MaM
Messaggio del 2 luglio 2008:“Cari figli, con amore materno vi voglio stimolare all’amore verso il prossimo. Che mio Figlio sia la fonte di questo amore. Lui che poteva fare tutto con la forza ha scelto l’amore dando l’esempio a voi. Anche oggi Dio attraverso me vi trasmette l’immensa bontà e voi, figli miei, avete il dovere di rispondere ad essa. Con la stessa bontà e generosità comportatevi con le anime che incontrate. Che il vostro amore le converta. In questo modo mio Figlio e il suo amore risorgeranno in voi. Vi ringrazio!” La Madonna ha aggiunto: “I vostri pastori devono essere nei vostri cuori e nelle vostre preghiere”.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 31-3 Agosto 14, 1932 Per chi non vive nella Divina Volontà, si trova nelle condizioni degli oziosi innanzi alla luce del sole. Chi vive in Essa possiede la Santissima Trinità in atto.

(1) Stavo pensando alla Divina Volontà e come chi si fa dominare da Essa, dandole il pieno dominio, tutti i diritti sono i suoi e tutto ciò che gli altri ottengono per pietà, per misericordia, per bontà di Dio, essa l’ottiene per diritto. Per diritto ottiene la santità, perché quella che la domina è santa e tiene virtù di trasformare anima e corpo in santità, in bontà, in amore. Sicché tutte le vittorie, le conquiste, i diritti, sono i suoi e da padrona prende il Cielo d’assalto. Che grande differenza tra chi vive nella Divina Volontà e tra chi vive di volontà umana; ma mentre ciò pensavo, il mio adorabile Gesù ripetendo la sua breve visitina, mi ha detto:

(2) “Figlia benedetta, la differenza tra l’una e l’altra è grande ed incalcolabile. Per chi non vive nella mia Volontà, Essa è come il sole per gli oziosi, per quanto l’investe con la sua luce e li dardeggia col suo calore, essi nulla fanno, nulla imparano e nulla guadagnano, e rendono per loro sterile la luce del sole, e siccome stanno senza far nulla, si stancano, s’annoiano della stessa luce e cercano l’oscurità come riposo del loro ozio infelice. Invece per chi lavora, la luce è operante, è luce all’occhio per farla guardare ciò che deve fare, perché per quanta luce abbia al di fuori, e non abbia la vita della luce il suo occhio, a nulla le servirà la luce che la circonda, e se non abbia la luce esterna, a nulla le gioverà avere la vita della luce nel suo occhio. La mia Paterna bontà ha messo tale unione d’accordo tra luce esterna, che può avere la creatura, e quella del suo occhio, che l’una non può operare senza dell’altra: Luce alle mani se vuole operare, se vuol scrivere, se vuol leggere e così di seguito. Sicché la prima parte operante nella creatura la prende la luce, senza di essa li riuscirebbe quasi difficile poter fare alcun bene, e potersi guadagnare un tozzo di pane per vivere. Ora tale è la luce della mia Volontà per chi non vive in Essa, Essa investe ed esiste per tutti, ma non è operante né dominante nell’atto della creatura, questa, con tutta la sua luce resta oziosa, non impara nulla di Divino, né fa nessuna conquista, e le cose più belle la stancano e l’annoiano. La volontà che vuol vivere nella mia è come l’occhio pieno di luce, che si rende capace di unificarsi con la luce della mia Volontà, che mettendosi d’accordo tra loro, fanno e formano lavori ed opere prodigiose, da fare strabiliare Cieli e terra. Vedi dunque che significa vivere nella mia Volontà: Non stare oziosa, la piccola luce dell’anima accordarsi con la luce del Fiat eterno, per renderlo operante negli atti suoi, e così formare l’inseparabilità tra l’uno e l’altro”.

(3) Onde la folla dei pensieri seguiva nella mia mente sulla Divina Volontà, ed il mio Celeste Gesù ha soggiunto:

(4) “Figlia benedetta, la mia Volontà produce la luce nell’anima, la luce genera la conoscenza, luce e conoscenza si amano e generano l’amore. Sicché dove regna la mia Volontà Suprema regna la Trinità Sacrosanta in atto. La nostra Divinità adorabile è portata in natura, in modo irresistibile, senza mai interrompere, a generare continuamente ed il primo atto generatore lo facciamo in Noi stessi. Il Padre mi genera continuamente, ed Io, suo Figlio, mi sento generato continuamente in Lui, il Padre Celeste mi genera e mi ama, Io son generato e l’amo, e dall’uno e l’altro procede l’amore. In quest’atto generativo senza mai cessare, si racchiudono tutte le nostre conoscenze mirabili, i nostri segreti, le nostre beatitudini, i tempi, le nostre disposizioni, la nostra potenza e sapienza, tutto quanto l’eternità racchiude, in un solo atto generatore che forma tutto l’assieme del nostro Essere Divino. Quindi, questo nostro amore reciproco, che forma la Terza Persona del nostro Ente Supremo, inseparabile da Noi, pare che non si contenta del nostro atto generatore in Noi, ma vuole generare fuori di Noi stessi, nelle anime, ed ecco il compito lo affidiamo alla nostra Volontà animata dal nostro Amore, che scenda nelle anime e vada a formare con la sua luce la nostra generazione divina, ma ciò può fare in chi vive nel nostro Volere, fuori di Esso non c’è posto per formare la nostra vita divina, la nostra parola non troverebbe l’udito per farsi ascoltare, e mancando le nostre conoscenze, l’amore non troverebbe la sostanza per generare, ed ecco la nostra Trinità Santissima scompigliata nella creatura. Perciò la sola nostra Volontà è quella che può formare questa nostra generazione divina, quindi sii attenta ad ascoltare ciò che ti vuol dire questa luce, per darle il campo al suo atto generatore”.