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Messaggio del 5 agosto 1984:Figli cari! Oggi sono felice, tanto felice! Non ho mai pianto di dolore nella mia vita come questa sera piango di gioia! Grazie!

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 35-17 Novembre 20, 1937 Come la Divina Volontà fa sorgere l’amore, in modo che dovunque e dappertutto si sente amata dalla creatura. Dove c’e la Volontà Divina, Dio trova la materia adattabile per far concepire, nascere e crescere la Vita Divina.

(1) La mia povera mente continua a nuotare nel mare del Voler Divino, e sono tali e tante le sorprese, le sue ansie che vuol far vita nella creatura, ed è tanto il suo dire a tal riguardo, che mi riesce impossibile poter dire tutto. Ed il mio amato Gesù, visitando la piccola anima mia, con amore indicibile mi ha detto:

(2) “Figlia mia benedetta, il parlare della mia Volontà è per Me le festa più grande, ed il Cielo si unisce con Me a festeggiare, e come mi veggono parlare del mio Volere, si mettono tutti sull’attenti ad ascoltarmi. Non vi è festa più bella che possa dare a tutta la corte celeste che parlare della mia Divina Volontà, Essa fa sorgere l’amore operante nelle anime in terra, e beatificante in Cielo. Dove non vi è amore Io non mi muovo, né vado, né so che farne della creatura, e poi, l’amore che fa sorgere la mia Volontà è immenso, e chi vive in Essa, non vi è punto dove non si trova tutta investita e come impacciata dal mio amore. Ha subito la nostra stessa sorte, perché amiamo dovunque e dappertutto, amiamo tutti e sempre; sicché sentiamo che ci ama nei cuori di tutti, il suo amore corre ovunque e ci ama nel sole, nel cielo, nello scintillio delle stelle, nei gemiti del vento, nel mormorio del mare, nel guizzo dei pesci, nel canto dell’uccellino, sentiamo che ci ama anche nei cuori degli angeli e santi, fino nel nostro seno divino. Tutti le dicono: “Sia la benvenuta, oh! come ti aspettavamo, vieni a prendere il tuo posto d’onore, vieni ad amare in noi il nostro Creatore”. La mia Volontà se la tiene, gelosa, stretta con Sé, ed inondandola sempre di nuovo amore si fa fare i canti d’amore, le nenie d’amore, dolci incanti d’amore, ferire d’amore; pare che dica: “Ho trovato chi mi ama e voglio godermela, non mi sentirei felice se non mi dice sempre e dappertutto: “Ti amo, ti amo”. Sicché l’anima che viva nella nostra Volontà sarà il nostro trionfo, la nostra vittoria, la depositaria del nostro amore, la nostra gloria continua. Il mio amore sente il bisogno della compagnia di questa creatura per sfogare il mio e avere il suo, perciò voglio respirare insieme con essa, palpitare e operare insieme; l’unione sa produrre gioie più belle, contenti ineffabili, opere più grandi, amore più intenso.

(3) Ora, la mia Volontà darà tanto amore a questa creatura che viva in Essa, da poter inondare tutta la Creazione, stenderà un nuovo cielo d’amore su tutte le umane generazioni, in modo che si sentirà abbracciata, amata, dall’amore di questa, dato da Lei stessa, dovunque, in ciascuno e dappertutto; e mentre se lo abbraccia e ama, le dirà: “Vieni, oh! Voler Supremo a regnare sulla terra, investi tutte le generazioni, vinci e conquidi tutti, non vedi com’è bello il vivere in Esso, avere il tuo amore in potere, che contiene tale potenza e virtù che nessuno potrà resistere? ” Quindi, quando questo amore avrà giunto ad investire tutto e tutti, siccome è amore di una creatura che ha vissuto nel nostro Fiat, che porta con sé il vincolo dell’umana famiglia, ci faremo vincere, abbatteremo tutti gli ostacoli e avremo il nostro regno sulla faccia della terra. Perciò prega e serviti di tutte le cose per chiedermi che venga a regnare come in Cielo così in terra”.

(4) Onde, seguivo ad essere insondata dal Fiat Divino, che pioveva sopra di me luce, amore; luce per farsi più conoscere, amore per farsi amare, ed il mio dolce Gesù, ritornando, ha soggiunto:

(5) “Figlia mia, com’è bello il vivere nel mio Volere, non sappiamo stare senza di essa, non facciamo altro che pensare che sorpresa dobbiamo farle! che di nuovo darle! Che dirle, affinché conosca di più il nostro Fiat, ed a seconda che lo conosce, così possiamo più ingrandire il mare del nostro amore in essa! La conoscenza è il campanello, che mentre suona chiama con suoni sì dolci la nostra potenza, santità, bontà e amore a chiudersi nella creatura che vive in Esso, per farci operare i nostri prodigi inauditi. Ora, tu devi sapere che quando troviamo la nostra Volontà in essa, ci sentiamo beatificati, e prendiamo tanto piacere nel guardarla, che per godercela di più le guardiamo la mente e facciamo concepire, nascere e crescere la nostra Intelligenza; le guardiamo la bocca, e facciamo concepire, nascere e crescere la nostra parola, in modo che parlerà del nostro Essere Supremo con tale eloquenza e grazia, da farci amare da chi ha il bene d’ascoltarla; le guardiamo la volontà, e facciamo rinascere e crescere a novella vita la nostra; le guardiamo il cuore, e facciamo concepire in esso il nostro amore, le sue armonie, i suoi stratagemmi, per farci vincere a farla rinascere sempre nel nostro amore; le guardiamo le mani ed i piedi, e facciamo concepire, nascere e crescere le nostre opere ed i nostri passi. Lo potevamo fare tutto insieme, ma non lo facciamo per prendere più tempo a starci con lei e godercela di più. E’ tanto il nostro amore, che vogliamo formare con le nostre stessi mani creatrici la nostra stessa vita nella creatura, ciò che siamo vogliamo darle, il nostro amore non resta contento se non ripetiamo la nostra vita in essa; ed allora troviamo la materia adattabile, quando troviamo la nostra Volontà che ci ha formato il terreno, purificato e abbellito, mentre formiamo la nostra vita cantiamo vittoria e gloria al nostro Essere Divino, ed essa che fa? Ci dà il cibo per alimentarci e farci crescere in essa, ci dà l’acqua per dissetarci, il suo essere per vestirci, la sua anima per stanza, il suo cuore per letto di riposo, e tutti i suoi atti per tenerci divertiti e circondati dalle stesse nostre gioie celesti. Ma chi può dirti figlia mia, che cosa possiamo fare e dare a chi vive nel nostro Volere? Diamo tutto e facciamo tutto, e ci dà tutto”.