(1) Continuo a nuotare nel mare immenso del Voler Divino, e pensavo tra me: “Ma come può la creatura formare questa Vita del Fiat in essa? Io mi sento così piccina che mi pare impossibile, forse vivere dentro di Essa è più facile, perché trovo tanto spazio che non posso vedere dove giungono i confini, ma chiuderla dentro di me, mi sento che mi manca lo spazio per ciò fare”. Ed il mio sempre amabile Gesù, con la sua solita bontà mi ha detto:
(2) “Figlia mia, tu devi sapere che la nostra Potenza è tanta, che prendiamo diletto nel formare la nostra Vita nella piccolezza della creatura, purché non è ingombrato d’altre cose che a Noi non appartengono, anzi molte volte operiamo sul puro nulla le cose più grandi, e siccome è Volontà nostra che forme e possieda nell’anima sua questa Vita del nostro Volere, tutto ciò che abbiamo creato e che esiste in cielo ed in terra, tengono il mandato da Noi che tutte devono aiutare e servire alla creatura come mezzi per formare e crescere questa Vita in essa. Sicché la prima che si presta a comunicare e a far sentire la Potenza, l’Amore della nostra Volontà, è tutta la Creazione. Essa tiene la virtù data da Noi, che mentre cresce, alimenta, aiuta e sostiene la vita naturale, così penetrando nell’interno dell’anima attraverso gli atti umani, penetrano nell’anima e fanno doppio ufficio, e se trovano la piccola Vita della mia Volontà, la mia stessa Volontà che si trova nelle cose create bacia la mia stessa Volontà che trova in essa, la plasma, la soffia, allarga la capacità e trovando il suo piccolo paradiso si riposa e somministra gli aiuti, i mezzi che contiene quella cosa creata per fare che nulla le manchi per far crescere e mantenere la Vita della mia Volontà nella creatura. Onde il cielo le sta sempre steso sul suo capo per farle la guardia, che nulla entrasse che non fosse Volontà di Dio. Il sole si avvicina di più, e sfoggiando più in amore fa sentire il suo calore, le riempie l’occhio di luce, le investe le mani, i passi, e addentrandosi nell’anima la riempie dell’amore, della luce, della fecondità di cui è riempita dalla mia Volontà, e lascia il deposito del suo calore, della sua luce, affinché non vivesse che d’amore e di luce, cose che appartengono alla mia Volontà, e questo sole facendo il suo corso forma le belle fioriture, la varietà dei colori e tutto il resto per amor di chi possiede la mia Volontà. Si può dire che ogni qualvolta il sole investe la creatura, la mia Volontà visita la creatura per vedere se vuole qualche cosa, se non le manca nulla per far crescere la sua Vita in essa; che cosa non ho fatto e non farei per avere l’intento di formare questa Vita del mio Fiat nella creatura? Perciò l’aria mentre serve per dare il respiro al corpo, serve a dare il respiro della mia Volontà all’anima; il vento mentre serve a purificare l’aria alla natura, serve a dare le carezze, i baci, l’impero della mia Volontà alla mia Vita che essa possiede. Sicché non vi è cosa creata, che sprigionandosi da dentro di esse il mio Volere, non corre dentro l’interno dell’anima per aiuto, difesa e per farla crescere com’Io la voglio. Ma ciò non è tutto, la mia Volontà nelle cose create va velata per formare questa sua Vita in loro, ma quanti non la ricevono e resta nei suoi veli repressa, senza poter dare i beni che possiede.
(3) Ora vi è il secondo modo, più splendido, più sfoggiante d’amore, è tanto l’amore che ci brucia, il desiderio che vogliamo che la creatura possieda la nostra Volontà come vita, che ogni atto, pensiero, parola, palpito, opera e passo che essa fa, è una emanazione divina che le facciamo, il nostro Essere Divino corre in ciascun atto suo per darle del nostro, lo circondiamo, lo vivifichiamo per farlo rinascere nella nostra Volontà, possiamo dire che mettiamo Noi stessi a disposizione per formare questa Vita; ma sai perché tanto nostro interesse? Perché vogliamo che la nostra Volontà formi la bella generazione della Volontà Divina nella volontà della creatura, e allora avremo tante Vite nostre che ci amano, che ci glorificano. Come sarà bella la Creazione, tutto sarà nostro, dovunque troveremo il nostro trono, la nostra Vita palpitante.
(4) Ora c’è il terzo modo, le circostanze della vita, le occasioni, l’ordine della mia provvidenza intorno a ciascuno, le mortificazioni, i dolori, sono tutti mezzi per far crescere e sviluppare in modo mirabile questa Vita della mia Volontà in loro, quindi non vi è cosa in cui Essa non prepari il suo primo atto di vita da dare alle creature; oh! se tutti facessero attenzione, come si sentirebbero felici, sicuri sotto la pioggia d’un Volere sì santo, che li ama tanto che giunge all’eccesso di voler formare la sua Vita nella povera creatura”.