(1) Il mio volo nel Voler Divino continua, né posso farne a meno, mi sentirei come se io stessa uccidessi l’anima mia. Il Cielo mi guardi! E poi, come potrei vivere senza vita? Onde pensavo tra me alle tante verità che Gesú mi aveva detto sulla sua Divina Volontà, come se volessi fare dubbi e non comprendessi bene, e dicevo tra me: “Possibile che si possa giungere a tanto vivendo nel Voler Divino? ” Ed il mio amato Gesú, sorprendendomi, tutto bontà mi ha detto:
(2) “Figlia mia benedetta, non ti meravigliare, la mia Volontà tiene potere di far giungere la creatura dove vuole, purché stia insieme con Essa. Ora, tu devi sapere che il suo regno sarà formato, fondato sulle verità che ha manifestato, quante più verità manifesta, tanto più sontuoso, bello, maestoso, e più sovrabbondante di beni e di gioie sarà questo regno. Le mie verità formeranno il regime, le leggi, il cibo, l’esercito agguerrito, la difesa e la stessa vita di chi vivrà in Esso. Le mie verità prenderanno ciascuna il suo ufficio distinto: Chi farà da maestro, chi da padre amorosissimo, chi da madre tenerissima che per non esporre a pericolo la figlia sua, la porta nel suo grembo, la culla nelle sue braccia, la alimenta col suo amore, la veste di luce, insomma, ogni verità sarà portatrice d’un bene speciale. Vedi come sarà ricco il regno della mia Volontà che ne sto dicendo tanto, e mi dispiace quando tu non sei attenta a scrivere tutto, perché farai mancare un bene di più; perché godranno a seconda che conosceranno, la conoscenza porterà la vita, la luce, il bene che possiede. Possedere un bene senza conoscerlo è quasi impossibile, sarebbe come se non avesse occhi per guardare, intelligenza per comprendere, mani per operare, piedi per camminare, cuore per amare; invece, la conoscenza, la prima cosa che fa, dà gli occhi per non farlo essere un povero cieco, e facendosi guardare si fa comprendere e desiderare il bene, la vita che le vuol dare; molto più che la conoscenza della mia verità, si fa essa stessa attrice e spettatrice per trasmettere la sua Vita nella creatura. Ora tu devi sapere che gli atti fatti nel mio Volere sono inseparabili, ma ben distinti fra loro: Distinti nella Santità, nella Bellezza, nell’Amore, nella Sapienza; avranno il distintivo della Triade Sacrosanta, che mentre le Divine Persone sono distinte tra loro, sono inseparabili, una è la Volontà, una la Santità, una la Bontà, e così di seguito; così questi atti saranno inseparabili e distinti, racchiuderanno in essi il distintivo della Trinità Suprema: Una e Tre, Tre e Una; anzi, la possederanno come Vita propria. Questi atti saranno la più grande gloria nostra e di tutto il Cielo nel vedere in questi atti, tante volte moltiplicata la nostra Vita Divina per quanti atti ha fatto nel nostro Volere Divino”.
(3) Onde pensavo tra me: “Come si può conoscere se si vive nel Volere Divino? ” Ed il mio dolce Gesú ha soggiunto:
(4) “Figlia mia, è facile conoscerlo, tu devi sapere che il mio Fiat Divino, quando regna nell’anima, tiene il suo atto operante e continuo, né sa stare senza far nulla. Esso è vita, e la vita deve respirare, muoversi, palpitare, farsi sentire, deve tenere il suo primo atto agente, e la creatura si sente sotto il suo impero e segue i suoi atti, quasi in modo continuo nel Volere Divino; sicché la continuazione è un segno certo che si vive in Esso, con questa continuazione sente il bisogno del respiro, del moto, dell’attitudine Divina, perciò se interrompe i suoi atti continui si sente mancare la vita, il moto e tutto, ed essa subito riprende i suoi atti continui, perché sa che le costa molto il non continuare i suoi atti, le costa la Vita Divina, e chi la ha posseduta difficilmente se la fa sfuggire.
(5) Ora, questo operare della creatura in Esso, sai tu che cosa è? Lo svolgimento della Vita della mia Volontà che fa nella creatura, perché Essa sola tiene la virtù di non mai cessare nei suoi atti continui, se ciò si potesse dare, ciò che non può essere, tutti e tutto resterebbero come paralizzati e senza vita. Ora, la creatura da sola non tiene questa virtù d’operare continuamente, invece unita col mio Volere tiene virtù, forza, volontà, amore di farlo. Come sa cambiare le cose, purché la creatura si lasci portare, possedere da Essa, sa fare tali cambiamenti, che la creatura non si riconosce più, neppure le resta un lontano ricordo della sua vita passata. Poi c’è un altro segno, la mia Volontà per regnare, quando vede l’anima disposta, prima l’imbalsama la volontà, le sue pene con un’aria di pace, e poi vi forma il suo trono, quindi chi vive nel mio Volere possiede una forza che non viene mai meno, un amore che mentre non ama nessuno, ama di vero amore tutti in Dio, e a quanti sacrifici si espone per tutti, ed in particolare. Povera figlia, è la vera martire e vittima di tutti, ed oh! quante volte nel vederla soffrire la guardo con tale tenerezza e compassione, e per rincuorarla le dico: “Figlia mia, hai subito la mia stessa sorte, povera figlia, coraggio, il tuo Gesú ti ama di più”. Ed essa nel sentirsi più amata da Me, sorride nelle pene e si abbandona nelle mie braccia. Figlia mia, per provare, possedere ciò che sa fare la mia Volontà, bisogna starci dentro di Essa, altrimenti non ne capiranno un’acca”.