MaM
Messaggio del 25 aprile 2010:Cari figli, in questo tempo quando in modo particolare pregate e chiedete la mia intercessione, vi invito figlioli, pregate perchè attraverso le vostre preghiere possa aiutare quanti più cuori possibili ad aprirsi ai miei messaggi. Pregate per le mie intenzioni. Io sono con voi e intercedo presso mio Figlio per ciascuno di voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 34-24 Febbraio 26, 1937 Che cosa è un’atto in più che fa la creatura nella Divina Volontà: E’ l’armonia, la musica, è il travolgere Cieli e terra, è l’insediamento che essa forma in Dio, e Dio in essa.

(1) La piccola e povera anima mia me la sento circondata di Volontà Divina, dentro e fuori di me, a destra ed a sinistra, mi scorre fin sotto i miei piedi, dovunque mi corre per dirmi: ono Io che formo la tua vita, che ti riscaldo col mio calore, che formo il tuo moto, il tuo respiro, riconoscimi che la tua vita è animata dalla mia, ed Io farò cose degne di Me in te; ma mentre la mia mente si perdeva nel Fiat, il mio dolce Gesù facendomi la sua breve visitina, come se sentisse il bisogno d’amore di parlarmi del suo Volere, mi ha detto:

(2)Mia piccola figlia del mio Volere, il mio Amore represso in Me sente il bisogno di sfogarsi, altrimenti mi dà tali deliri, che mi sento soffocare dalle mie stesse fiamme, perciò il mio parlare è uno sfogo d’amore, è un sollievo al mio cuore, e per ristorarmi vado trovando chi vuole ascoltarmi. Ora senti dove giunge il mio Amore ed il gran prodigio della Vita operante della mia Volontà nella creatura. Un’atto in più che fa la creatura nella mia Volontà, è un’armonia di più che getta tra il Cielo e la terra, è una nuova musica celeste che forma al suo Creatore, la quale l’è tanto gradita, molto più che li viene dalla terra, perché le cose del Cielo sono tutte nostre, nessuno può dire nella patria celeste che dà a Noi, ma siamo Noi che diamo a loro, che felicitiamo e beatifichiamo tutti, invece l’anima dalla terra può dire, do al mio Creatore, e Noi sentendoci rapiti diamo di nuovo la nostra Volontà come vita operante in essa, affinché ci formi altre più belle e nuove musiche. Com’è bello sentire il nostro Cielo in terra, sentire le nuove musiche celesti, che si sprigionano dall’anima viatrice, tutto il Cielo fa nuova festa e sentiamo che anche la terra è nostra e l’amiamo di più. Ogni atto in più che si fa nella mia Volontà Divina è un travolgere in esso Cieli e terra, perché tutti, angeli, santi, corrono in quell’atto, anche la stessa Creazione, per prendere il loro posto d’onore nell’atto operante della mia Volontà, nessuno vuole restare fuori dell’atto del mio Fiat Divino. Succede il vero accentramento di tutto e di tutti, né la mia Volontà potrebbe farne a meno di mettere da parte nel suo atto tutti quelli dove Essa regna. La mia Volontà quando opera vuole chiudere tutto e dare tutto, perché Essa non sa fare atti incompleti, ma compiuti e con la pienezza di tutti i beni. Ma chi può dirti figlia mia che cosa succede in quel travolgere Cielo e terra, in quell’atto operante del mio Volere nella creatura? Quel muoversi di tutti, quel volere ciascuno il suo posto in quell’atto, succedono tali maraviglie, tali prodigi inauditi, tali scene commoventi, che i Cieli stupiscono e restano estasiati innanzi alla Potenza operante della mia Volontà, ma dove? Nella piccola cerchia della creatura, e restano coll’ansia d’essere travolti di nuovo nell’atto operante della mia Volontà in essa, oh! come lo sospirano, si sentono più abbelliti, e provano la bella felicità dell’atto conquistante della mia Volontà nella creatura, ciò che le manca in Cielo, perché là, conquiste non ce ne sono, né possono acquistarle, ciò che hanno fatto in terra le mette un basta e non più. Ma non è tutto ancora, un’atto in più che si fa nella mia Volontà è un incorporarsi Dio nella creatura e la creatura in Dio; è un insediarsi a vicenda, e la vita dell’uno scorre nell’altro quasi come sangue nelle vene; è la fusione del palpito umano nel palpito Eterno, e sente in sé come vita l’Amore, la Santità, la Vita del suo Creatore, e l’Eterno sente scorrere in Sé il piccolo amore della creatura, che vivendo in Sé forma un solo amore e una sola Volontà; ogni respiro, palpito e moto, sono ferite, frecce, dardi d’amore che dà a Colui che l’ha creata. Ed oh! tutto il Cielo come resta stupito, che guardano Dio e trovano la creatura fusa in Lui, che ama col suo Amore e con amore conquistante; guardano la creatura in terra e trovano il loro Creatore, che mentre tiene il suo trono in essa fa vita insieme con lei. Questi sono gli eccessi più grandi del nostro Amore verso chi tanto amiamo; quando troviamo la creatura che si presta e nulla ci nega, Noi non guardiamo alla sua piccolezza, ma guardiamo piuttosto a ciò che sappiamo e possiamo fare Noi, che possiamo far tutto, e facendo sfoggio del nostro Amore e di tutto il nostro Essere Divino, investiamo la creatura e ci facciamo investire, e facciamo cose grandi degne di Noi, ma con tale magnanimità, che tutti restano sorpresi e stupiti, basta dirti che ogni atto in più che si fa nella mia Volontà, come se avessimo bisogno della creatura, diamo tanto che accresciamo maggiori vincoli d’unione, d’amore, d’ambi le parti e giungiamo a dare ad essa nuovi diritti sul nostro Essere Divino, e Noi su di essa. E’ tanto grande quest’atto operante del nostro Fiat in essa, che non bastano i secoli a dire ciò che succede in esso, né gli angeli, né i santi possono dire tutto il bene che contiene, solo il tuo Gesù può dirti tutto il bene che si forma in quest’atto, perché essendo Io l’operatore so dire ciò che faccio ed il grande valore che dentro vi metto. Perciò sii attenta, contento, amore, gloria maggiore non puoi darmi che prestarmi i tuoi piccoli atti, il tuo piccolo amore, per far scendere la mia Volontà in essi per fare operare la mia Volontà, è tanto il suo Amore, che sente il bisogno d’avere il suo campo d’azione nei piccoli atti della creatura”.