese e le comunità intorno, la vedo raffigurata da vicino come un albero pieno di frutta, in un bosco, illuminato dal sole e circondato da altri alberi. Mi appare costantemente la celebrazione della Messa, di giorno e di notte, in tutto il mondo, tra le comunità lontane, dove viene letta interamente, come avveniva nel tempo degli Apostoli. Mi appare pure un Ufficio divino celeste e gli Angeli che aggiungono tutto quello che il prete trascura. Per mancanza di devozione della comunità mi sacrifico e offro in suffragio il mio cuore supplicando il Signore per la sua misericordia. Vedo molti preti adempiere il loro ufficio in modo miserabile, preoccupandosi troppo di conservare una buona esteriorità e trascurando così spesso le cose interiori. Pensano più o meno in questo modo: “Come vengo visto dal popolo?” preoccupandosi poco di come vengono visti da Dio. Gli scrupolosi vogliono essere coscienti della loro orazione. Io ho avuto questa sensibilità fin dalla più tenera età. Spesso durante il giorno ero assorta in contemplazione nella devozione della santa Messa e se qualcuno si rivolgeva a me in quei momenti era come se durante il lavoro una persona adulta venisse interrotta da un piccolo bambino. Gesù ci ama attraverso la sua continua opera di redenzione con la Messa. La Messa è la copertura della salvezza storica di tutti, per mezzo del Sacramento. Io vidi tutto questo già nella primissima gioventù, e credetti che anche tutti gli uomini avessero visto così.

Sulla Messa sacrilega la Emmerich ebbe visioni sul sacrificio di un bambino nel tempo antico e a questo proposito così raccontò: «Quando vidi l’immagine terribile del bambino sacrificato alla mia destra mi voltai ma lo vidi egualmente a sinistra, e implorai il Signore di liberarmi dall’orrore’. Allora sentii il mio Sposo celeste così dirmi: “Vedi quanta rabbia, come essi quotidianamente si comportano con me e agiscono in mio nome!”. Vidi poi alcuni preti i quali, nonostante si trovassero in peccato mortale, celebravano la santa Messa, e l’Ostia, che come un bambino vivente era disteso sull’altare e veniva spezzato con la patena e ferito in modo orrendo. Il sacrificio della santa Messa, per questo genere di preti, non era altro che una forma di assassinio. Vidi ancora, tanta gente infelice, e tanta buona gente in molti luoghi, oppressa e perseguitata come se queste persecuzioni venissero fatte a Gesù Cristo stesso. Un tempo terribile. Non c’è nessuna scappatoia ma soltanto una grande nebbia di colpe che cala su tutto il mondo. Anche a Roma vedo preti cattivi martirizzare Gesù bambino nella Chiesa. Essi pretendono dal Papa qualcosa di molto pericoloso; anche il Papa si accorse di ciò che io pure avevo visto e, come un Angelo con la sua spada, li ricacciò via’. Noi abbiamo notato fin qui, spesso, quali effetti avessero su Anna Katharina Emmerich le benedizioni sacerdotali, specialmente durante le malattie più difficili e le più violente tentazioni. Nell’aprile del 1820 Anna Katharina Emmerich soffriva acutamente ed accusava i dolori più violenti e lancinanti, a tal punto che poteva appena parlare.