(1) La mia povera mente me la sentivo come affollata dalle tante verità che il mio dolce Gesù mi ha fatto scrivere sulla Divina Volontà, e pensavo tra me: “Chi sa quando usciranno alla luce queste verità scritte sul Fiat Divino, e quale sarà il bene che esse faranno”. Ed il mio amato Gesù, sorprendendomi con la sua visitina, tutto bontà e tenerezza mi ha detto:
(2) “Figlia mia, anch’Io sento il bisogno d’amore di farti sentire l’ordine che terranno queste verità ed il bene che faranno. Queste verità sulla mia Volontà Divina formeranno il giorno del mio Fiat in mezzo alle creature, a seconda che conosceranno, così si andrà formando il giorno. Sicché, come incominceranno a conoscere le prime verità che ti ho manifestato, purché abbiano buona volontà e disposizione di farne vita propria, così si formerà una splendidissima aurora, però queste verità avranno anche virtù di disporle e di dare la luce a tanti ciechi che non la conoscono e amano. Onde, sorta l’aurora, si sentiranno investiti da una pace celeste, più raffermate al bene, e quindi loro stessi sospireranno di conoscere altre verità, le quali formeranno il principio del giorno del mio Voler Divino, questo principio del giorno aumenterà la luce, l’amore, tutte le cose si convertiranno in bene per loro, le passioni perderanno la forza di farli cadere nel peccato, si può dire, è il primo ordine del bene divino che si sentiranno, quest’ordine li faciliterà le loro azioni, sentiranno una forza che tutto possono fare, perché è propria questa la sua virtù primitiva che getta nell’anima: “Il trasmutare la natura in bene”. Quindi, sentendo il gran bene del principio del giorno del mio Volere, sospireranno che il giorno s’inoltri, vorranno conoscere altre verità, le quali formeranno il pieno giorno. In questo pieno giorno sentiranno al vivo la vita della mia Volontà in essi, la sua gioia e felicità, la sua virtù operante e creatrice in loro, si sentiranno in possesso della mia stessa Vita, ché sono il portatore della mia Volontà Divina. Il pieno giorno le darà tali ansie di conoscere le altre verità, e conosciute, formeranno il pieno meriggio, in questo non si sentirà più sola, tra essa ed il mio Volere non ci sarà più separazione, ciò che farà Esso farà lei, sarà operante insieme, tutto, di diritto, sarà suo, il Cielo e la terra e anche lo stesso Dio. Vedi dunque a che scopo nobile, divino e prezioso serviranno queste verità che ti ho fatto scrivere sulla mia Divina Volontà, per formare il suo giorno; a chi formerà l’aurora, a chi il principio del giorno, a chi il pieno giorno ed in ultimo il pieno meriggio, queste verità, a seconda che si conoscano, formeranno le diverse categorie delle anime che vivranno nel mio Volere, una conoscenza in più o in meno le farà salire o restare nelle diverse categorie; la conoscenza sarà la mano per farla salire nelle categorie superiori, sarà la stessa vita della pienezza della mia Volontà in loro. Perciò, posso dire che con queste verità ho formato il giorno a chi vuol vivere nel mio Voler Divino, giorno di Cielo, più della stessa Creazione, non di sole e stelle, perché ogni verità tiene virtù di creare la nostra vita nella creatura, ed oh! come sorpassa tutta la Creazione, perciò il nostro amore ha superato tutto nel manifestare tante verità sulla mia Divina Volontà, la nostra gloria sarà piena da parte delle creature, perché avranno la nostra vita in loro potere per glorificarci e amarci.
(3) In riguardo all’uscire, come ho tenuto potenza e amore a chi doveva manifestarle, così terrò potenza e amore d’investire e trasmutarli nella stessa verità, ché sentendosi la vita, sentiranno tale bisogno di mettere alla luce ciò che sentono in loro, quindi non ti dar pensiero, Io che tutto posso, farò e ci penserò a tutto”.
(4) Dopo ciò stavo seguendo gli atti della Divina Volontà, nella quale ci erano tutte le opere, l’amore, le preghiere, i dolori, la vita palpitante, i respiri e tutto ciò che ha fatto la Regina del Cielo, come se allora li stesse facendo; io li abbracciavo, li baciavo, li adoravo e li offerivo, per ottenere il regno della Divina Volontà sulla terra. Ed il mio caro Gesù, riprendendo il suo dire ha soggiunto:
(5) “Figlia mia benedetta, chi vive nella mia Volontà, dovunque può entrare e tutto mi può dare: La mia Mamma Celeste come se fosse sua, e come mi amò, e tutto ciò che feci; può giungere a duplicare la mia vita e darmela per amarmi come se fosse sua. Ora, tu devi sapere che come Io col manifestarti tante verità sul mio Voler Divino ho formato il suo giorno per le creature, la Sovrana del Cielo col suo amore, coi suoi dolori, con le sue preghiere e atti che fece, che siccome furono tutti fatti nella mia Divina Volontà, riempiono Cieli e terra, formano la dote sufficiente per quelli che devono vivere in Essa; con quale ansia aspetta e sospira di poter dotare i figli suoi, si vede immersa in tante ricchezze di grazia, d’amore, di santità, e non trova i figli suoi per dotarli, perché non vivono in quel Volere che Essa visse. Guarda figlia mia come in tutto ciò che fece e soffrì è scritto: “Per i figli miei”. Perciò, se ama, chiama i suoi figli a ricevere la dote del suo amore, per farceli conoscere come figli suoi e figli nostri, e amarli come amiamo Lei; se prega, vuol dare la dote della sua preghiera; insomma, vuol dotarli con la sua santità, con le sue pene e con la stessa vita del Figlio suo. Com’è commovente sentirla, guardarla, che nel suo materno cuore tiene, come dentro d’un sacrario, i figli suoi, ed in tutti i suoi atti e respiri chiama i suoi figli e dice al nostro Essere Supremo: “Tutto ciò che sono e posseggo è tutto per i figli miei, deh! ascoltatemi, mi sento scoppiare il cuore per amore, abbiate pietà d’una Madre che ama e che vuol dotare i suoi figli per renderli felici. La mia felicità non è piena, me la sento a metà, perché non ho i figli miei a godere insieme con Me, perciò fate presto, che il Voler Divino sia conosciuto, affinché conoscano pure gli spasimi della Madre loro, come voglio dotarli e renderli felici e santi”. Credi tu che restiamo indifferenti innanzi a questo spettacolo commovente, che tanto spasima d’amore, che con le sue tenerezze materne e coi diritti di Madre ci prega, ci scongiura? Ah! no, quante volte, dietro queste sue premure, manifesto altre sorprendenti verità sul mio Fiat, per darle sfogo di farla dotare con dote più estesa ai suoi figli, perché le sarà dato a seconda che conosceranno. Perciò anche tu entra nel mio Voler Divino, ed insieme con questa Madre Celeste prega e supplica che la nostra Volontà sia conosciuta e regni in tutte le creature”.