MaM
Messaggio del 2 ottobre 1986:Cari figli, anche oggi vi invito a pregare. Voi, cari figli, non siete in grado di comprendere quanto valore ha la preghiera finché non dite a voi stessi: Adesso è il tempo di pregare. Adesso null'altro e importante per me. Adesso per me nessuna persona è importante all'infuori di Dio. Cari figli, dedicatevi alla preghiera con amore particolare, così Dio potrà ricompensarvi con le sue grazie. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 36-20 Luglio 18, 1938 Come è bello vedere la creatura nella Divina Volontà. Come le cose create l’aspettano per amare il loro Creatore. L’Amore esuberante di Dio per chi viva in Essa.

(1) Il mio volo nel Volere Divino continua. La sua Potenza ed Immensità sente come il bisogno della compagnia della sua amata creatura, per portarla ovunque si trova, e come trova le sue opere la sofferma per dirle la diversa storia che ciascuna opera sua possiede e la diversità d’amore con cui sono animate; e si diletta tanto nel far conoscere la sorgente, la specialità delle sue opere, che non solo fa dono delle opere sue a chi si fa ascoltatrice, ma festeggia insieme le opere sue. Ora, mentre le mia mente era sorpresa, incantata, il mio sempre amabile Gesú, sorprendendomi, mi ha detto:

(2) “Figlia mia benedetta, non vi è incanto più bello, che diletta il nostro Essere Supremo, che vedere entrare la creatura nella nostra Volontà. Essa, come entra, ci prende come in braccio e si riveste dentro e fuori del nostro Essere Divino, e Noi, per contraccambiarla, la prendiamo nelle nostre per godercela, ed oh! come è bello vederla, piccola ma bella, piccola e potente, piccola e sapiente, piccola e forte, tanto da poter portare il suo Creatore; non vi è cosa in cui non ci somiglia. Sicché col solo entrare nel nostro Volere acquista e si veste delle nostre qualità divine, con diritto da Noi dato padroneggia su tutto, si dà a tutti, ama tutti e vuol essere amata da tutti, e vuole che tutti ci amino. Vedere una creatura che vuole che tutti ci amino, è la nostra gioia più pura, più bella, più grande; sentiamo proprio l’eco nostro, che vogliamo che tutti ci amino ed amiamo tutti; e se molti non ci amano, ci sentiamo offesi e rubati i diritti di Creatore, di Padre che ama assai i suoi figli. Sicché ci sentiamo ritrattati da questa creatura, troviamo in essa le nostre stesse follie d’amore; come non amarla? Perciò ad essa il primo nostro bacio, le strette dei nostri abbracci, gli stratagemmi d’amore che le facciamo sono inauditi, e quanto più l’amiamo, più vogliamo amarla”.

(3) Gesú ha fatto silenzio, e poi ha soggiunto:

