(1) Sono sempre nelle braccia del Voler Divino, la sua luce mi mette in fuga la notte della mia volontà, la sua Bellezza mi rapisce, il suo Amore m’incatena, da non saper trovare la via di uscire da dentro il suo seno di luce; e non so il perché avevo timore e paura della mia volontà. Ed il caro Gesú, visitando la piccola anima mia mi ha detto:
(2) “Figlia mia benedetta, la volontà umana insieme con la mia, anch’essa sa fare prodigi; invece senza della mia è una povera storpia che non può aiutarsi neppure da sé stessa; senza della mia Volontà resta come un discepolo senza del maestro, poveretto, senza del maestro resterà sempre ignorante, senza scienza, senza arte, incapace di guadagnarsi un tozzo di pane per vivere; senza della mia sarà come una persona che tiene le gambe senza dei piedi, braccia senza delle mani, bocca senza lingua, occhio senza pupilla, testa senza ragione; povera creatura, in che abisso di miserie si trova, si direbbe meglio non fosse mai nata. Sicché la cosa che dovrebbe far più terrore e spavento, il non vivere unita con la mia Volontà; tutte le sventure le piovono addosso. Invece, unita con la mia Volontà, dentro di essa terrà il maestro a sua disposizione, che l’insegnerà le scienze più alte e difficili, le arti più belle, tanto, da essere un portento di scienza in terra ed in Cielo. L’umana volontà unita con la mia terrà gambe umane e piedi divini, che la faranno correre nella via del bene senza mai stancarsi. Terrà braccia umane e mani e moto divino, che terranno virtù di fare le opere più grandi, che la rassomigliano al suo Creatore; col nostro moto divino abbraccerà l’Eterno, ci terrà sempre corteggiati e stretti al suo cuore. Unita con la nostra Volontà terrà la bocca umana, ma la parola, la voce, sarà divina, ed oh! come parleremo bene del nostro Essere Supremo. Insomma, terrà la nostra pupilla, per cui guardando tutte le cose create, riconoscerà in esse la nostra Vita, il nostro Amore e come deve amarci. Unita con la nostra terrà la ragione divina, sentirà una specie di scienza infusa, la quale formerà l’uomo ordinato, tutto in ordine al suo Creatore, tutto si convertirà in bene, anzi non vi è bene che non possederà se vive nella nostra Volontà. Essa è il vero fallimento di tutti i mali, di tutte le sventure, e richiama a vita tutti i beni, perché ne possiede la sorgente. Oltre di ciò, chi viva nel nostro Volere, ogni moto, respiro, palpito, tutto ciò che può fare, sono continue conquiste che fa, e conquiste divine; posso dire che vivendo nel mio, respira col mio respiro, si muove col mio moto, palpita col mio palpito eterno. Sicché acquista l’atto conquistante in tutti gli atti suoi, e questo le viene dato con giustizia e con amore esuberante, perché col vivere nel nostro, non dando più vita al suo volere, per diritto doveva stare nelle celesti regioni per bearsi e godersi la nostra Volontà felicitante. Ora, per vivere della nostra Volontà in terra, la povera figlia si priva delle gioie del Cielo, questo è l’atto più eroico, l’amore più intenso, per cui tutto il Cielo, la nostra Divinità, la Sovrana del Cielo, restiamo feriti e ammiriamo l’eroismo di questa creatura, ed oh! come tutti l’amiamo. Ed il nostro Amore, che non si fa mai vincere da nessuno, cede in ogni suo respiro, ad ogni suo piccolo moto, se pensa, se guarda, se parla, l’atto conquistante e divino, le conquiste sono innumerevoli; sentiamo che non è la creatura che respira, che si muove, ma Noi, e diamo il valore che contiene il nostro respiro e moto, che contiene tutti i valori possibili ed immaginabili. Sicché è la conquistatrice della Vita e degli atti nostri. Questa felice creatura col suo atto conquistante, diventa il nostro sfogo d’amore continuo, la nostra stessa felicità, il nostro riposo, e le sue conquiste sono firme continue sul nostro decreto della venuta del regno del nostro Volere sulla terra. Queste conquiste abbreviano il tempo; molto più che la nostra Vita operante non è più estranea sulla terra, ma già esiste e ha formato il suo regno in questa fortunata creatura. Quindi sii attenta, non ti arrestare mai, ed Io terrò conto di tutto, anche del respiro, per amarti di più e per farti fare tante conquiste, una più bella dell’altra”.
(3) Dopo ha soggiunto: “Figlia mia, come la creatura mi fa dono della sua volontà per vivere nella mia, le faccio dono della mia; ma sai tu che fa la mia Volontà prima di donarsi? Si versa sopra dell’atto di essa, l’abbellisce, forma il giorno, lo santifica, vi mette le sue gioie divine, e poi si chiude Essa stessa nell’atto della creatura. Come il mio Fiat opera in quest’atto, tutte le cose create ricevono nuova vita, nuova creazione, si sentono rinnovate nella bellezza, nell’amore, nella gioia del suo Creatore; e come compie il suo atto divino, l’atto resta della creatura, e tutti restano nell’aspettativa per vedere che cosa fa la creatura di quest’atto, perché è un atto che racchiude tutto, e tutti si sentono racchiusi in quell’atto; e la felice creatura, che fa? Se lo gode, se lo bacia e abbraccia, e sapendo che un’atto così grande non può restare per sé sola, nella sua enfasi d’amore, della gioia, dice: “Volontà Adorabile, Volontà Divina mi hai dato e Volontà Divina vi do per renderti il contraccambio, il ringraziamento, la gloria, la gioia, l’amore che mi hai dato, sono incapace di poterlo contenere, perciò quest’atto corre a tutti, santifica, abbellisce, felicita, dà amore a tutti”. Questo è l’atto più bello che può darmi la creatura, nessuno può eguagliare quest’atto, cioè, dare la mia Volontà, per riceverla e darla di nuovo”.