MaM
Messaggio del 15 giugno 2012:Cari figli, sappiate che la Madre vi ama e con amore desidera guidarvi. Sono venuta a dirvi che Dio esiste, perciò anche oggi vi invito: decidetevi per Lui, mettetelo nella vostra vita e nelle vostre famiglie al primo posto e andate insieme a Lui nel futuro. Cari figli, in questo tempo di grazia che viene desidero che rinnoviate i miei messaggi e che mi diciate: `Si, si`. Grazie, cari figli, per avermi detto si.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 32-26 Ottobre 1, 1933 Scene incantevoli che Gesù gode nell’anima che vive nella sua Volontà. Chiamate continue che fanno Dio e la creatura.

(1) Il Voler Divino non mi lascia mai, mi sembra che sta sempre dentro e fuori di me, come in atto di sorprendermi, ché vuol mettere l’atto suo in tutto ciò che faccio, se prego, se soffro, se lavoro, ed anche se dormo, vuol darmi il suo riposo divino nel mio sonno, vuol darsi sempre da fare ed in ogni cosa mi chiama col dirmi: “Fammi scendere nel basso degli atti tuoi, ed Io ti farò salire nell’altezza degli atti miei, ci metteremo a gara, tu a salire ed Io a scendere”. Ma chi può dire ciò che fa sentire la Divina Volontà nell’anima mia? Il suo amore eccessivo, la sua condiscendenza, il suo continuo occuparsi sopra la povera anima mia; ma mentre mi trovavo sotto l’impero del Voler Divino, riversandosi sopra di me, il mio sommo Bene Gesù, sorprendendomi mi ha detto:

(2) “Figlia mia buona, non vi è scena che più mi commuove e mi rapisce, che il vedere la piccolezza umana sotto l’impero della mia Volontà, il divino nell’umano, il grande nella piccolezza, il forte nel debole, quel nascondersi l’uno nell’altro, vincerci a vicenda, è così bello, così incantevole, che trovo le pure gioie, la felicità divina che può darmi la creatura, sebbene veggo che sotto mani me la porge la mia stessa Volontà, e me la porge per mezzo del canale dell’umana volontà; se tu sapessi quanto mi diletto, per farmi piacere ti faresti vincere sempre dalla mia Volontà, posso dire che lascio il Cielo, mentre resto, per venirmi a godere le pure gioie che mi sa dare la mia Volontà Divina nel piccolo cerchio della creatura in terra. Tu devi sapere che chi fa la mia Divina Volontà, e le fa scorrere la sua Vita negli atti suoi, chiama continuamente Dio e tutti i suoi attributi, Dio si sente chiamare sempre dalla creatura, ora lo chiama ché vuole la sua Potenza, ora ché vuole il suo Amore, ora ché vuole la sua Santità, la sua Luce, la sua Bontà, la sua Pace imperturbabile, insomma sta sempre a chiamarlo ché vuole del suo, e Dio sta sempre ad aspettarla per dare ciò che chiede, e per contraccambiarla, si sente chiamato e la chiama per darle fiducia e dirle: “Che altro vuoi del mio Essere Divino? Prendi ciò che vuoi, anzi come tu mi chiami, Io già ti preparo la mia potenza, il mio amore, la mia luce, la mia santità, che ci vuole nell’atto tuo”. Sicché Dio chiama l’anima e l’anima chiama Dio, e questo chiamarsi sempre a vicenda, per chiedere e ricevere, e Dio per dare, forma la Vita della mia Volontà nella creatura, la matura, la fa crescere e forma il dolce incanto del suo stesso Creatore. Un atto continuato racchiude tale potenza, che Dio non si sa svincolare dalla creatura, né essa da Dio, anzi sentono l’irresistibile bisogno di rimanere avvinti l’uno coll’altro, e solo la mia Volontà sa produrre questi atti continui che non cessano mai, e formano il vero carattere del vivere nella mia Volontà. Invece un carattere mutabile, un’operare spezzato, è il vero segno di vivere di voler umano, il quale non sa dare né fermezza, né pace, e non sa produrre altro che spine ed amarezze”.