MaM
Messaggio del 25 febbraio 1990:Cari figli, vi invito all'abbandono in Dio. In questo tempo (dell'imminente Quaresima) desidero che specialmente rinunciate a quelle cose a cui siete attaccati e che danneggiano la vostra vita spirituale. Perciò, figlioli, decidetevi completamente per Dio e non permettete a satana di entrare nella vostra vita attraverso quelle cose che danneggiano voi e la vostra vita spirituale. Figlioli, Dio si offre in pienezza e voi potete scoprirLo e conoscerLo solo nella preghiera. Perciò decidetevi per la preghiera. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 31-20 Dicembre 21, 1932 Scambio di doni di volontà tra Dio e l’anima. Rinascita continua nella vita Divina, vincolo di sposalizio, festa di tutti. Come la Divina Volontà tiene assediata la creatura.

(1) Mi sento come una piccola bambina nelle braccia della Divina Volontà, oh! come mi sembra vero che sono la piccola neonata, che mentre sto per nascere, un altro suo atto di Volontà Divina che si versa su di me, oppure un’altra sua conoscenza che mi manifesta, io rinasco di nuovo in quell’atto ed in quella conoscenza, come ad una vita novella nella sua Volontà Divina che prima non avevo in mio potere, neppure la conoscevo, e nell’atto di riceverlo io mi sento rinata di nuovo, ma mentre sto per rinascere, un altro suo atto mi dà, m’investe d’un altra sua conoscenza, ed io sto sempre in atto di rinascere. Oh! potenza del Fiat Supremo, tu non sai lasciare mai la creatura, anzi mi sembra che mi metti nel labirinto della tua luce immensa, in atto di darle sempre nuova vita, ed io sento il bisogno di ricevere da te la tua vita continua, quindi di restarmi sperduta in te, ma felice perdita, perché non è perdita, ma conquista di nuova vita Divina che fa la creatura. Ma mentre la mia mente si perdeva nel Fiat Divino, il mio Maestro Celeste, visitando la sua piccola neonata, tutto bontà mi ha detto:

(2) “Mia piccola figlia, il mio amore è tanto, che sto sempre in atto di far dono della mia Volontà in tutti gli atti che fa la creatura per ricevere il dono della sua, Io sono il primo a cedergli il dono della mia, sto alla spia per vedere quando la creatura sta per fare un atto per darle il dono della mia Volontà nell’atto suo, affinché in vista del gran dono che le faccio, mi dia il piccolo dono del suo volere. Ora, con questo mio dono del mio Volere che vado dando in tutti gli atti della creatura, riceve un atto nuovo di vita divina, e la faccio rinascere in quell’atto nuovo che le do, ed essa sente la novella vita divina che acquista, e mentre sta per formarsi in quella vita divina, Io non aspetto, ma subito le faccio di nuovo il dono del mio Volere, e così vado alternando la vita della creatura, col dare il mio dono e col voler ricevere il suo, affinché senta la crescenza e la rinascita continua della sua vita nella divina. Ora, è tanto grande questo dono che faccio, che mentre sto per farlo, i Cieli stupiscono e riverenti si abbassano per adorare un dono sì grande, e magnificano il loro Creatore di tanta liberalità, e tutti si mettono sull’attenti per essere spettatori del come si svolge questo dono nell’atto della creatura, e quando veggono la nuova rinascita che fa nella vita divina, essi sono tremebondi nel vedere il gran portento, che rinasce a novella vita divina quante volte le vien dato questo dono della mia Volontà, ed oh! come mi ringraziano di tanta mia bontà, perché tutti si sentono più felici nel vedere questo dono del mio Volere operante nell’atto della creatura. Si può dire che in questo scambio di volontà, in questi doni reciprochi d’ambi le parti, succede uno sposalizio tra l’anima e Dio, sposalizio ripetuto, sempre nuovo, e quando c’è sposalizio tutti fanno festa ai novelli sposi, ed inneggiano al loro Creatore, perché con questo dono del mio Fiat non è solo dono che faccio, ma insieme col dono do la mia Vita, che forma il vincolo dell’inseparabilità, in cui consiste la sostanza del vero sposalizio tra l’umano ed il Divino, ed oh! la somma ingratitudine di chi non riceve il dono del mio Volere nell’atto suo, specie nel vedere le mie premure ché voglio darlo, prego e supplico che lo ricevono e molte volte mi industrio di procurare nuovi incidenti, circostanze non aspettate, per avere nuove occasioni per poterle dare più spesso il mio dono del Fiat, e quando veggo che non l’accettano, mi sento cambiare in dolore le mie industrie d’amore, e potrei dire che i Cieli piangono insieme con me, perché quando agisce questo dono della mia Volontà nell’atto della creatura, i Cieli sono compromessi insieme con Essa, e tutti sentono, o la festa se viene accettato, o il dolore se viene respinto. Perciò sii attenta, non voglio altro, che nei tuoi piccoli atti, in tutto ciò che fai, se preghi, se soffri, se lavori, in tutto, che lo scambio continuo, che prendi il dono della mia Volontà e mi dia la tua. Oh! come mi renderai felice, Io sarò tutt’occhio sull’atto tuo, affinché abbia tutti i requisiti d’un atto degno della mia Divina Volontà”.

