MaM
Messaggio del 25 gennaio 1998:Cari figli, oggi vi invito tutti di nuovo alla preghiera. Solo con la preghiera, cari figli, il vostro cuore cambierà e diventerà migliore e più sensibile alla parola di Dio. Figlioli, non permettete che Satana vi trascini e faccia di voi quello che vuole. Io vi invito a diventare responsabili e decisi e a consacrare a Dio ogni giorno, nella preghiera. La santa Messa non sia per voi un'abitudine, ma vita; vivendo ogni giorno la santa Messa voi sentirete il bisogno della santità e crescerete nella santità. Io vi sono vicina e intercedo presso Dio per ognuno di voi, affinché vi dia la forza per cambiare il vostro cuore. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 35-22 Dicembre 18, 1937 Tutto ciò che si fa nella Divina Volontà acquista la Vita Divina, e queste Vite nuotano e galleggiano nei mari d’amore del Voler Divino.

(1) Sono in preda del Voler Divino, il quale non fa altro che scaturire da Sé, mari di luce e d’amore, ma pare che non è contento se non vede la vita della luce della sua Volontà ed il piccolo amore della creatura, che scaturendo da essa, si incontrano insieme, si baciano, si amano d’un solo amore, ed oh! come fa festa, e nella sua enfasi d’amore dice: “La Vita della mia Volontà sta dentro e fuori della creatura, sicché la posseggo, è tutta mia”. Ond’io pensavo: Il piccolo amore della creatura, non scomparisce nel mare immenso dell’amor divino? Ed il mio sempre amabile Gesù, ritornando a visitare la piccola anima mia, come inondato nelle sue fiamme d’amore, mi ha detto:

(2) “Figlia della mia Volontà, tutto ciò che fa la creatura che tiene per principio e per vita la mia Volontà, ancorché fossero piccole, contengono ciascuna una Vita Divina. Sicché nel mare interminabile del mio Volere e del mio amore, si veggono nuotare, galleggiare tante piccole vite d’amore, di luce, che hanno preso posto nel nostro mare; ed oh! come ci sentiamo contraccambiati, perché è vita d’amore che ci ha dato nel suo piccolo amore, e vita di luce che ci ha dato nel fare gli atti suoi, perché sono stati formati nel centro della vita del nostro Fiat, che possedendo la vera vita, tutto ciò che esce da Esso sono vite, che prima le crea, le forma in Esso, e poi le mette fuori, come partorendole dal suo seno Divino. Quindi, ogni ti amo possiede la vita dell’amore; ogni adorazione possiede la vita dell’adorazione divina; ogni virtù che esercita possiede, chi la vita della bontà divina, chi la sapienza, chi la fortezza, chi la potenza, chi la santità, e siccome sono piccole vite che hanno ricevuto la vita dalla nostra Vita, non sanno stare, corrono e vengono a continuare la loro piccola vita nei nostri mari interminabili, ed oh! come ci amano, saranno piccole, ma Noi sappiamo che la creatura, il piccolo ci può dare, perché le cose grandi, le immensità, sono le nostre. La creatura non ha neppure dove metterle se vogliamo darle, perciò è necessario che si rifugi in Noi, e Noi, vedendola nei nostri mari, ci sentiamo contraccambiati di quell’amore che vogliamo dalla creatura”.

(3) Io sono rimasta in pensiero di quello che Gesù diceva, e Lui ha soggiunto:

(4) “Vuoi vederlo, affinché ti convinca di quel che ti dico? ”

(5) Ora, in questo mentre, il mio caro Gesù mi faceva vedere i suoi mari interminabili, i quali investivano cieli e terra, ed il piccolo amore della creatura, e tutto il resto fatto nel suo Voler Divino come tante vite, ma belle, nuotavano in questi mari; chi si rimaneva alla superficie per guardare fisso al loro Creatore, chi le correvano in braccio; una lo abbracciava, un’altra lo baciava, un’altra si addentrava nel mare, insomma gli facevano mille vezzi e stratagemmi a Colui dal quale avevano ricevuto la Vita. L’Ente Supremo le guardava, ma con tale amore, che chiamava tutta la corte celeste a festeggiare insieme con Lui, e diceva a tutti: “Guardatele come sono belle! Queste vite formate dagli atti della creatura, dalla mia Volontà, sono la mia gloria, il mio trionfo, il mio sorriso, l’eco del mio amore, della nostra armonia, della nostra felicità”. Ora, queste vite si vedevano nel sole, nelle stelle, nell’aria, nel vento, nel mare; ogni ti amo era una vita d’amore, la quale correva a prendere il posto d’onore nei mari divini. Che incanto, che bellezze, quante sorprese indicibili. Io sono rimasta muta, e non sapevo che dire. E Gesù:

