MaM
Messaggio del 28 febbraio 1985:Cari figli, oggi vi invito a vivere, nel corso di questa settimana, le seguenti parole: IO AMO DIO! Cari figli, con l'amore voi conseguirete tutto, anche ciò che ritenete impossibile. Dio desidera da questa parrocchia che gli apparteniate completamente, e così desidero anch'io. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 30-27 Aprile 23, 1932 Come la creatura viene chiamata dalla Divina Volontà. Quante volte fa i suoi atti in Essa, tante volte rinasce negli atti suoi. Gara tra Creatore e creatura.

(1) Il mio abbandono nel Fiat Divino continua, sento la sua chiamata in tutti gli atti suoi, cioè nel cielo, nel sole, nel mare, nel vento, negli atti che fece nella Redenzione, perché non vi è cosa che esiste, che dal Voler Divino non è uscito, e mi chiama per dirmi: “Tutto per te ho fatto, vieni a godere e possedere tutto ciò che con tanto amore ho creato per te, non ti rendere estranea da tutto ciò che a te appartiene, né rendere isolate e deserte le nostre e le tue possessioni, vieni e fa echeggiare la tua voce, affinché risuoni in tutte le nostre cose create, faci sentire il dolce calpestio dei tuoi passi, la solitudine ci occorra, la compagnia ci mette in festa e ci dà le dolce sorprese delle gioie che ci può dare la nostra amata creatura”. Ma mentre la mia mente girava nelle opere sue, il mio sempre amabile Gesù, visitando la povera anima mia, tutto tenerezza mi ha detto:

(2)Figlia benedetta del mio Volere, siccome tutte le cose create furono fatte per le creature, in ciascuna di esse la mia Divina Volontà si rimaneva a chiamare la creature, perché non voleva restar sola, ma voleva colei per la quale le cose furono fatte, per darle i diritti sopra di esse, e così non restare defraudata nel suo scopo per cui le aveva create. Ora, chi sente questa chiamata? Chi possiede la mia Volontà come vita. L’eco della mia Volontà che sta nelle cose create forma lo stesso eco nell’anima che la possiede, e fra le sue stesse braccia la porta dove il mio stesso Volere la chiama, e siccome tiene i suoi diritti dati da Me, se essa ama tutte le cose create dicono amore; se adora, dicono adorazione; se ringrazia, dicono ringraziamenti, in modo che si vede aleggiare nel cielo, nel sole, nel mare, nel vento, in tutto, anche nel piccolo uccellino che canta, l’amore, l’adorazione, il ringraziamento della creatura che possiede la mia Divina Volontà, com’è vasto l’amore e tutto ciò che può fare e dire, Cieli e terra sono in suo potere. Ma ciò è nulla ancora, tu devi sapere che l’anima che possiede la mia Divina Volontà, nel suo operato vi entra la sua onnipotenza divina, e potenza vera, significa diffondersi in tutti e tutto, richiamare tutti in quell’atto, col suo impero farsi sentire a tutti, chiamare l’attenzione di tutti in modo che sentono la potenza operante del mio Fiat nell’atto della creatura, perché posso chiamarlo non atto suo, ma mio, e chi si trova in possesso di Esso, quali sono gli angeli, i santi, la Creazione, sentono scorrere una vena della sua potenza e si mettono tutti sull’attenti per riceverla, ed inchinandosi adorano, ringraziano, amano la Divina Volontà operante. Un atto di Essa è la cosa più grande, più bella per tutto il Cielo e per tutta la terra, un suo atto, siccome possiede potenza completa, tanto se opera nell’atto umano, tanto da solo, può portare innovazione, trasformazione su tutto e far risorgere cose nuove, che prima non esistevano. Sicché un atto nella mia Divina Volontà prende posto nell’ordine divino, e col suo impero potente impera su tutti, impera col suo amore allettante, con la sua bellezza rapitrice, con le sue gioie e dolcezze infinite, è un atto che racchiuda l’assieme di tutto, e quelli che non sentono il bello di esso sono costretti a sentire il peso della giustizia divina su di loro, ma tutti sentiranno il tocco della potenza di un atto della mia Volontà, nessuno sarà escluso. E solo questi atti si schierano in continuo omaggio verso Dio medesimo, perché quelli che più danno gloria a Dio ed omaggio continuo, sono gli atti fatti nel Fiat, perché sono atti riprodotti da Dio stesso, e prendono parte al loro atto incessante”.

