MaM
Messaggio del 11 dicembre 1981:Pregate e digiunate. Desidero che la preghiera sia sempre più radicata nel vostro cuore. Pregate di più, ogni giorno di più.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 33-2 Novembre 26, 1933 Le opere di Dio imbandiscono la mensa alla creatura, e vivendo nel suo Voler Divino fa da regina nei mari dell’Ente Supremo. Chi fa il suo volere si apparta da tutti e resta solo, e resta la derelitta e la smarrita della Creazione.

(1) Stavo facendo il mio giro nelle opere del Fiat Divino, e siccome sono troppo piccola, sento il bisogno d’essere portata fra le sue braccia, altrimenti o mi smarrisco nella sua immensità e molteplicità delle sue opere, o non so andare avanti, ma siccome mi vuol far conoscere le opere sue, dove si trova il suo amore parlante e operante, e dice quanto e come mi ha amato, perciò mi porta fra le sue braccia e mi conduce per le interminabili vie della sua Santa Volontà; ma ciò non basta, in ogni sua opera racchiude in me, per quanto ne posso contenere, l’amore di ciascuna opera, vuole sentire in me il suono dell’amore che ciascuna opera racchiude; sono anch’io un’opera sua, un atto di sua Volontà, e avendo fatto tutto per amor mio vuole che io racchiuda in me tutti i suoni e tasti d’amore che contengono le opere sue. Onde mentre giravo nelle sue opere, il diletto Gesù sorprendendomi mi ha detto:

(2) “Figlia mia benedetta, non puoi comprendere quanto mi fa piacere nel vederti girare nelle opere da Noi create, esse sono pregne d’amore e come tu giri in mezzo a loro, esse sboccano amore e ti danno l’amore di cui sono riempite, ed è questa una delle ragioni per cui voglio che giri nelle opere nostre; esse imbandiscono la mensa del nostro Amore alle creature, e si sentono onorate che hanno una loro sorellina in mezzo a loro, che se ne ciba e che forma in essa tanti suoni d’amore al loro Creatore per quante opere furono create. Ma ciò non è tutto, la mia Divina Volontà non si contenta di farla girare nelle opere nostre, ma dopo che l’ha fatta girare facendole conoscere tante cose della Creazione e riempiendola fino all’orlo d’amore, la conduce fra le sue braccia nel seno dell’Ente Supremo, il quale come una piccola pietruzza la getta nei mari interminabili dei suoi attributi, e la piccola figlia del nostro Volere che fa? Come una pietruzza gettata nel mare fa increspare tutte le acque del mare, così essa muove tutto il mare del nostro Essere Divino, e mentre nuota in Esso s’affoga d’amore, di luce, di santità, di sapienza, di bontà, e così di seguito, ed oh! com’è bello vederla, sentirla che dice mentre si sente affogata: “Tutto il tuo Amore è mio, ed io lo metto in atto di pregarti che faccia venire il regno della tua Volontà sulla terra”. La tua Santità è mia, la tua Luce, la tua Bontà, la tua Misericordia è mia, non è la mia piccolezza che ti prega, no, ma i tuoi mari di Potenza, di Bontà che ti pregano, che ti pressano, che ti assalgono e vogliono la tua Volontà regnante sulla terra”. Sicché si vede la piccolezza della creatura far da regina nel nostro Essere Divino, riunire insieme la nostra Immensità e Potenza e farci chiedere a Noi stessi ciò che essa vuole e Noi vogliamo, essa comprende bene che non c’è altro bene che la sola nostra Volontà, e per ottenere l’intento ce la fa chiedere dalle infinità delle nostre qualità divine, e si vede la piccola piccina: Piccola e potente, arricchita con le prerogative delle nostre qualità divine come se fossero sue, che le da tale fascino di bellezza da rapirci, debilitarci, per farci fare ciò che essa vuole e Noi vogliamo, essa diventa l’eco nostro, e non sa dirci altro né chiedere altro, che la nostra Volontà invadesse tutto e formasse una sola Volontà con tutte le creature. Sicché, quando la creatura ha capito che significa Volontà Divina e sente scorrere in essa la sua Vita, non sente più bisogno di nulla, perché possedendo il mio Volere possiede tutti i beni possibili ed immaginabili, le resta solo il delirio, le smanie, i sospiri ché vuole che la mia Volontà abbracci tutti e si costituisca vita di tutti, e questo perché vede che la mia Volontà questo vuole, e questo vuole la sua piccolezza”.

(3) Onde seguivo a pensare alla Divina Volontà ed il gran male che porta il fare l’umana volontà, ed il mio amato Gesù sospirando ha soggiunto:

(4) “Figlia mia, chi fa la propria volontà si apparta da tutti e fa da solo, non vi è chi l’aiuti, né chi le dia la forza, né chi le dia la luce per fare il meglio di quello che fa, sicché tutti la lasciano in balia di sé stessa, isolata, senza appoggio, e senza difesa, si può chiamare la derelitta, la smarrita nella Creazione, giusta pena di chi vuol fare la sua volontà, sentire tutto il peso della solitudine in cui essa stessa si ha messo, e la mancanza di tutti gli aiuti, ed oh! il dolore che sento nel vedere tante creature appartate anche da Me, ed Io per farle toccare con mano che significa fare senza della mia Volontà, mi sto come alla lontano facendole sentire tutto il peso dell’umano volere, il quale non le dà mai requie e diventa il suo più crudele tiranno. Tutto il contrario per chi fa la mia Volontà, tutti sono con essa, il Cielo, i santi, gli angioli, perché per onore e rispetto del mio Volere Divino, tutti sono dovuti di aiutare quella creatura e sostenerla in quegli atti dove entra la mia Volontà. Essa stessa la mette in comunicazione con tutti, e a tutti comanda che aiutino, difendano, e le facciano il corteggio della loro compagnia, già le sorride la grazia, la luce brilla nell’anima sua e le somministra il meglio, il più bello nell’atto suo, Io stesso resto impegnato in chi fa la mia Volontà e fo scorrere negli atti suoi, i miei, per avere l’onore, l’amore, la gloria degli atti miei nell’atto della creatura che ha operato nella mia Volontà, ecco perciò sente il connesso con tutti, la forza, l’appoggio, la compagnia, la difesa di tutti. Sicché chi fa la mia Volontà e vive in Essa, si può chiamare la ritrovata della Creazione, la figlia, la sorella, l’amica di tutti. Essa fa come il sole che dall’altezza della sua sfera piove la luce, e allargandosi chiude tutto nella sua luce, si dà a tutti, non si nega a nessuno, e come fida sorella si abbraccia con tutte le cose, e dà come pegno del suo amore a ciascuna cosa creata il suo benefico effetto, costituendosi vita dell’effetto che dà: In chi forma la vita della dolcezza, in altre cose create la vita del profumo, in altre la vita dei colori e così di seguito. Così la mia Volontà, dall’altezza del suo trono piove la sua luce, e dove trova la creatura che la vuol ricevere per farsi dominare, la circonda, l’abbraccia, la riscalda, la plasma per farla maturare, e così racchiudere la sua Vita mirabile come se fosse vita della creatura, e con questa Vita tutto e tutti sono con essa, come tutto è della mia Volontà adorabile”.