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Messaggio del 25 settembre 2014:Cari figli! Anche oggi vi invito perché anche voi siate come le stelle che con il loro splendore danno la luce e la bellezza agli altri affinché gioiscano. Figlioli, siate anche voi splendore, bellezza, gioia e pace e soprattutto preghiera per tutti coloro che sono lontani dal mio amore e dall’amore di mio Figlio Gesù. Figlioli, testimoniate la vostra fede e preghiera nella gioia, nella gioia della fede che è nei vostri cuori e pregate per la pace che è dono prezioso di Dio. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 33-11 Marzo 4, 1934 Gli atti fatti nella Divina Volontà formano le vie, abbracciano i secoli. Chi forma il carcere. L’Ingegnere Divino e l’Artefice insuperabile.

(1) La mia povera intelligenza gira sempre nel Fiat Divino per incontrarmi coi suoi atti, immedesimarmi con essi, corteggiarli, amarli e potergli dire: “Ho l’amore degli atti tuoi in mio potere, perciò ti amo come mi ami Tu, e ciò che fai Tu faccio io”. Oh! com’è bello poter dire: “Sono scomparsa nella Divina Volontà e perciò la sua Forza, il suo Amore, la sua Santità, il suo operato, è mio, facciamo un sol passo, abbiamo un sol moto ed un solo amore”. E la Divina Volontà tutta in festa pare che dica: “Come sono contenta, non sono più sola, sento in Me un palpito, un moto, una volontà che corre in Me, e fusa insieme, non mi lascia mai sola, e fa ciò che faccio Io”. Onde, mentre la mia mente si perdeva nel Voler Divino, pensavo tra me: “Ma qual bene fanno questi miei atti fatti nella Divina Volontà, mentre io non faccio nulla, fa tutto Essa, e siccome sto insieme, dentro di Essa, mi dice faccio ciò che Essa fa, e lo dice con ragione, perché stando in Essa e non fare ciò che Essa fa, è impossibile, perché la sua Potenza è tanta, che investe il mio nulla e fa fare ciò che fa il Tutto, né può fare, né sa fare diversamente”. Quindi il mio dolce Gesù sorprendendomi con la sua breve visitina mi ha detto:

(2) “Mia piccola figlia della mia Volontà, com’è bello, onore più grande non può ricevere la creatura di quello di venire ammessa dentro di Essa; gli istanti, i più piccoli atti fatti in Essa, abbracciano secoli, e siccome sono divini, sono investiti di tal potere che ciò che si vuol fare con essi, tutto si può fare e tutto ottenere, l’Essere Divino resta legato in questi atti, perché sono atti suoi e deve darli il valore che meritano. Oltre di ciò, tu devi sapere che gli atti fatti nella mia Volontà, formano le vie che devono servire alle anime per farle entrare in Essa, e sono tanto necessari, che se prima non escono anime eroiche che vivano in Essa per formare le vie principali del suo regno, le generazioni non trovando le vie, non sapranno come fare per entrare nella mia Volontà. Figlia mia, per formare una città prima si formano le vie che formano l’ordine che deve tenere una città, e poi si gettano le fondamenti per costruirla; se non si formano le vie, le uscite, le comunicazioni che deve tenere, passa pericolo che invece d’una città, possono i cittadini formarsi un carcere, perché non essendo corredato di vie non sanno da dove uscire; vedi quanto sono necessarie le vie. Ora, la città senza via è l’umana volontà, che chiusa nel suo carcere ha chiuso tutte le vie per entrare nella città celeste della mia Divina Volontà. Ora l’anima che entra in Essa rompe il carcere, atterra l’infelice città senza vie, senza uscite, e unita con la Potenza del mio Volere, Ingegnere Divino, forma il piano della città, ordina le vie, le comunicazioni, e facendola da Artefice insuperabile forma la nuova cittadella dell’anima, con tale maestria, da formare le vie di comunicazione per far entrare le altre anime e formare tante cittadelle per poter formare un regno, la prima sarà il modello delle altre. Vedi dunque a che servono gli atti fatti nella mia Volontà, mi sono tanto necessari, che senza di essi mancherebbe la via per farla regnare. Perciò sempre nella mia Volontà ti voglio, non uscirne giammai se vuoi rendere contento il tuo Gesù.