MaM
Messaggio del 25 giugno 2018:Cari figli! Questo è il giorno che mi ha dato il Signore per ringraziarLo per ciascuno di voi, per coloro che si sono convertiti e che hanno accettato i miei messaggi e si sono incamminati sulla via della conversione e della santità. Figlioli, gioite, perché Dio è misericordioso e vi ama tutti con il Suo amore immenso e vi guida verso la via della salvezza tramite la mia venuta qui. Io vi amo tutti e vi do mio Figlio affinché Lui vi doni la pace. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 31-2 Agosto 7, 1932 Come la luce della Divina Volontà fa perdere la vita a tutte le altre cose, dà la freschezza divina, e chi vive in Essa è confermato nel bene ed acquista il diritto di cittadino del Cielo.

(1) Sono tra le braccia della Divina Volontà, sebbene sotto il torchio delle privazioni del mio dolcissimo Gesù; senza di Lui le ore sono secoli, i giorni sono interminabili, ed oh! come rimpiango la sua dolce ed amabile presenza, e sento tutta la durezza del mio lungo esilio. Ma mentre gemo e sospiro, il Fiat Divino fa scorrere la sua luce sopra del mio dolore, ed attutendolo mi fa scorrere nelle onde eterne dei suoi atti per unire i miei coi suoi, e farne un solo. Ah! mi sembra che non mi dà il tempo neppure a dolermi d’essere priva di Colui che tanto mi ama ed amo, la sua luce s’impone su tutto, eclissa ed assorbe tutto, vuole tutto per Sé, ne permette di perdere tempo anche sulle cose più sante, qual è la privazione di Gesù. Ma mentre nuotavo nel mare del dolore, la cara mia Vita appena come lampo che fugge, visitando la piccola anima mia mi ha detto:

(2)Figlia buona, coraggio, lasciati guidare dalla luce della mia Divina Volontà, la quale ti saprà convertire i dolori, le pene, le mie stesse privazioni, in pace perenne, ed in conquiste divine. La natura della sua luce è eclissante, corroborante, fortificante, e dove la sua luce giunge, il dolore perde la forza e la vita, e lo cambia in conquiste ed in gioie, perché la forza della sua luce supera tutto, e dove prende il suo posto, tutte le altre cose perdono la vita; e se innanzi alla luce della mia Divina Volontà si sentono altri effetti e desideri, significa che la pienezza della sua luce non è piena nell’anima, ne vi regna in modo assoluto; il suo regno è regno assoluto, non condizionato, perciò tiene il supremo diritto di assorbire tutto, di far perdere la vita a tutte le altre cose e di convertire tutto in Volontà Divina. Tu devi sapere che ogni qual volta la creatura fa i suoi atti nella mia Volontà, una rugiada benefica le piove addosso, la quale le conserva la freschezza divina, e le dà l’oppio a tutto ciò che ad Essa non appartiene, ed oh! com’è bello vederla sempre fresca nei suoi atti, fresca nel suo amore, nel suo dolore, in atto aspetattivo di ricevere la sua rugiada, per riceverne l’oppio, per convertirlo in dolce conquista di Voler Divino. La freschezza rende amabile, attraente, tanto una persona quanto uno oggetto; le cose vecchie non piacciano a nessuno, e perciò Io amo tanto chi viva nella mia Divina Volontà, perché sento in essa la nostra freschezza Divina, i nostri soavi profumi, insomma dà di roba nostra, ed il tuo Gesù chiude nel mio cuore divino questa amata creatura, e la vado formando, crescendo tutta di mia Volontà. Sicché questa nobile schiera dei figli del mio Volere, saranno formate nel mio cuore santissimo, come tante piccole regine, di figlie del gran Re”.

(3) Onde continuando il mio stato d’oppressione per le privazioni del mio dolce Gesù, pensavo tra me: “Eppure, ad onta che son priva di Colui che è più che la mia stessa vita per me, pure sento una pace profonda, né temo di nulla, né ho nessun timore se è per mia colpa che il Celeste Gesù mi priva di Lui, né ho nessuna paura che mi potesse perdere, non sento altro nella piccola anima mia, che un mare placido, che sebbene mormora, ma il suo mormorio non è altro che, ti amo, e questo mio piccolo ti amo non ti chiede altro, che venga il regno della tua Volontà sulla terra, e senza mai cessare di mormorare, faccio le mie piccole onde, spesso spesso, per sbarazzarmi dal mio esilio e prendere il Cielo d’assalto per chiudermi nella mia patria celeste”. Macché, invano, le mie onde cadono nel mio mare, e continuo placidamente a morare, ti amo, ti amo! ed impegno Cielo e terra a chiederti il tuo Fiat. Ma mentre la mia mente spropositava, il mio Sommo Bene Gesù, stringendomi fra le sue braccia, tutto tenerezza mi ha detto:

(4) “La mia neonata della mia Volontà, pare che vai cercando come turbarti, ma Io non lo voglio, non voglio le tempeste nel mare dell’anima tua, ma pace perenne. Le tempeste, cioè, i timori, le paure, i dubbi, sono le tempeste, e queste t’impedirebbero il continuo mormorio del tuo placido ti amo, che deve correre e mormorare sempre per vincere il tuo Creatore, affinché mandi il suo Volere a scendere sulla terra per farlo regnare.

(5) Ora, tu devi sapere che chi si fa dominare dalla mia Volontà e vive in Essa, i mali perdono la vita; il timore d’offendermi, le paure, i turbamenti, perdono il seme per rinascere, l’anima ed il corpo restano confermate nel bene, si trova nelle condizioni dei Beati, che il male non ha più vita per loro, perché in quelle regioni Celesti, nella mia Volontà, il male assolutamente non può entrare. Sicché chi vive in Essa, si può chiamare ed acquista il diritto di cittadino del Cielo, e se si trova sulla terra, è come un cittadino smarrito dalla patria celeste, in cui lo tiene la mia Divina Volontà per i suoi grandi disegni, e per bene della misera umanità. Ma ad onta che sta sulla terra non perde i diritti d’essere cittadino del Cielo, né di non vivere con le stesse proprietà della patria celeste, e sebbene si sente come smarrita, ma di diritto deve possedere il Cielo nell’anima sua, per vivere non di terra, ma di Cielo. Ah! il vivere nella mia Volontà chiama il Cielo in terra, e la sua luce scrive sulla sua fronte, con caratteri incancellabili: “Amore perenne, pace imperturbabile, conferma di tutti i beni, figlia dell’Ente Supremo”. Perciò sempre nella mia Volontà ti voglio, affinché goda le proprietà della tua patria celeste, che sono: “Amore continuo, pace somma e Volontà Divina”. Come vita di tutti i beati”.