MaM
Messaggio del 2 maggio 1985:Cari figli, oggi vi invito alla preghiera fatta col cuore, e non per abitudine. Alcuni vengono, ma non desiderano progredire nella preghiera. Perciò voglio ammonirvi quale Mamma: pregate affinché in ogni istante la preghiera prenda il sopravvento nei vostri cuori. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 34-3 Dicembre 15, 1935 Come il vero amore vuol farsi conoscere, si spande e corre e vola in cerca di chi ama, perché sente il bisogno d’essere riamato. Potenza dell’atto creante che si riceve quando si gira nella Creazione.

(1) La mia povera mente è sempre trasportata nel mare della Divina Volontà, la quale mi fa presente e tiene come in atto tutto ciò che ha fatto per amore delle creature, e sospira che esse riconoscano ciò che ha fatto, quanto ci ha amato, e ci aspetta negli atti suoi per dirle: “Facciamo insieme, non mi fare operare da sola, affinché ciò che feci Io, faccia tu, e così potremo dire, con uguale amore ci abbiamo amato”. Com’è bello potersi dire a vicenda: “Mi hai amato e ti ho amato”. E’ il compenso delle opere più grandi e dei sacrifici più dolorosi.

(2) Onde la mia mente girava nella Creazione, in quell’atto quando il Fiat Onnipotente pronunziandosi creava e stendeva il cielo azzurro, ed il mio eterno amore per avermi insieme con Lui in quest’atto, ed il mio dolce Gesù faceva festa ché teneva la sua compagnia, e soffermandomi mi ha detto:

(3) “Figlia mia buona, amare e non farsi conoscere è contro la natura del vero amore, perché il vero amore da per sé stesso si spande e corre, vola in cerca di chi ama, e allora si ferma quando trovandola se la chiude, la nasconde nel suo amore, e trasformandola nelle sue stesse fiamme vuol trovare il suo stesso amore in essa, le sue stesse opere fatte da chi ama per amor suo. E siccome la creatura mai può fare ciò che facciamo Noi per essa, il nostro Amore per avere l’intento chiama la creatura a sé, la nasconde nel suo stesso amore e la fa operare insieme col nostro atto creante e conservante, e così in realtà la creatura può dire: “Ti ho amato, ciò che hai fatto Tu per me l’ho fatto io per te”. E Noi ci sentiamo in realtà riamati da essa col nostro Amore e con le stesse opere nostre. Tu devi sapere che come la creatura si eleva con la sua volontà nella nostra nelle cose da Noi create, il nostro Ente Supremo rinnova sopra di essa l’atto creante, ed oh! le maraviglie che facciamo di grazie, di santità, di cielo, di soli nella sua anima, il nostro atto si diletta di ripetersi, e come essa gira nelle cose create, il nostro Amore vuol farsi conoscere, vuol far toccare con mano quanto l’ama, e ripete sopra di essa il nostro atto creante che non è mai soggetto a cessare, in modo che sente tutta la foga del nostro Amore, la potenza delle nostre opere, e presa da stupore ci ama con la nostra forza creatrice che abbiamo infuso in essa; ed oh! il nostro contento nel vederci conosciuti e amati da chi tanto amiamo. Ecco perciò creammo tante cose, perché aspettavamo la creatura per farci conoscere quanto l’amiamo, e per dare ad essa in ogni cosa creata la potenzialità del nostro Amore per farci amare; l’amore quando non è conosciuto si rende infelice, e quando non è riamato da chi ama, si sente perdere la vita, inceppato, spezzare i passi, e mettere nell’oblio le sue opere più belle. Invece quando è conosciuto e amato, la sua vita si moltiplica, ecco il nostro atto creante sopra della creatura per essere amato come Noi l’amiamo, i nostri passi sono liberi, anzi volano per prenderci l’amata creatura, stringerla al nostro seno per amarla e farci amare, il nostro Amore sente la felicità dell’amore che essa le porta. Perciò non c’è onore più grande che può darci che venire nella nostra Volontà Divina, Noi come la vediamo venire mettiamo a sua disposizione tutta la Creazione, perché è sua, per essa fu fatta, e come gira in ciascuna cosa creata trova la nostra potenza creatrice, che investendola comunica il nostro Amore che ciascuna possiede, e ci può amare con la nostra forza creatrice ch’è sorgente, e ci può amare come vuole e quanto vuole, e così l’amore del Creatore e della creatura si danno il bacio, l’uno si riposa nell’altro, e tutti e due sentono il contento d’amarsi davvero. Oh! come è bella la compagnia di chi ci ama, è tanto il nostro contento, che il nostro Amore sorge ed inventa altre opere più belle, altre industrie amorose per amare e farci amare”.