MaM
Messaggio del 2 ottobre 2015:Cari figli, sono qui in mezzo a voi per incoraggiarvi, riempirvi del mio amore e invitarvi nuovamente ad essere testimoni dell’amore di mio Figlio. Molti miei figli non hanno speranza, non hanno pace, non hanno amore. Essi cercano mio Figlio, ma non sanno come e dove trovarlo. Mio Figlio apre loro le braccia, ma voi aiutateli a giungere tra le sue braccia. Figli miei, per questo dovete pregare per l’amore. Dovete pregare moltissimo per avere quanto più amore possibile, perché l’amore vince la morte e fa sì che la vita continui. Apostoli del mio amore, figli miei: unitevi in preghiera con cuore vero e semplice, per quanto lontani siate gli uni dagli altri. Incoraggiatevi gli uni gli altri nella crescita spirituale, come vi sto incoraggiando io. Veglio su di voi e sono con voi ogni volta che pensate a me. Pregate anche per i vostri pastori, per coloro che hanno rinunciato a tutto per mio Figlio e per voi. Amateli e pregate per loro. Il Padre Celeste ascolta le vostre preghiere. Vi ringrazio.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 36-13 Giugno 12, 1938 Le verità sono portatrici di semi divini. Le conoscenze formano le nuove Vite Divine. Contraccambio di gloria che avrà in Cielo. Chi vive abbandonata nelle braccia di Gesú è la sua preferita.

(1) Sono sempre di ritorno nel Voler Divino, la sua Immensità è tanta, che mentre sto nel suo mare volendo abbracciare tutti i suoi atti, e non avendolo fatto ancora, perché ci vogliono secoli, eppure non mi bastano per poter abbracciare tutti gli atti suoi, quindi alla mia piccolezza mi pare che ritorno mentre sto. Onde, mentre mi perdevo nel Fiat, il mio dolce Gesú, che sente il bisogno d’amore, che vuol dire dove può giungere l’anima che vuol vivere nel suo Volere mi ha detto:

(2) “Figlia mia benedetta, il mio Amore allora si rappacifica, si quieta nelle sue ansie, si calma nei suoi deliri, quando Io parlo della mia Divina Volontà; nella mia parola, nelle verità che manifesta su di Essa, prende un dolce riposo, perché vede che il suo Amore prende posto nelle creature per essere riamato, e la mia Volontà forma la sua Vita. E’ necessario manifestare i pregi, i beni che ci sono in Essa per allettare, invaghire, rapire le creature a vivere in Essa, altrimenti non si muoveranno. Ora, tu devi sapere che ogni conoscenza che manifesto, e ogni atto fatto nel mio Volere corteggiato della conoscenza che ho manifestato, è un seme divino che l’anima acquista; questo seme produrrà nuova scienza divina, ed oh! come saprà parlare del linguaggio del suo Creatore; ogni verità sarà un nuovo linguaggio celeste che terrà virtù di farsi capire da chi l’ascolta e che vuol ricevere questo seme divino; questo seme produrrà nuova vita di santità, nuovo amore, nuova bontà, nuove gioie e felicità; questo seme delle mie verità sarà tante nuove proprietà divine che l’anima acquisterà. Ora, è tanta la gloria che riceviamo quando l’anima opera nel nostro Volere, che la comunichiamo a tutti i beati. Ora, tu devi sapere che quanti semi divini l’anima acquista in virtù delle conoscenze sul mio Fiat, tanti più gradi della nostra conoscenza e gloria nostra le parteciperemo, quando avendo finita la sua vita quaggiù se ne verrà nella nostra Patria Celeste; corrisponderà alla conoscenza acquistata in terra, la duplice conoscenza che acquisterà del nostro Ente Supremo nel nostro celeste soggiorno, e ogni seme divino che avrà ricevuto, un grado di gloria, di gioia e di felicità. Sicché la felicità, la gioia, la gloria dei beati, sarà proporzionata per quanto ci avranno conosciuto. Noi ci troviamo nelle condizioni, tra Noi ed i beati, d’un tale che non ha studiato le diversità delle lingue, sentendo parlare non ne capirà nulla; non solo, ma non lo potranno occupare come maestro in un posto di poter insegnare la diversità delle lingue, per potergli far guadagnare uno stipendio maggiore, quindi si dovrà contentare di insegnare il poco che sa, e guadagnare poco. Tale ci troviamo Noi, se non ci conoscono in terra, non formano il posto nelle loro anime per ricevere tutte le nostre gioie e felicità, e se le vogliamo dare, non le entreranno e non ne capiranno nulla, sicché la gloria dei beati corrisponderà per quanti atti di volontà hanno fatto nel nostro Voler Divino; aumenterà la gloria, la gioia, per quante conoscenze di più hanno acquistate, una conoscenza in più farà salire il beato ad un’altezza sì grande, da fare strabiliare tutta la corte celeste, perché una conoscenza in più è una nuova Vita Divina che l’anima acquista, la quale possiede beni e gioie infinite; e ti par poco che l’anima possieda tante nostre nuove Vite Divine come proprietà sue? E Noi, che cosa non possiamo dare di gioia, di felicità, d’amore, per contraccambio di queste nostre nuove Vite Divine, che come proprietà sue essa possiede? Perciò aspettiamo i nostri figli che vivranno nel nostro Volere, per farci conoscere in terra, perché Esso farà da Maestro per insegnarle le nuove scienze del loro Creatore, e li formerà belli, sapienti, santi, nobili, secondo le scienze acquistate. Li aspettiamo nella nostra corte celeste per inondarli delle nostre nuove gioie, bellezze e felicità, che finora non abbiamo potuto dare. E siccome in Cielo tutti i beati sono vincolati tra loro come famiglia che si amano con amore perfetto, parteciperanno alla gloria, alla gioia di questi, non come gioia e gloria diretta, ma indiretta, per il vincolo che posseggono di unione, d’amore, che posseggono tra loro. Perciò il nostro Essere Supremo aspetta con ansia i figli del nostro Volere, per farsi conoscere in terra, per poi sfoggiare dal fondo nel nostro Seno Divino nuove gioie e felicità che non finiscono mai, perché chi vive in Esso ha acquistato negli atti suoi l’infinito e le gioie che non esauriscono mai”.

