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Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 35-20 Dicembre 8, 1937 Sul Concepimento della Regina. La sua corsa d’amore, dove si trovava il suo Creatore si trovava Lei per amarlo. Come restava concepita in ciascuna cosa creata e veniva costituita Regina del cielo, del sole e di tutto.

(1) Oggi la mia povera mente, nuotando nel Voler Divino, trovava in atto il Concepimento della Regina del Cielo, ed oh! maraviglie, le sorprese sono indescrivibili. E pensavo tra me: Ma che altro può dire sull’Immacolato Concepimento dopo averne detto tanto? Ed il mio amabile Gesù, sorprendendomi, tutto in festa, come se volesse festeggiare il Concepimento della Celeste Regina, mi ha detto:

(2) “Figlia mia benedetta, oh! quante altre cose tengo da dire sul Concepimento di questa Celeste Creatura, era una vita che creavamo, non opera; dall’opera alla vita c’è gran differenza; e poi vita divina e umana, in cui ci doveva essere sommo accordo di santità, d’amore, di potenza, che l’una doveva poter pareggiare con l’altra. Furono tali prodigi che facemmo nel creare questa vita, che dovemmo fare il prodigio più grande, e una catena di miracoli per fare che questa vita potesse contenere i beni che in Lei depositammo. Questa santa creatura, concepita senza macchia d’origine, sentiva la vita del suo Creatore, la sua Volontà operante, la quale non faceva altro che far sorgere nuovi mari d’amore, ed oh! come ci amava, ci sentiva dentro di Sé e fuori di Sé, ed oh! come correva per potersi trovare dovunque e da per tutto dove c’era la vita del suo Creatore. Per Lei sarebbe stato il più duro e crudele martirio, se non avesse potuto trovarsi da per tutto per amarci. La nostra Volontà la metteva in volo, e la nostra vita, mentre stava in Sé, si faceva trovare da per tutto per farsi amare e per godersi Colei che tanto amava ed era riamata.

(3) Ora, senti un’altra sorpresa, come fu concepita cominciò la sua corsa, e Noi, amandola d’amore infinito, ed il non amarla sarebbe per Noi il più grande martirio, quindi, come correva per rintracciare fuori la nostra Vita che possedeva dentro, perché un bene non è mai completo se non si possiede dentro e fuori, quindi, come correva così restava concepita nel cielo, nelle sfere celesti, in cui le stelle le facevano corona e la inneggiavano e declamavano come loro Regina, e acquistava i diritti di Regina su tutte le sfere celesti. La nostra immensità l’aspettava nel sole, ed Essa correva e restava concepita nel sole, il quale facendosi diadema al suo capo adorabile, la investiva di luce e la decantava Regina della luce. La nostra immensità e potenza l’aspettava nel vento, nell’aria, nel mare, ed Essa correva, correva, non facendo mai sosta alla sua corsa, e restava concepita nel vento, nell’aria, nel mare, e acquistava i diritti di Regina su tutto. Sicché la sovrana signora fa scorrere la sua potenza, il suo amore, la sua maternità, nel cielo, nel sole, nel vento, nel mare, fin nell’aria che tutti respirano, sicché dovunque e dappertutto ed in tutti restò concepita; dove vi era la nostra potenza ed immensità erigeva il suo trono per amarci e amare tutti. Questo fu il più grande miracolo che fece il nostro amore potente, bilocarla, moltiplicarla in tutte le cose ed esseri creati, perché la trovassimo in tutti e dappertutto. La celeste Regina fa come sole, che se qualcuno non volesse la sua luce, la luce s’impone e dice: O mi vuoi o non mi vuoi, devo fare il mio corso, devo darti luce; però qualcuno si può nascondere dalla luce del sole, ma dalla sovrana signora non si può nascondere nessuno. Se ciò non fosse, non si potrebbe dire coi fatti Regina e Madre universale di tutti e di tutto, e Noi non sappiamo dire parole se non facciamo i fatti. Vedi dunque dove giunse la nostra potenza, il nostro amore, nel Concepimento di questa santa creatura, fino ad elevarla a tale altezza e gloria, da poter dire: Dove c’è il mio Creatore ci sono Io per amarlo, mi ha investita di tale potenza e Gloria, che sono sovrana di tutto, tutto da Me dipende, il mio dominio si stende ovunque, tanto, che mentre sono concepita in tutte le cose, tengo concepito in Me il cielo, il sole, il vento, il mare e tutto, tutto posseggo in Me, anche il mio Creatore, e ne sono Sovrana e Padrona di tutti. Questa è tutta la mia altezza inarrivabile, la mia Gloria che nessuno può raggiungermi; il mio grande onore, che col mio amore abbraccio tutti, amo tutti e sono di tutti, perfino la Madre del mio Creatore”.