MaM
Messaggio del 17 dicembre 1981:Pregate e digiunate!

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 34-23 Febbraio 10, 1937 Il Regno del Voler Divino sarà il regno della Regina del Cielo; i suoi desideri ardenti e preghiere incessanti; assalti d’amore che dà alla Divinità per ottenerlo. Come metterà la sua vita a disposizione delle creature per darle la grazia di farle vivere di Volontà Divina.

(1) Mi sentivo tutta immersa nel Voler Divino, mi pareva che Cieli e terra sospirano, pregano che venga il suo regno sulla terra, affinché una sia la Volontà di tutti e vi regni come in Cielo così in terra, a questo si univa la Regina del Cielo, che coi suoi sospiri ardenti investiva tutto, muoveva, univa tutto a Sé, angeli, santi e tutta la Creazione, per chiedere coi suoi stessi sospiri e con la stessa Volontà Divina che Lei possiede, quel Fiat che scenda nei cuori e vi formi la sua Vita. Ma mentre ciò pensavo, il mio sempre amabile Gesù facendosi vedere, tutto amore sospirava forte, il cuore le batteva tanto, come se volesse scoppiare e mi ha detto:

(2) “Figlia del mio Volere, ascoltami, il mio Amore sta per sommergermi, non posso più contenerlo, a qualunque costo, ancorché dovesse travolgere Cielo e terra, voglio che venga a regnare la mia Volontà sulla terra. A questo si unisce la mia Mamma Celeste, la quale senza mai cessare mi dice, mi ripete: “Figlio, fa presto, non più indugiare, usa i tuoi stratagemmi d’amore, fatelo da quel Dio Potente che siete, fa che il tuo Volere investa tutti, e con la sua Potenza e Maestà, uniti ad un’Amore che nessuno li potrà resistere, prenda possesso di tutti e vi regni come in Cielo così in terra”. E questo me lo dice con tali sospiri ardenti, con palpiti infocati, coi suoi stratagemmi d’amore di Madre, che non posso resistere, fino a soggiungermi: “Figlio mio, Figlio del mio cuore, mi hai fatto Regina e Madre, ed il mio popolo, ed i miei figli, dove sono? Se fosse capace d’infelicità sarei la Regina e Madre più infelice, perché posseggo il mio regno e non ho il mio popolo che vivano della stessa Volontà della loro Regina, e se non ho i miei figli a cui possa affidare la grande eredità della Madre loro, dove troverò la gioia, la felicità della mia Maternità? Perciò fa che regni il Fiat Divino, e allora la Mamma tua sarà felice e avrò il popolo ed i figli miei che vivranno insieme con me, con la stessa Volontà della Madre loro”. Credi tu che a questo parlare della Madre mia che mi fa risuonare continuamente all’orecchio, e che dolcemente investe il mio cuore, che sono frecce e ferite d’amore continuo, Io possa restare indifferente? Non lo posso, e neppure lo voglio. Molto più che Lei mai mi ha negato nulla, quindi mi manca la forza di negarmi a Lei, il mio cuore divino mi spinge a contentarla; tu unisciti con Noi e sospira e prega che la mia Volontà sia conosciuta e venga a regnare sulla terra, e per maggiormente confermarti a ciò voglio farti sentire la dolce Mamma mia”.

(3) In questo mentre me la sono sentita vicina, che nascondendomi sotto il suo manto azzurro e prendendomi nel suo grembo materno, con un’amore che non so dire mi ha detto:

(4) “Figlia del mio materno cuore, il regno della Divina Volontà sarà regno mio, a Me la Trinità Sacrosanta me lo ha affidato, come mi affidò il Verbo Eterno quando scese dal Cielo in terra, così mi fidò il suo ed il mio regno, perciò i miei sospiri sono ardenti, le mie preghiere incessanti, non faccio altro che assalire la Trinità Santissima col mio Amore, coi diritti di Regina e di Madre che mi diede, affinché ciò che mi affidò venga alla luce, forme la sua vita, affinché il mio regno trionfi sulla faccia della terra; tu devi sapere che è tanto il mio desiderio che mi brucia, che mi sento come se non avesse gloria, mentre ne ho tanta che Cieli e terra ne sono riempiti, se non veggo formato il regno della Divina Volontà in mezzo ai figli miei, perché ognuno di questi figli che vivranno in esso, mi darà tanta gloria, da raddoppiarmi la gloria che posseggo, perciò vedendomi priva mi sento come se non avessi gloria di Regina e amore di Madre dai figli miei, perciò nel mio cuore li chiamo sempre e vo’ ripetendo: “Figli miei, figli miei, venite alla Mamma vostra, amatemi da Madre come Io vi amo da figli, se non vivrete di quella stessa Volontà che Io visse, non possiate darmi l’amore di veri figli, né possiate conoscere dove giunge il mio amore per voi”. Tu devi sapere ch’è tanto il mio amore e le mie ansie ardenti che voglio che questo regno esiste sulla terra, che scendo dal Cielo, giro per le anime per vedere chi sta più disposta a vivere di Voler Divino, le faccio la spia, e quando le veggo disposte, entro nei loro cuori e formo la mia Vita in esse come preparazione, onore e decoro di quel Fiat che prenderà possesso e formerà la sua Vita in loro. Perciò Io sarò inseparabile da loro, metterò la mia Vita, il mio amore, le mie virtù, i miei dolori a loro disposizione, come muro di fortezza insormontabile, affinché possano trovare nella Madre loro ciò che ci vuole per vivere in questo regno sì santo. E allora sarà la mia festa completa, il mio amore si riposerà nei figli miei, la mia Maternità troverà chi mi ama da figlio, e darò grazie sorprendenti e metterò tutto in festa Cielo e terra, la farò da Regina largheggiando con grazie inaudite. Perciò figlia mia, starai unita con la tua Mamma, affinché preghi e sospiri con Me il regno della Divina Volontà”.