(6) “Figlia mia, hai visto? Quante rare bellezze di Vita sa fare la mia Volontà, il suo amore, la sua gelosia è tanta, che le custodisce nel suo proprio mare.

(7) Ma non è ancor tutto figlia mia, voglio dirti un’altra sorpresa: Se la creatura che vive nel mio Volere, un ti amo non fa aspettare l’altro, con la piccola vita d’amore che contiene dentro il prodigioso ti amo, chi corre avanti, chi scappa dietro, chi vola per prendere posto nei nostri mari interminabili, fanno a gara tra loro, chi corre più veloce, chi si vuol mettere più avanti, chi vuol essere il primo a gettarsi nelle nostre braccia, e chi fa il salto fino a chiudersi nel nostro seno divino; la vita non può stare ferma, queste piccole vite, sebbene piccole, hanno un respiro, un palpito, un passo, una voce, sono tutt’occhio per guardarci, perciò respirano amore e ci danno amore, palpitano d’amore, hanno il passo nostro, che ci moviamo e camminiamo perché amiamo; le loro voci ci parlano sempre d’amore, e amano tanto, che vogliono sentire sempre la nostra storia di eterno amore. Queste piccole vite non muoiono mai, sono eterne con Noi. Il ti amo, gli atti nel mio Volere, popolano il Cielo. Queste piccole vite si diffondono ovunque nella Creazione tutta, nei santi, negli angioli, e quante ne corrono intorno alla Regina? Dovunque vogliono il loro posto; giungono a scendere nei cuori delle creature della terra e dicono fra loro: “Come il nostro Creatore deve stare senza la nostra piccola vita d’amore nei cuori umani? Ah! no, no, siamo piccole, possiamo entrare in loro e amiamo il nostro Creatore per loro”. Queste piccole vite sono l’incanto di tutto il Cielo, sono le più grandi meraviglie del nostro Ente Supremo, sono le vere ricambiatrice del nostro eterno amore. Hanno follie sì strane d’amore, che al solo guardarle si conosce che sono figlie nostre, vite formate e create dal nostro Voler Divino”.

(8) Ma chi può dire le mie sorprese? E Gesù:

(9) “Non ti meravigliare, anche la mia vita quaggiù non faceva altro che sprigionare Vita da Me, tanto, che i miei passi camminano ancora appresso a tutti, non si fermano mai, anzi tutti i secoli avranno la vita dei miei passi. La mia bocca parla ancora, perché ogni mia parola conteneva una vita, e perciò parla ancora, solo non sente la mia voce chi non vuole ascoltarmi. Le mie lacrime sono piene di vite, e stanno sempre in atto di versarsi sul peccatore per intenerirlo, compungerlo e convertirlo, e sulle anime giuste e buone per abbellirle e strappare il loro cuore per farmi amare. Ogni pena, ogni goccia del mio sangue, sono mie vite distinte che contengono, e perciò formano la forza delle pene delle creature ed il lavacro di tutti i loro peccati. Sono i prodigi del mio Volere, dove Esso regna con la sua virtù creatrice in natura, sopra di ogni piccolo, anche nonnulla, crea Vita per farci amare. Tu dev’essere convinta che al tanto nostro amore, senza che nessuno ci ama, non possiamo stare, perciò la nostra Volontà, che pensa a tutto e sa fare tutto, crea tante vite degli atti della creatura che vive in Essa, fa da supplitrice al nostro amore, e rende meno smaniose le nostre ansie d’amore ed i nostri eterni deliri, che vogliamo essere amati. Perciò vive sempre nel nostro Volere; ama sempre e sarai il nuovo incanto di tutto il Cielo e la nostra festa perenne, e Noi saremo la tua; ci festeggeremo a vicenda”.