(3) Poi ha soggiunto, ma con tenerezza indicibile: “Figlia mia buona, Io amo assai le creature, ma mi sento più tirato ad amare, rapito e vinto dall’anima che vive abbandonata nelle mie braccia come se nessuno avesse al mondo che solo il suo Gesú, si fida solo di Me, e se le vengono offerti altri appoggi, li rifiuta per avere solo l’appoggio del suo Gesú, che la tiene stretta fra le sue braccia, la difende e ne prende tutta la cura. Queste sono le anime che amo assai, le mie preferite che circondo con la mia Potenza Divina, le formo il muro del mio Amore intorno, in modo che, guai a chi me le tocca, il mio Amore le saprà difendere e la mia Potenza saprà atterrare coloro che me le vogliono dispiacere. Le anime abbandonate in Me, vivono solo di Me ed Io vivo solo di loro, come se vivessimo d’un solo fiato e d’un solo Amore, e se qualche appoggio umano si presenta, guardano se sono Io in quell’appoggio, se non ci sono, fuggono per venirsene a rifugiare nelle mie braccia. Solo di queste anime posso fidarmi, affidare i miei segreti, poggiarmi anch’Io su di loro; sono sicuro che non escono dalla mia Volontà perché stanno sempre insieme con Me. Invece, chi non vive tutto abbandonato in Me, scappano dalle mie braccia, non rifiutano gli appoggi umani, anzi ne prendono gusto; sono incostanti, ora cercano Me, ora le creature; sono costretti a sentire il disinganno delle creature, che apre nelle loro anime squarci profondi; sentono la terra nei loro cuori, e la mia Volontà come vita è lontana da loro. Oh! se si abbandonassero nelle mie braccia la terra scomparirebbe da loro, non si curerebbero di nessuno, perché Io solo basto per tutti. Amo tanto chi vive abbandonato nelle mie braccia, che le manifesto i miei eccessi d’amore più grandi; le mie finezze d’amore, le mie carezze sono per loro, giungo ad inventare stratagemmi nuovi d’amore per tenerli occupati e tutti immedesimati nel mio Amore. Perciò vivi sola, abbandonata nelle mie braccia, ed in tutte le cose troverai il tuo Gesú che ti difende, ti aiuta e ti sostiene”.