(3) Dopo di ciò, stavo facendo i miei atti nella Divina Volontà, ed il mio dolce Gesù ha soggiunto:

(4) “Figlia mia, l’anima che vive nella mia Volontà sta in continuo atto di rinascere negli atti che fa in Essa, se ama sta in atto continuo di rinascere nell’amor divino, e mentre nasce forma la vita dell’amore in lei, e come vita prende il primato in tutto il suo essere, dimodoché il suo palpito, il suo respiro, il moto, lo sguardo, il passo, la volontà, e di tutto il resto, diventa amore, e quante volte rinasce, tante volte di più cresce l’amore, questo amore come vita ed in atto di sempre nascere e crescere, tiene la forza rapitrice e feritrice che mentre ci ferisce ci rapisce, ma con la nostra stessa potenza divina, e Noi sentendoci ferite, sbocchiamo amore dalle nostre ferite, e feriamo la nostra amata creatura, ed in ogni rinascita raddoppiamo il nostro amore per essa. Così se ripara, e quante volte ripara nella nostra Volontà, tante volte rinasce nella riparazione divina e forma la vita della riparazione nell’anima sua, sicché il respiro, il moto, la volontà e tutto l’essere suo acquista la vita della riparazione; e siccome non è con un atto solo che ci ripara, ma con una vita intera, come vita tiene la potenza disarmatrice e disarmandoci converte i flagelli in grazie, così di tutto il resto che la creatura può fare nella nostra Divina Volontà, sono vita che acquista, le quali sono alimentati dalle nostre sorgente divine. Così se ci loda nella nostra Divina Volontà, ci ringrazia, ci benedice, forma una vita intera di ringraziamenti, di lode e di benedizione verso il suo Creatore, ed ogni qual volta lo fa, mentre rinasce in questi atti e cresce, forma la pienezza della vita, dimodoché il respiro, il palpito, se pensa, se parla, se muove il passo, se circola il sangue nelle vene, tutto l’assieme della creatura, non vi è particella del suo essere che non dice vi ringrazio, vi lodo, vi benedico. Oh! come è bello vederla, che possedendo tante vite per quante volte rimasse nei suoi stessi atti fatti nel nostro Fiat Divino, che per quante vite possiede sentiamo nel suo palpito tanti palpiti in uno, tanti respiri, moti e passi in uno, e ciascuno, chi dice amore, chi riparazione, chi ringraziamenti, chi loda e chi benedizione. Queste rinascite e vite forma la più bella armonia nella fortunata creatura che ha avuto il bene di acquistarle; è tanto il nostro compiacimento, che il nostro sguardo è sempre fisso nel guardarla, le nostre orecchie sempre intenti ad ascoltarla, la potenza del nostro Volere chiama la nostra attenzione continua, e come ci dice vi amo, così Noi le ripetiamo, ti amiamo, oh! figlia. Come ci ripara, così ce la stringiamo al cuore; come ci ringrazia, loda e benedice, così l’andiamo ripetendo, ti ringraziamo che ci ringrazia, ti lodiamo che ci loda, ti benediciamo che ci benedici. Possiamo dire che ci mettiamo a gara con lei, Cieli e terra stupiscono che il Creatore si mette a gara con la sua amata creatura. Perciò sempre nella mia Volontà ti voglio, perché in Essa ci dai da fare e da dire e formi il nostro sfogo d’amore”.