MaM
Messaggio del 25 gennaio 1996:Cari figli! Oggi vi invito a decidervi per la pace. Pregate Dio di darvi la vera pace. Vivete la pace nei vostri cuori e capirete, cari figli, che la pace è dono di Dio. Cari figli, senza amore non potete vivere la pace. Il frutto della pace è l'amore e il frutto dell'amore è il perdono. Io sono con voi e vi invito tutti, figlioli, perché per prima cosa perdoniate in famiglia, e allora sarete capaci di perdonare agli altri. Grazie per avere risposto alla mia chiamata!

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 36-9 Maggio 17, 1938 L’anima è la voce, il canto e le mani per suonare, il corpo è l’organo. Il Voler Divino vuole i più piccoli atti per far scorgere il suo Sole. Semina che fa il sole alla terra, semina che fa la Santissima Volontà, sposalizio che Dio prepara con le sue verità.

(1) Continuando il mio volo nel Voler Divino, mi sento che mi investe dentro e fuori, e vuol prendere il suo posto regio nei più piccoli atti miei, anche naturali, e forse anche sugli stessi miei nonnulli, e se ciò non facesse, non può dire che la pienezza della sua Volontà regna nella creatura. Ora, il mio caro Gesú, ripetendo la sua breve visitina, tutto bontà mi ha detto:

(2) “Figlia mia, tutto uscì da Noi e plasmato dalle nostre mani creatrici, l’anima ed il corpo, perciò tutto dev’essere nostro, l’uno e l’altro; anzi, facemmo del corpo l’organo, e ogni atto che doveva fare, fatto per compiere la Divina Volontà, doveva formare un tasto, il quale doveva racchiudere tante note e concerti di musica distinte tra loro, e l’anima doveva essere colei che con l’unione del corpo doveva formare la voce, il canto, e toccando questi tasti doveva formare le musiche più belle. Ora, un organo senza di chi suona, sembra un corpo morto, non diverte né alletta nessuno, e chi si intenda di musica, se non tiene lo strumento per suonare, non può esercitare la sua arte di musicista. Sicché ci vuole chi parla, chi si muove, chi tiene vita per formare le belle musiche, ma ci vuole ancora lo strumento che contiene tasti, note e altro; necessario l’uno e l’altro. Tale è l’anima ed il corpo, c’è tale armonia, ordine, unione, che l’uno non può fare senza dell’altro. Perciò sto attento, ti vigilo i tuoi passi, le tue parole, il muovere delle tue pupille, i tuoi più piccoli atti, acció la mia Volontà abbia la sua Vita, il suo posto. Noi non badiamo se l’atto sia naturale o spirituale, se sia grande o piccolo, ma stiamo attenti a guardare se tutto è nostro, se il nostro Volere ha fatto sorgere il suo Sole di Luce, di Santità, di Bellezza, d’Amore, e ce ne serviamo anche dei piccoli atti di essa per formare i nostri portenti più prodigiosi, i quali formano le scene più belle per tenerci divertiti. Non fu sul nulla che formammo le meraviglie, l’incanto di tutta la Creazione? Non fu sul nulla che formammo tante armonie, perfino la nostra immagine che ci somiglia, nella creazione dell’uomo? Figlia mia, se la creatura doveva darci solo ciò che è spirituale, poco poteva darci; invece, col darci anche i suoi piccoli atti naturali, può darci sempre, stiamo in continui rapporti, l’unione tra Noi ed essa non si spezza mai. Molto più, che le cose piccole sono sempre fra le mani, alla portata dei piccoli e dei grandi, degli ignoranti e dei dotti. Il respirare, il muoversi, il servire sé stesso nelle cose personali, è di tutti e non cessano mai, e fatto per amarci, per far formare la Vita della Divina Volontà in essi, è il nostro trionfo, la nostra vittoria e lo scopo per cui li abbiamo creati. Vedi dunque come è facile il vivere nel nostro Volere, non deve fare cose nuove, ma quello che fa, cioè, svolgere la sua vita come l’abbiamo dato nella nostra Volontà”.

