(1) Stavo pensando alle tante verità che il mio adorabile Gesù mi ha manifestato sulla Divina Volontà, ed oh! quanti pensieri si affollavano nella mia mente di sorprese, di gioie, di commozione, su queste verità, mi parevano che scendevano dal Cielo tutte ordinate, per riempire la terra, ed il loro lavorio era di formare la via in loro stesse, per farci rientrare in queste verità, ed esse si muravano intorno alle creature, per non farle uscire. Ed il mio celeste Gesù, visitando la piccola anima mia mi ha detto:
(2) “Mia piccola figlia del mio Volere, tu devi sapere che ogni verità che ho manifestato sulla mia Divina Volontà, non è stato altro che un avvicinamento di più verso le creature, il nostro Essere Supremo, come parlava così faceva un passo di più verso di esse, metteva una particella divina di più a loro disposizione e gettava nuovi vincoli d’unione e d’amore, la nostra parola è sempre parto nostro, è il nostro Verbo che mettiamo in via dal Cielo per cercare la nostra sospirata creatura, e la nostra Trinità Sacrosanta tirata dalla potenza del Verbo, perch’é inseparabile da Noi, facciamo inostri passi appresso, e passo passo ci avviciniamo dove la nostra parola giunge. Ora tu devi sapere che quando ci decidiamo di manifestare una verità per mezzo del nostro Verbo, siccome è una parte di Noi stessi che usciamo fuori, il nostro Ente Supremo prende un aspetto insolito, una nuova gioia ci investe, esce da Noi una forza comunicativa di nuove beatitudini, tutto il Cielo nel vedere il nostro aspetto insolito, già intuisce che stiamo per uscire una nostra parola di verità, perché i primi a festeggiare le verità che usciamo, siamo le Tre Divine Persone, e poi tutto il Cielo insieme con Noi. Sono i doni del gran Re, che sa muovere tutto, investe tutto e la nostra parola che tiene virtù creatrice, vivificatrice, trasformatrice, e delle volte atterra, stritola, mette tutto in frantumi, e sulle rovine fa sorgere la vita della nostra parola e vi forma le cose più belle, la nuova creazione, le opere di magnificenza da far stupire Cielo e terra, che cosa non può un nostro Fiat, tutto, e che non faranno la catena di tanti nostri Fiat! Il nostro Fiat trasformato in parola di verità possiede virtù invincibile, potenza inarrivabile, fermezza irremovibile del bene che vuol formare nella potenza del mio Fiat parlante. Tu non puoi comprendere il gran dono ed il gran bene che racchiude una sola mia parola di verità divina, ma lo comprenderai col tempo, quando vedrai i fatti, le opere che hanno prodotto le mia verità, perché le mie verità non solo hanno la potenza di tirare il nostro Essere Divino appresso, di farci fare dei passi, e molte volte ci fa anche correre per avvicinarci alle creature, ma danno grazie ad esse di farle fare dei passi, e farle correre incontro a colui che già sta venendo per incontrarsi e darle il gran bene che pronunziò il nostro Fiat. Sicché le nostre verità agiscono potentemente quando le usciamo sul nostro Essere Divino, perché se escono vogliono dar la vita ed il bene che posseggono, e nel contempo vogliono disporre le creature ad avvicinarsi alla fonte donde sono partite, per trasformarle nel bene della stessa verità. Il tutto sta se esce da Noi una nuova verità, al più potranno passare tempi, secoli, questo dice nulla, giacché sono armate non solo di potenza, ma di pazienza invitta e divina e non si stancano nell’aspettare, sono infaticabili, sono inflessibili, prima devono dare ciò che hanno di bene, la vita che posseggono, e poi trionfanti e vittoriose, rimandano al Cielo i frutti che hanno conquistato. Perciò figlia mia, sii attenta ad ascoltare le mie verità, prima devi pensare da dove vengono, chi te le porge, il bene che ti vogliono fare, i passi d’ambi le parti d’avvicinamento, e né voler mettere dubbio perché non vedi nel mondo gli effetti, il bene, la vita che posseggono le mie verità, il tempo farà e dirà tutto, per ora prendi la parte tua, al resto ci penserà il tuo Gesù.
(3) Oltre di ciò, tu devi sapere che prima formiamo il poggio, il luogo, l’anima dove devono discendere le nostre verità, e poi ci decidiamo ad uscirle da dentro il nostro seno paterno, perché il nostro Ente Supremo nell’uscire da Noi le verità, che per le creature si cambiano in opere, nell’uscirle non le restiamo in aria ed oziose, no, la nostra saggezza non fa mai cose inutili, se le usciamo devono essere portatrici del bene che racchiudono, ecco perciò la necessità del poggio dove la nostra bontà le dirige, per incominciare subito il loro lavorio di partecipazione e di trasformazione del bene che posseggono, forse pure a principio un’anima sola, e poi si diffondono tanto da formare eserciti di creature del bene che le nostre verità posseggono, e quando hanno formato questi nobili eserciti, le nostre verità ce le portano nel loro grembo nella nostra patria celeste. Sono esse le conquistatrici che popolano il Cielo, fanno da messaggeri, scorrono la terra, gettano il seme, lo lavorano, lo raccolgono e trionfanti per metterlo al sicuro, lo portano nelle celesti regioni, sono instancabili, né mai si arrestano se non hanno ottenuto il loro intento. Perciò sii attenta e non trasgredire nulla di ciò che il tuo Gesù ti ha insegnato”.