MaM
Messaggio del 2 dicembre 2005:Cari figli, permettete che in questo santo tempo l'amore e la grazia di mio Figlio scenda su di voi. Solo i cuori puri, riempiti con la preghiera e misericordiosi possono sentire l'amore di mio Figlio. Pregate per coloro che non hanno la grazia di sentire l'amore di mio Figlio. Figli miei, aiutatemi! Grazie!

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 33-53 Novembre 17, 1935 Tutto ciò che si fa nella Divina Volontà prende il suo posto in Dio.

(1) Mi sento nelle braccia della Divina Volontà, mi sembra che mi aspetta per operare nel piccolo atto mio per darmi il riposo nelle opere sue, e per riposarsi anch’Essa, ed il mio dolce Gesù, sorprendendomi con la sua breve visitina mi ha detto:

(2) “Figlia mia, come la creatura opera nella mia Volontà, così i suoi atti prendono il loro posto nel nostro Essere Divino, la nostra Bontà è tanta, che tiene tanti vuoti per ricevere tutti gli atti umani che posseggono la virtù creatrice nel nostro Volere, essi vengono al loro Creatore tutti festanti e riempiono questi vuoti che il nostro Amore tiene a bella posta formati in Noi per poter dire coi fatti: “Sono atti nostri, ciò che facciamo Noi fa la creatura, ciò che si fa nella nostra Volontà nulla resta fuori di Noi, né possono restare, sarebbe se ciò si potesse dare, come se la nostra Vita fosse soggetta a separarsi, ciò che non può essere, perché possediamo non solo l’inseparabilità del nostro Ente Supremo, ma di tutti gli atti nostri e di chi vive nel nostro Volere, teniamo posti per tutti, e di tutto formiamo un solo atto. Ora, questi atti trovano in Noi non solo il loro posto d’onore, la vita perenne ed il loro riposo, e Noi sentiamo la felicità, la gioia che la creatura ha chiuso nel suo atto col farlo nella nostra Volontà, sentiamo che il nostro Fiat ci ama, ci glorifica, ci felicita, ci beatifica nell’atto della creatura come Noi meritiamo. Oh! come ci sentiamo felici, sentire la felicità in Noi è natura, sentire la felicità che ci può dare la creatura, sentiamo il contraccambio dell’opera della Creazione, e ti par poco che diamo la virtù alla creatura di poter felicitare il suo Creatore? E’ tale e tanta la gioia che proviamo, che ci abbandoniamo nelle braccia della creatura e stringendola nelle nostre riposiamo in essa, ed essa riposa in Noi, e allora viene rotto il nostro riposo quando ci sorprende con altri suoi atti, per goderci la felicità che ci porta. Sicché non facciamo altro che passare dalla felicità al riposo, dal riposo alla felicità, beata creatura che vivendo nella nostra Volontà Divina può felicitare Colui che possiede il pelago delle infinite gioie e felicità senza fine”.