MaM
Messaggio del 2 marzo 2015:Cari figli, voi siete la mia forza. Voi, apostoli miei, che, con il vostro amore, l’umiltà ed il silenzio della preghiera, fate in modo che mio Figlio venga conosciuto. Voi vivete in me. Voi portate me nel vostro cuore. Voi sapete di avere una Madre che vi ama e che è venuta a portare amore. Vi guardo nel Padre Celeste, guardo i vostri pensieri, i vostri dolori, le vostre sofferenze e le porto a mio Figlio. Non abbiate paura! Non perdete la speranza, perché mio Figlio ascolta sua Madre. Egli ama fin da quando è nato, ed io desidero che tutti i miei figli conoscano questo amore; che ritornino a lui coloro che, a causa del loro dolore e di incomprensioni, l’hanno abbandonato e che lo conoscano tutti coloro che non l’hanno mai conosciuto. Per questo voi siete qui, apostoli miei, ed anch’io con voi come Madre. Pregate per avere la saldezza della fede, perché amore e misericordia vengono da una fede salda. Per mezzo dell’amore e della misericordia aiuterete tutti coloro che non sono coscienti di scegliere le tenebre al posto della luce. Pregate per i vostri pastori, perché essi sono la forza della Chiesa che mio Figlio vi ha lasciato. Per mezzo di mio Figlio essi sono i pastori delle anime. Vi ringrazio!

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 30-23 Marzo 27, 1932 Condizione di assicurazione per venire il regno del Fiat sulla terra. Le manifestazioni sulla mia Volontà saranno esercito agguerrito d’amore, armi, retta per vincere la creatura.

(1) Mi sentivo tutta immersa nel Voler Divino, ed oh! quanti pensieri si affollavano nella mia mente, e la sua luce che formava le sue onde, ed una ne seguiva l’altra, e queste onde si convertivano in voce, in mormorio, in musica celestiale, ma oh! quanto è difficile ritenere il linguaggio di quella luce interminabile. Quando si sta dentro di Essa, pare che si comprende molto, ma non appena si ritira, resta qualche gocciolina ed il dolce ed indimenticabile e caro ricordo d’essere stata nella luce dell’eterno Fiat. Se il benedetto Gesù non operasse un miracolo, abbassandosi Lui con modo più adattabile all’umana natura, io nulla avrei saputo dire. Onde mi sentivo nella mia mente il quadro del regno della Divina Volontà, e volevo che Gesù mi dicesse quale erano le condizioni di esso per essere certa della sua venuta, ed il mio Maestro Celeste, visitando la piccola neonata del suo Volere mi ha detto:

(2) “Mia figlia benedetta, le condizioni assolute, necessarie e di somma importanza, che formano la vita e l’alimento per assicurare il regno della mia Divina Volontà, è chiedere dalla creatura grandi e prolissità di lungo sacrificio, quindi la nostra bontà, in virtù del sacrificio che chiede, deve dare grazie sorprendenti a chi chiede questo sacrificio, in modo che la creatura affascinata del mio amore, dai miei doni e dalle mie grazie, le parrà nulla il sacrificio che Io le chiedo ad onta che conosce che la sua vita è finita, non più avrà diritto sopra di sé stessa, tutti i diritti saranno di chi le chiedo il sacrificio, se non conoscesse tutta l’intensità del sacrificio che accetta, non avrebbe tutto il valore, perché quanto più si conosce la grandezza, il peso del sacrificio, tanto più valore viene messo dentro. La conoscenza mette il valore esatto e compiuto nel sacrificio, invece chi non conosce tutto il peso d’un sacrificio, oh! quanto diminuisce il valore, la grazia, il bene che deve ottenere, e poi il nostro amore resta ferito, la nostra potenza si sente impotente, avanti ad una creatura che chiediamo grandi sacrifici, facendole conoscere il peso per cui si deve sottomettere, ed essa, solo per nostro amore e per compiere la nostra Volontà, accetta tutto. Il sacrificio prolisso porta la prolissità della preghiera, ed oh! come le nostre orecchie si fanno tutto attenzione, i nostri sguardi restano rapiti nel vedere che da mezzo il rogo del sacrificio da Noi voluto, prega, e che cosa chiede e vuole? Ciò che Noi vogliamo, che la nostra Volontà si faccia come in Cielo così in terra, ah! se lui potesse, metterebbe a soqquadro Cielo e terra, vorrebbe tutto in suo potere, per fare che tutti chiedessero ciò che vuole, affinché il suo sacrificio ottenesse lo scopo e portasse il frutto da Dio voluto. La nostra paterna bontà è tanta, che ci riesce impossibile non esaudire lo scopo d’un sacrificio lungo ed una preghiera prolissa. Queste sono le condizioni da parte delle creature, e questo l’abbiamo fatto con te e vogliamo che lo conosca, perché Noi non diamo le cose nostre ai ciechi, che per la loro cecità non conoscono i beni che le vengono dati, né quelli che li stanno d’intorno, molto meno ai muti, che per il loro mutismo, non hanno parole per manifestare le nostre verità e le nostre grazie. La prima cosa che diamo, è la conoscenza di quello che vogliamo fare di essa, e poi diamo e facciamo quello che abbiamo disposto. La conoscenza si può chiamare il principio, il vuoto, il seme dove mettere il sacrificio, le cose nostre, e far sorgere la bella preghiera che ci debilita, ci incatena con catene, con legami inseparabili, e ci fa cedere ciò che vuole. Molto più che essendo la nostra Volontà vita ed opera che dà vita a tutto e a tutti, per venire a regnare sulla terra voleva da parte dell’umana famiglia una vita di creatura a sua disposizione, e che senza opporsi, stesse in balia della sua Volontà Divina, affinché ne facesse ciò che vuole. Questo le servirà di appoggio e condizione per assicurare il suo regno da parte delle creature. Ora vengono le condizioni di assicurazione da parte di Dio, ma a chi potevo farle se non a chi ne avevo chiesto il sacrificio? Sicché la mia lunga prolissità di manifestare tante verità sulla mia Divina Volontà, il mio lungo dire sul suo regno e sul bene che vuole e deve fare, il suo lungo dolore di circa seimila anni che vuol regnare e l’hanno respinto, le molte promesse che vuol dare di beni, di felicità, di gioia, se la fanno regnare, non sono state altro che assicurazioni che ho fatto alla creatura di questo regno del mio Fiat, e queste assicurazioni venivano fatte e suggellate nella cosa più bella, più sacra, più preziosa, cioè nel centro del rogo del tuo sacrificio da Noi voluto. Posso dire che non mi stanco mai di fare assicurazione, dico, ritorno a dire sempre con nuovi modi, nuove verità, nuove forme, similitudine sorprendenti sempre sulla mia Divina Volontà, non avrei mai detto tanto se non fosse certo che il mio regno non dovesse avere il suo dominio sulla terra. Quindi è quasi impossibile, un mio dire sì prolisso, ed un tuo sacrificio sì continuo, non debbano avere i sospirati frutti da parte di Dio e da parte delle creature, perciò continua il tuo volo in quel Fiat che tiene potenza di farsi strada, di abbattere tutte le difficoltà, ed a forza d’amore farsi i più fidi amici e difensori dei suoi più spietati nemici”.