(4)Figlia mia, tutte le cose create ti aspettano, ma sai perché? Perché sentono, in virtù del mio Fiat di cui tutte sono animate, l’unione, l’inseparabilità con te; e siccome alla creatura è data la supremazia su tutto, ti aspettano in mezzo a loro, affinché insieme con esse ci glorifichi, ci ami, a seconda l’ufficio che ciascuna tiene di darci. Ciascuna cosa creata possiede la pienezza del proprio bene: Il sole possiede la pienezza della luce, e ogni atto di luce che emette, ogni effetto e bene che sprigiona dal suo seno di luce, è una continua sonatina di gloria, di amore che ci dà, ma non ce la vuol dare da solo, vuole insieme colei per cui è stato creato; e allora restiamo veramente amati e glorificati quando la creatura animata dalla nostra Volontà, scorre in quell’atto di luce e ci ama e ci glorifica con amore e gloria di luce; sentiamo il nostro scopo, la causa per cui creammo la luce, troviamo la creatura nascosta in quella luce, che ci ama con la pienezza della luce e del calore; troviamo in essa amore che ci ferisce, amore che ci raddolcisce, amore che dice sempre “amore”. Quindi, davamo alla creatura in suo potere un sole perché ci amasse. Se non la troviamo nelle cose create non siamo contenti, esse si rendono come strumenti senza suono e senza vita, al più ci amiamo e ci glorifichiamo Noi stessi, ma non è la creatura che ci ama e ci glorifica; il nostro scopo resta fallito. Ti aspetta il vento, affinché la tua voce scorra nei suoi gemiti, per sentire il tuo amore gemendo verso il suo Creatore. Oh! come si sente onorato quando vede che nell’impetuosità del vento, il tuo amore impetuoso, quasi imperante verso Colui che lo ha creato, le sue ondate, i suoi fiati, investiti dal tuo ti amo, e mentre ci sentiamo fiatare d’amore da te, Noi ti fiatiamo d’amore per essere più amati. Ti aspetta l’aria che tutti respirano, affinché resti animata con la tua voce, ed in ogni respiro che ricevono, ricevano il ti amo del loro Creatore, ed in ogni respiro che emettono corra il tuo ti amo, per portarci nel grembo del tuo, tutte le vite e respiri cambiati in tante voci d’amore. Tutti ti aspettano per ricevere la nuova vita d’amore, di cui è portatrice l’anima che vive nel mio Volere, anche i santi, gli angeli, la stessa Regina del Cielo, ti aspettano per ricevere la freschezza, la gioia dell’amore operante della creatura, che sebbene vive in terra, ma vive in quello stesso Volere in cui essi vivono, per essere come innaffiati dell’amore di questa felice creatura; sentono il nuovo Amore di cui il mio Volere l’ha riempita, che investendo tutti, sentono la gioia dell’Amore conquistante, di cui è portatrice. Che ordine, che armonia figlia mia, mette chi vive nella mia Volontà tra il Cielo e la terra, tutti i suoi atti, moti e pensieri, si cambiano in voci, in suoni, in armonie, che investendo tutte le cose create fanno dire a tutte che ci amano, e mentre restiamo Noi amati, insieme con Noi restano tutti amati di nuovo amore. Tutto il Cielo ne resta rapito nel vedere le meraviglie, il dolce incanto di chi vive nel nostro Fiat Divino.

(5) Ora, tu devi sapere che il mio Amore non è contento se non faccio e do nuove sorprese d’amore a chi vive nel mio Volere, se non aggiungo cose nuove da farle conoscere. Senti figlia mia quanto ti ho amato: Il mio Padre Celeste mi generava, ed Io lo amavo; in quell’amore amavo anche te, perché la mia Volontà ti portava sempre presente. Io genero continuamente, e nella foga del nostro Amore di Padre e Figlio procedette lo Spirito Santo; in quella foga amai anche te d’amore continuo. Creai tutta la Creazione, ed in ogni cosa che creavo, prima amavo te e poi la creavo e la stendevo a tuo servizio. Anche nell’amore tra Me e la mia Mamma Celeste Io ti amai, ed oh! quanto ti amai nell’incarnarmi nel suo seno verginale, ti amai in ogni respiro, in ogni mio moto, in ogni lacrima, la mia Volontà ti faceva presente perché ti amassi, e tu ricevessi come mio dono il mio respiro, le mie lacrime, il mio moto. E’ giunto a tanto il mio Amore per chi doveva vivere nel mio Volere, che anche quando facevo grazie ai miei santi e li amavo, in quell’amore veniva essa racchiusa. Posso dire: “Ti ho amato sempre, ti ho amato in tutti ed in tutto, ti ho amato in tutti i tempi, in ogni luogo, ti ho amato dovunque e dappertutto”. Oh! se tutti sapessero che significa vivere nel mio Volere, i mari d’amore e di grazie di cui sono inondati. Un Dio che li ama con amore sempre nuovo. Come nel nostro Essere Divino possiamo tenere la nostra passione divina e predominante, che la creatura viva nel nostro Volere, così diventerebbe la loro passione predominante, e a qualunque costo metterebbero la vita per vivere in quel Fiat che tanto li ama”.