MaM
Messaggio del 13 settembre 1984:Cari figli, le vostre preghiere mi sono ancora necessarie. Voi vi interrogate: perché tante preghiere? Guardatevi intorno, cari figli, e vedrete quanto è grande il peccato che domina su questa terra. Perciò pregate perché Gesù trionfi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 33-40 Giugno 6, 1935 Come chi vive nel Volere di Dio tiene Dio stesso in suo potere. La Regina del Cielo gira per tutte le nazioni per mettere in salvo i suoi figli.

(1) La mia povera mente continua il suo volo nella luce interminabile del Voler Divino, non vi è cosa né in Cielo, né in terra, che non sia parto suo, e tutto e tutti hanno che dire di Colui che li ha generati, anzi non si stancano mai di narrare la sua origine eterna, la sua Santità inarrivabile, il suo Amore che sempre genera, senza mai cessare, il suo Fiat che sempre parla, parla alla mente, parla nel cuore, parla sulla lingua, e ora parla con voci articolate, ora con gemiti, ora supplicante, ora con impero, ora con tale dolcezza da commuovere i cuori più duri e più ostinati. Mio Dio, che potenza contiene il tuo Volere, deh! fa che io viva sempre di Esso. Ma mentre ciò pensavo il mio dolce Gesù facendomi la sua breve visitina, con una bontà indicibile mi ha detto:

(2) “Figlia mia, la mia Volontà! La mia Volontà! E’ tutto, fa tutto, dà tutto; chi mai può dire che non ha ricevuto tutto da Essa? Tu devi sapere che la stessa creatura, tanto di santità possiede per quanto sta in ordine, in rapporto con la mia Volontà, tanto più si eleva all’unione con Dio per quanto più è unita con Essa, il suo valore, i suoi meriti sono misurati dalle relazioni che ha tenuto con la mia Volontà, sicché tutto il fondamento, la base, la sostanza, l’origine dei beni nella creatura, dipendono da quanti atti ha fatto di mia Volontà, da quanto conosce di Essa. Sicché se in tutti gli atti suoi ha fatto entrare il mio Volere, può dire: “Tutto è santo, tutto è puro e divino in me”. Tutto le possiamo dare, anche la nostra Vita in suo potere. Invece se nulla ha fatto di mia Volontà e nulla conosce, non abbiamo che darle, perché nulla merita, perché le manca il seme di generare il bene che ci appartiene, quindi nessun diritto di ricevere la paga dal suo Padre Celeste, se non ha lavorato nel campo nostro, possiamo dire: “Non ti conosco”. Perciò se in tutto, o almeno in parte non ha fatto nulla di mia Volontà, il Cielo è chiuso per la creatura, non ha nessun diritto alla Patria Celeste. Ecco la causa perché insistiamo tanto che la nostra Volontà si faccia sempre, che sia conosciuta, perché vogliamo popolare il Cielo dei nostri amati figli, e siccome tutto è uscito da Noi, vogliamo che tutto ci ritorni nel nostro grembo divino”.

(3) Onde dopo ciò continuavo a pensare alla Divina Volontà, e pregavo che affrettasse, e che con la sua Onnipotenza che tutto può, vincesse tutti gli ostacoli e facesse venire il suo regno, e che la sua Volontà regnasse come in Cielo così in terra. Ma mentre ciò pensavo, innanzi alla mia mente, il mio dolce Gesù faceva vedere tante cose funeste e raccapriccianti innanzi alle quali si scuotevano i cuori più duri, e restavano atterrati i più ostinati, tutto era terrore e spavento, io sono rimasta così afflitta da sentirmi morire, e pregavo che risparmiasse tanti flagelli. Ed il mio amato Gesù, come se avesse pietà della mia afflizione mi ha detto:

(4) “Figlia mia, coraggio, tutto servirà al trionfo della mia Volontà, se colpisco è perché voglio risanare, il mio Amore è tanto, che quando non posso vincere a via d’amore e di grazie, cerco di vincere a via di terrore e di spavento, la debolezza umana è tanta, che molte volte non cura le mie grazie, fa la sorda alla mia voce, se la ride del mio Amore, ma basta toccarle la pelle, toglierle le cose necessarie alla vita naturale, che abbassa la sua alterigia, si sente così umiliata che si fa un cencio, ed Io ne faccio quello che voglio, specie se non hanno una volontà perfida e ostinata, basta un castigo, vedersi sull’orlo del sepolcro, che mi ritorna nelle mie braccia. Tu devi sapere che amo sempre i figli miei, le mie amate creature, mi sviscererei per non vederli colpiti, tanto che nei tempi funesti che verranno li ho messi tutti nelle mani della mia Mamma Celeste, a Lei li ho affidati, affinché me li tenga sotto il suo manto sicuro, darò tutti quelli che Lei vorrà, la stessa morte non avrà potere su quelli che saranno in custodia della mia Mamma”.

(5) Ora mentre ciò diceva, il mio caro Gesù mi faceva vedere coi fatti che la Sovrana Regina scendeva dal Cielo con una Maestà indicibile, e una tenerezza tutta materna, e girava in mezzo alle creature in tutte le nazioni e segnava i suoi cari figli e quelli che non dovevano essere toccati dai flagelli, chiunque toccava la mia Mamma Celeste, i flagelli non avevano poter di toccare le creature. Il dolce Gesù le dava il diritto alla Mamma sua di mettere in salvo chi a Lei piaceva. Com’era commovente veder girare in tutte le parti del mondo l’Imperatrice Celeste, che prendeva fra le sue mani materne, se li affiatava al suo petto, li nascondeva sotto il suo manto, affinché nessun mal potesse nuocere coloro che la sua Materna bontà teneva in sua custodia, custoditi e difesi. Oh! se tutti potessero vedere con quanto amore e tenerezza faceva questo ufficio la Celeste Regina, piangerebbero di consolazione e amerebbero Colei che tanto ci ama.