(3) Poi ha soggiunto: “Figlia mia, il mio concepimento, la mia nascita, la mia vita nascosta, il mio vangelo, i miracoli, le mie pene, le mie lacrime, il mio sangue versato, la mia morte riunite tutte insieme, formarono un esercito invincibile per compire la mia Redenzione. Così tutte le mie manifestazioni sulla mia Divina Volontà, dalla prima all’ultima parola che dirò, devono servire per formare l’esercito agguerrito, tutto d’amore, di forza invincibile, di luce irresistibile, d’amore trasformante, esse getteranno intorno alla creatura una rete, che se vogliono uscire, incapperanno dentro, s’imbroglieranno tanto, che non sapranno come uscirne, e mentre cercherà d’uscire, le tante mie manifestazioni sopra di Essa, continueranno ad’assalirla, in modo da rendere più distesa la sua rete, onde vedendosi imbrogliata, prenderà gusto delle tante bellezze di verità e si sentirà felice d’essere stata incappata nella rete di tante mie verità manifestate. Sicché esse formeranno il compimento del regno della mia Divina Volontà! perciò ogni mia manifestazione sopra di Essa, è un’arma che deve servire a completare un regno sì santo. Se Io la manifesto e tu non la dici, farai mancare le armi necessarie, perciò sii attenta.

(4) Oltre di ciò, tu devi sapere che ogni parola uscita dall’increata sapienza, contiene vita, sostanza, opera, ammaestramento, sicché ogni verità manifestata sulla nostra Divina Volontà, avrà nel nostro regno il suo proprio ufficio, molte verità avranno l’ufficio di formare e crescere la Vita della Divina Volontà nella creatura, altre occuperanno l’ufficio di alimentarla, altre faranno da maestro, altre verità avranno l’ufficio di difensori, in modo che si metteranno come un esercito intorno alla creatura che nessuna la potrà toccare. Vedi dunque la necessità del mio dire così prolisso e delle tante verità che ho manifestato, era un regno che dovevo formare, il quale, non si forma con poche parole, con pochi atti ed uffici; ce ne vogliono tanti! e ciascuna mia verità ha virtù di occupare un ufficio per mantenere l’ordine perfetto, pace perenne, sarà l’eco del Cielo e nuoteranno dentro d’un mare di grazie, di felicità, sotto d’un sole che non conosce nubi, il cielo sarà sempre sereno. Le mie verità sulla mia Divina Volontà saranno le sole leggi che domineranno le creature che entreranno a vivere in questo regno, legge non di oppressioni ma d’amore, che dolcemente si faranno amare, perché in esse troveranno la forza, l’armonia, la felicità, l’abbondanza di tutti i beni. Perciò coraggio e sempre avanti nella mia Divina Volontà”.