MaM
Messaggio del 2 maggio 2009:Cari figli! Già da lungo tempo vi do il mio Cuore materno e vi porgo mio Figlio. Voi mi rifiutate. Permettete che il peccato vi avvolga sempre di più. Permettete che vi conquisti e vi tolga la capacità di discernimento. Poveri figli miei, guardatevi intorno e osservate i segni del tempo. Pensate di poter vivere senza la benedizione di Dio? Non permettete che la tenebra vi avvolga. Anelate dal profondo del cuore a mio Figlio. Il Suo Nome dissipa la tenebra più fitta. Io sarò con voi, voi solo chiamatemi: “Eccoci Madre, guidaci!”. Vi ringrazio! La Madonna era molto triste. Ha dato solo il messaggio e ci ha benedetti.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 34-36 Maggio 16, 1937 Le verità, parto divino, ed è il più grande miracolo che Iddio possa fare, ed il gran bene che porta alle creature.

(1) Sono sempre di ritorno nel mare del Voler Divino, le tante verità manifestatemi, si affollavano nella mia piccola mente come tanti fulgidi soli, ognuno dei quali volevano dire la storia del Fiat Divino, ma l’uno distinto dall’altro, chi voleva dire la storia della sua luce eterna, chi della sua santità, chi del modo come forma la sua Vita nel centro dell’anima, insomma, tutte avevano che dire d’un Volere sì Santo, e tutte avevano un compito speciale d’essere portatori del bene che ciascuna racchiudeva, che unite insieme formavano una sol vita. Però, per poter deporre il bene che racchiudevano, volevano essere ascoltate, aperte le porte dell’anima, riconosciute e quasi pregate e apprezzate, per farle deporre la Vita che contenevano. Io mi perdevo in mezzo a tanti messaggeri, ché tutti volevano dire la storia eterna del Fiat. Ed il mio Sommo Bene Gesù, ripetendomi la sua breve visitina, con un’amore indicibile mi ha detto:

(2) “Mia piccola Figlia del Voler Divino, tu devi sapere che il più gran miracolo che il nostro Essere Divino può fare, è il manifestare una verità che ci appartiene, perché Essa primo viene formata, maturata nel nostro seno e come parto nostro l’usciamo fuori come portatore di Vita Divina a bene delle creature. E allora l’usciamo questo parto, quando il nostro Amore alza tanto le sue fiamme, che per non restare affogato sentiamo il bisogno di mettere fuori i nostri parti divini. Vedi dunque che cosa mettiamo fuori col manifestare una verità, non il cielo, il sole, il vento, ma la Vita nostra come portatrice di Vita Divina alle creature, gli altri miracoli, la stessa Creazione sono opere nostre, non vita, invece le verità sono vita perenne, e se trovano chi le riceve, si bilocano, si moltiplicano in modo incredibile per ciascuna creatura, tanto che ciascuna la può tenere per sé come vita che l’appartiene. Queste verità come parti nostri, ci somigliano in tutto al nostro Ente Supremo, non sono voce e parlano, e fanno parlare; non hanno piedi e camminano, ma così veloci, che nessuno li può raggiungere, né impedire il passo; entrano nelle intelligenze e formano il pensiero per farsi conoscere; trasmutano la volontà per farsi possedere; rinnovano la memoria per non farsi dimenticare; camminano nelle vie del cuore per farsi amare. Sicché non hanno mani e operano, non hanno occhi e guardano, non hanno cuore e generano amore. Le verità non sono altre che vite palpitanti del nostro Essere Divino in mezzo alle creature, palpito senza cuore, perché il nostro cuore è la creatura, e Noi come Spirito purissimo, che ci troviamo dappertutto, siamo il palpito, che mentre non si vede, si sente e formiamo la vita e la diamo a tutte le umane generazioni. Onde non vi è miracolo simile al gran miracolo di quando usciamo da Noi una verità, è una Vita nostra che esponiamo, la quale più che sole, si farà luce delle creature, che dardeggiandole col suo calore vitale, maturerà la sua Vita, prima a chi viene diretta e poi diffondersi in chi la vuol ricevere, e se trovano ingrati che non vogliano ricevere un tanto bene, esse non sono soggette né a morire, né a perder la vita, ma aspettano con pazienza invitta, se occorre anche secoli, nuove generazioni, alle quali daranno i beni che posseggono e compiranno lo scopo perché sono uscite dal seno Divino. Noi nell’uscire le nostre verità guardiamo i secoli, e quando siamo certi che bilocheranno, moltiplicheranno le nostre vite in mezzo alle creature, allora l’usciamo per dare il bene che posseggono, e per ricevere l’onore e la gloria divina che le nostre verità posseggono. Noi non facciamo mai cose inutili, credi tu che le tante verità che ti abbiamo manifestato sulla nostra Volontà con tanto amore non porteranno il loro frutto e non formeranno la vita di esse nelle anime? Affatto, se l’abbiamo uscito è perché sappiamo certo che porteranno il loro frutto e stabiliranno il regno del nostro Volere in mezzo alle creature, e se non oggi, perché li sembra che non sia cibo adattabile per loro, e forse disprezzano ciò che li potrebbe formare la Vita Divina in loro, verrà tempo che faranno a gara a chi più potrà conoscere queste verità, col conoscerle le ameranno, l’amore le renderà cibo adattabile per loro e così formeranno la vita che le mie verità le porgeranno. Perciò non ti dar pensiero, è questione di tempo, Io che conosco le cose come andranno, non mi arresto, continuo a manifestare le mie verità, e tu segui il tuo volo, e prestati ad ascoltarmi, e a metterle in pratica”.