MaM
Messaggio del 22 agosto 1988: Figli cari! Anche stasera vostra madre vi invita a pregare per i giovani di tutto il mondo. Pregate, figli miei! La preghiera è necessaria ai giovani di oggi. Vivete e portate i miei messaggi agli altri, in modo particolare cercate i giovani. Voglio inoltre raccomandare a tutti i miei sacerdoti di formare e organizzare dei gruppi di preghiera soprattutto tra i giovani, per raccoglierli, dare loro consigli e guidarli sulla strada del bene.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 34-2 Dicembre 8, 1935 Prodigi dell’Immacolato Concepimento. Comunicazione dei diritti divini. Come Dio non vuol fare nulla senza della sua Madre Celeste.

(1) Stavo facendo il mio giro negli atti della Divina Volontà, e giunta nell’atto che il Fiat Onnipotente creò la Vergine Immacolata mi sono fermata, ed oh! quale sorpresa di prodigi mai uditi uniti insieme, l’incanto del cielo, del sole e di tutta la Creazione non potevano paragonarsi, oh! come restavano dietro innanzi alla Sovrana Regina, ed il mio dolce Gesù nel vedermi così sorpresa mi ha detto:

(2) “Figlia mia benedetta, tu devi sapere che non vi è bellezza, né valore, né prodigi che possano paragonarsi all’Immacolato Concepimento di questa celeste creatura, il mio Fiat Onnipotente fece di Essa una nuova creazione, oh! quanto più bella, più prodigiosa della prima, il mio Voler Divino in sé stesso non ha né principio né fine, ed il prodigio più grande fu come se in questa creatura rinascesse, non solo, ma in ogni istante, atto, preghiere che faceva cresceva, e questa crescenza la mia Volontà moltiplicava i suoi prodigi in modo infinito. La creazione dell’universo fu creato da Noi in modo mirabile, ed è mantenuto da Noi sotto l’impero del nostro atto creante e conservante, senza che aggiungiamo altro, invece in questa Vergine, manteniamo l’atto creante, conservante e crescente, questo è il prodigio dei prodigi, la Vita del nostro Volere rinata in Essa ed il suo crescere continuo in ogni atto che faceva, ed il nostro Fiat per rinascere in Essa si pronunziò nell’atto del suo Concepimento, e quando questo si pronunzia, il nostro atto ha tale sontuosità, sublimità, altezza, immensità, potenza, che prende tutti nella rete del suo Amore, non mette nessuno da parte, tutti possono prendere il bene che possiede il nostro Fiat operante, menoché qualcuno non il volesse. La nostra Divinità nel vedere in questa Santa creatura come rinata la nostra Volontà, le partecipò i suoi diritti divini, in modo che era padrona del nostro Amore, Potenza, Sapienza e Bontà, e Regina del nostro Fiat. Essa col suo atto crescente del nostro Volere ci rapiva, ci amava tanto, che giunse ad amarci per tutti, a tutte le creature le copriva, le nascondeva nel suo amore e ci faceva sentire l’eco dell’amore di tutti e di ciascuno. Oh! come ci sentivamo legati e come fatti prigionieri dell’amore di questa Vergine Santissima, molto più che come ci amava, adorava, pregava, operava, coll’atto crescente del nostro Fiat che possedeva rinchiudeva in sé il suo Creatore, come ci amava così ci sentivamo assorbiti in Lei senza poterle resistere, era tanta la sua potenza, che ci dominava e chiudeva in sé la nostra Trinità Sacrosanta, e Noi l’amavamo tanto che la facevamo fare ciò che Essa voleva; chi aveva cuore di negarle nulla? Anzi ci sentivamo più felici di contentarla, perché un’anima che ci ama è la nostra felicità, perché sentiamo l’eco, la gioia della nostra felicità in essa, e chi possiede la nostra Volontà come vita è tutto per Noi. Questo è il gran prodigio di chi possiede la nostra Volontà come vita, sentirsi in sé partecipare ai suoi stessi diritti divini, con questo sente che il suo amore non finisce mai, e ne tiene tanto che può amare per tutti e dar amore a tutti; col suo atto crescente non dice mai basta alla sua santità. Molto più che la Sovrana Regina col possedere la nostra Volontà come vita, teneva sempre da darci, sempre da dire, ci teneva sempre occupati e Noi tenevamo sempre da dare, e sempre i nostri segreti amorosi da comunicarle, tanto che nulla facciamo senza di Essa, prima ce la sentiamo con Essa, poi la deponiamo nel suo materno cuore, e dal suo cuore scende nel fortunato che deve ricevere quel bene. Sicché non vi è grazia che scenda sulla terra, non vi è santità che si formi, non vi è peccatore che si converta, non vi è amore che parta dal nostro trono, che prima non viene deposto nel suo cuore di Madre, la quale forma la maturazione di quel bene, lo feconda col suo amore, lo arricchisce con le sue grazie, e se occorre, con la virtù dei suoi dolori e poi lo depone in chi lo deve ricevere, in modo che chi lo riceve, sente Paternità Divina e la Maternità della sua Madre Celeste. Possiamo fare senza di Essa, ma non vogliamo, chi avrà cuore di metterla da parte? Il nostro Amore, la nostra Sapienza infinita, il nostro stesso Fiat s’impone su di Noi, e non ci fa far nulla che non scenda per mezzo suo. Vedi dunque dove giunge il nostro Amore per chi vive della Volontà Divina, fino a non voler far nulla senza di Essa, è l’armonia della nostra Sapienza infinita, che come la creazione dell’universo gira sempre intorno a Noi, e come girano fecondano la terra e mantengono la vita naturale a tutte le creature, così questa nuova creazione del Concepimento dell’Immacolata Signora si gira sempre intorno a Dio, e Dio gira sempre intorno ad Essa, e mantengono la fecondità del bene, formano la santità delle anime ed il richiamo delle creature a Dio”.