MaM
Messaggio del 24 giugno 2013:Cari figli, vengo a voi gioiosa e con gioia desidero invitarvi anche oggi: accogliete i miei messaggi e vivete i miei messaggi. Cari figli, con voi desidero realizzare i miei progetti col mondo, con la Chiesa. In modo particolare oggi vi chiamo: rinnovate i miei messaggi, vivete i miei messaggi. All'inizio mi sono presentata come Regina della pace. Anche oggi in modo particolare vi invito a pregare per la pace: per la pace nel cuore dell'uomo, per la pace nei vostri cuori, perché la pace viene dai vostri cuori. Cari figli, la Madre prega per tutti voi, la Madre vi ama tutti col suo amore materno e presenta tutti voi presso suo Figlio. Cari figli, anche oggi desidero dirvi grazie: grazie per avermi accolto, perché continuerete ad accogliere i miei messaggi ed a viverli.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 31-23 Gennaio 14, 1933 La pagina della vita. La Creazione pagina Celeste. Il ti amo, punteggiatura di queste pagine. L’artefice e lo scrittore divino.

(1) Stavo secondo il mio solito girando per tutta la Creazione, per incontrarmi con la Divina Volontà dominante in essa, e ricambiarla col mio amore al suo tanto amore per me, nel creare tante cose per amor mio, e mi sembrava che ciascuna cosa creata stavano nell’aspettativa di ricevere il suggello del mio ti amo, questo era un diritto, un tributo, un piccolo cenno che esigevano dalla terra a quella Volontà che tanto aveva dato a tutte le creature, che formava la loro attrice e conservatrice; ma mentre ciò facevo, pareva che il mio dolce Gesù, con le sue stesse mani prendeva il mio ti amo, e lo metteva come suggello a quelle cose create a cui io lo dirigevo, e mettendole da parte, aspettava che si seguisse il lavorio del ti amo a tutte le altre cose create, ed io meravigliandomi nel vedere l’interesse di Gesù, il suo aspettare, pensavo tra me: “Ma che gran che è il mio piccolo ti amo, che giunge a formare l’occupazione e l’interesse di Gesù?” E Lui, soffermandosi per parlarmi mi ha detto:

(2) “Mia figlia benedetta, sai che cosa è il tuo ti amo? Esso è come la punteggiatura al carattere, un carattere senza punteggiatura si vede una confusione, senza idee giuste, senza espressioni formate, in modo che chi lo legge, non trovando il vero senso può avere quelle idee che vuole, belle o brutte come le piace, quindi, mancando la punteggiatura, si può chiamare uno scritto senza vero valore, ed a chiare note dice l’ignoranza ed il poco valore di chi l’ha scritto. Eppure che gran che è un punto, una virgola, un punto interrogativo e tutto il resto della punteggiatura? Si può dire nulla a confronto del lavoro dell’estensione d’un carattere. Tale è il tuo ti amo, e la punteggiatura al carattere della tua vita, delle tue parole, opere, passi, e fin del tuo cuore, la punteggiatura del tuo ti amo getta l’ordine in tutti gli atti tuoi, mette le idee giuste, dà l’espressioni più belle e ti fa conoscere Colui, per amore del quale viene formata la pagina ed il carattere della tua vita. Ma questo è nulla ancora, questo punto, questa piccola virgola del tuo ti amo, sale in alto e punteggia la nostra pagina divina, i nostri caratteri celesti di tutta la Creazione. Che cosa è tutta la Creazione se non che la nostra pagina divina messa fuori di Noi, ed i nostri caratteri celesti impressi in tutta la pagina della Creazione, punteggiata con tale ordine ed armonia, con le idee più giuste, con le espressioni più belle e commoventi, fatte con tale valore di arte, che nessun artefice può imitare. Ora, il tuo ti amo si unisce alla punteggiatura divina e punteggiando conosce il valore dei nostri caratteri, impara a leggere la nostra pagina, comprende con idee giuste quanto abbiamo fatto per amore suo, e riceve l’espressioni più belle e commoventi del suo Creatore e ci da il piccolo tributo, ci paga il piccolo censo che Noi con amore di giustizia aspettiamo dalla creatura. Non solo, siccome il ti amo tiene virtù per natura sua di convertirsi in luce, Io con tutto amore prendo questi punti e virgole del tuo ti amo, e metto la tua piccola luce sulla nostra punteggiatura divina, e guardando la Creazione tutta, sento tali strette d’amore, ché vedo la punteggiatura della piccola figlia del mio Volere unita alla nostra punteggiatura celeste. Ma dimmi figlia mia, perché mi dici ti amo e vuoi investire tutte le cose create, gli stessi atti miei col tuo ti amo?”

(3) Ed io: “Perché ti amo e voglio essere amata da te”.

(4) E Lui: “Dunque, perché mi ami mi dici ti amo, e non è questo il più grande dei miei contenti, i miei sospiri, le mie ansie, i miei deliri, essere amato dalla creatura? Or sappi che ad ogni tuo ti amo, Io ti sussurro all’orecchio del cuore, ti amo e metto la mia punteggiatura celeste alla pagina e caratteri della tua vita, non ne sei tu contenta?”

(5) Ed io: “Amor mio, non mi basta, no, la tua sola punteggiatura, non ne sono contenta, può bastare a te la mia sola punteggiatura, perché essendo io piccola e buona a nulla non so fare altro, ma tu che sai far tutto, per farmi contenta voglio che tu stesso mi formi la pagina e i caratteri della mia vita”.

(6) E Gesù: “Si, si, ti contenterò e potrei dirti che lo sto facendo. Or sappi che per avere una pagina scritta ci vuole la carta, l’inchiostro, la penna, tutte cose di materie prime per formare una pagina scritta, se una ne manca, lo scritto non può avere vita. Ora la carta è la mia Divina Volontà, la quale come fondamento di tutto deve formare la pagina della vita. Vedi, posso dire che la mia Volontà si stese come fondamento di tutta la Creazione, più che carta per ricevere i nostri caratteri distinti, del nostro amore incessante, nella quale riversavamo più che caratteri incancellabili le nostre qualità ed opere divine, i nostri caratteri vengono formati di opere ed amore incessante. Così l’anima deve possedere come fondo di tutto, la mia Divina Volontà, ma non basta, ci vuole l’amore incessante per formare l’inchiostro per scrivere sopra di questa carta di luce, ma carta ed inchiostro non sono sufficienti per formare i caratteri, perciò ci vuole la penna delle opere sante, la diversità dei sacrifici, le circostanze della vita per formarsi la penna e così scrivere i caratteri ordinati, le espressioni più belle e commoventi che ora fanno piangere, ed ora riempiono il cuore di gioia, in modo che chi li potrà leggere, si sentirà trasformato e ridonata la vita del bene che possiede quella pagina, ed Io, artefice e scrittore divino, quando trovo carta, inchiostro e penna, come formai e scrissi la pagina della Creazione, così mi occupo con mio sommo diletto a formare e scrivere la pagina di questa creatura, forse più bella della stessa pagina della Creazione. Perciò abbi sempre pronto carta, inchiostro e penna, ed Io ti prometto di scrivere la pagina della tua vita, nella quale si vedrà che Io solo sono stato colui che l’ho formata e scritta, e così resterai contenta tu, e contento Io”.