(3) Onde mi sentivo tutta investita di Volere Divino, me lo sentivo palpitante nella piccola anima mia, la sua aria celestiale e balsamica mi formava il cielo in me e provavo la felicità di lassù, anzi mi sentivo più felice dei cittadini celesti, perché loro non hanno un dono di atto di Volontà Divina come conquista, come nuova rinascita in Dio, ma hanno il dono di Essa solo come felicitarsi e beatificarsi, ma come conquista no, io invece posso fare nuove conquiste e posso chiudere nell’atto mio una Volontà Divina operante. Ma mente la mia mentre spropositava, il dolce Gesù sorprendendomi ha soggiunto:

(4) “Figlia benedetta, voglio dirti la ragione perché voglio che la creatura riceva il dono della mia Volontà in tutti gli atti suoi, e mi dia volta per volta la sua, perché se ad un atto ci sia questo scambio e ad un altro no, nell’atto dove non c’è lo scambio si forma il vuoto nell’anima, e questo vuoto viene riempito di miserie, di debolezze, di passioni, con ciò la vita divina resta spezzata e come distaccata in essa, quindi le vere rinascite non possono succedere, perché mancherebbe l’alimento, la materia prima dell’atto continuo del mio Fiat, che forma queste nuove rinascite in Dio, molto più che solo Essa possiede e forma l’atto continuo, quindi senza il suo atto continuo è impossibile ricevere sì gran doni e beni da far stupire Cieli e terra”.

(5) Onde nel sentire ciò ho detto: “Dimmi Amor mio, perché ti interessa tanto, che vuoi la volontà della creatura e vuoi dare la tua?” E Gesù:

(6) “Vuoi sapere il perché? Perché col prendere la sua volontà metto al sicuro la creatura, e col darle la mia la prendo da tutti i lati e metto al sicuro la mia vita in essa, e siccome la mia Volontà Divina non vi è cosa o persona che non ha i suoi vincoli di dominio e di conservazione, la fortunata creatura me la sento insieme con me in tutto ed in tutti, ed allora posso dire coi fatti, non con le parole: “Ciò ch’è mio è tuo, e tutto ho fatto per te”. Con ciò il mio scopo è realizzato, l’opera mia creata con tanto amore, qual è la creatura, non mi preoccupa più, né c’è più pericolo perché la mia Divina Volontà la tiene assediata nei suoi infiniti confini, sicché non resta altro che godermela e renderci felici, con una felicità non mai interrotta d’ambi le parti. Ecco perciò che fino a tanto non veggo la creatura dotata del dono del mio Fiat, non mi do pace, sto a guardia continua, perché so che il suo volere può tradire lei e me, quindi devo usare stratagemmi, industrie amorose, devo sempre lavorare, per me non vi è riposo. Invece quando il suo volere sta in poter mio, ed il mio in poter suo, Io riposo sulla sua sorte, non vi è più pericolo e se voglio lo scambio continuo tra me ed essa, è per avere occasione di avere che ci fare, di dire e di trattenersi dolcemente in conversazione, e siccome voglio darle sempre del mio, uso il pretesto di volere lo scambio della sua, per darle di nuovo la mia Volontà, ma già era mia la sua e la mia era già sua, solo che col darla di nuovo, accresco nuova vita Divina e grazie più sorprendenti. Perciò sempre nel mio Volere ti voglio, e così potremo essere sicuri, tu di stare sempre con me, ed Io con te”.