(3) Dopo ciò, il mio dolce Gesú continuò a dirmi:

(4) “Figlia mia, come il sole ogni giorno semina luce, calore, dolcezza, profumi, colori, fecondità, diversità di gusti, e con ciò abbellisce tutta la terra, e solo che tocchi con la sua luce e plasmi col suo calore, feconda le piante, matura e raddolcisce i frutti, dà la varietà dei colori e profumi ai fiori, tanto da formare il dolce incanto alle umane generazioni, così chi vive nella mia Volontà, superando Essa in modo insuperabile la semina che fa il sole, semina sopra di chi vive in Essa, Luce, Amore, varietà di Bellezza, Santità, dando a ciascun seme la fecondità Divina, ed oh! com’è bello vedere questa creatura abbellita, fecondata dalla nostra semina divina, come resta speciosa, da formare l’incanto alle nostre pupille divine. Ora figlia mia, come la terra, il fiore, le piante, per ricevere la semina del sole devono sottoporsi a ricevere il contatto della sua luce e del suo calore, altrimenti il sole resterebbe nell’altezza della sua sfera, senza poter fare la sua semina alla terra, la quale resterebbe sterile, senza fecondità e senza bellezza, perché per dare e ricevere un bene ci vuole l’unione, l’accordo d’ambo le parti, senza della quale l’uno non può dare e l’altro non può ricevere, così l’anima, per ricevere la semina della mia Volontà deve vivere in Essa, deve stare sempre unita con sommo accordo, deve farsi plasmare per ricevere la nuova Vita che vuol dare, altrimenti fa come il sole, non semina, e la creatura resta sterile, senza bellezza, sotto le tenebre della sua volontà umana. Ecco perché voglio l’anima a vivere nel mio Volere, non solo per seminare, ma per fare che la mia semina non vada perduta, facendomi Io stesso coltivatore, per poter produrre le più svariate bellezze”.

(5) Poi ha soggiunto con più tenerezza d’amore:

(6) “Figlia mia buona, il mio Amore vuole sempre più vincolarsi con la creatura, e quante più verità manifesta sulla mia Volontà, tanti più vincoli d’unione metto tra Dio ed essa, e come manifesta le verità, così prepara lo sposalizio tra Dio e l’anima; e quanto più manifesta, con tanta più pompa e con sfarzo verrà fatto lo sposalizio. Vuoi sapere? Le mie verità serviranno come dote per potersi sposare con Dio, lo faranno conoscere chi è colui che si abbassa, e che solo il suo Amore lo induce, fino a vincolarsi con nodo di sposalizio. Le mie verità toccano e ritoccano la creatura, la plasmano, le formano la nuova vita, le restituiscono e abbelliscono la nostra immagine e somiglianza quando da Noi fu creata; le imprime il suo bacio d’unione inseparabile. Una nostra verità può formare un mare di prodigi e di creazioni divini in chi ha il bene di ascoltarla, essa può cambiare un mondo intero da perverso, in buono e santo, perché è una Vita nostra che viene esposta a bene di tutti, è un nuovo sole che facciamo sorgere nelle intelligenze create, il quale a via di luce e di calore si farà conoscere, per trasformare in luce e calore chi ha il bene di ascoltarla. Perciò, occultare una verità che Noi con tanto amore usciamo fuori dal nostro Seno Paterno, è il più gran delitto, e priva le umane generazioni del bene più grande. Oltre di ciò, chi vive nel nostro Volere, sposandosi con Noi, forma la festa a tutti i santi; tutti prendono parte alle nozze divine, ed in virtù di questa creatura hanno una festa tutta propria in Cielo e un’altra in terra. Ogni atto che fa la creatura che vive nel nostro Volere, è una festa e una mensa che imbandisce alle regioni celesti, ed i santi la ricambiano con nuovi doni e l’impetrano da Dio che le manifeste altre verità, per allargare sempre più i confini della dote che Dio le ha dato”.