MaM
Messaggio del 22 marzo 1984:Cari figli, questa sera vi invito in particolare ad onorare durante la Quaresima le piaghe che il mio Figlio ha ricevuto per i peccati di questa parrocchia. Unitevi alle mie preghiere per la parrocchia, perché le piaghe gli siano sopportabili. Grazie per aver risposto alla mia chiamata. Continuate a venire sempre più numerosi!

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 29-43 Ottobre 20, 1931 Incontri di passi tra Dio e la creatura. Come Dio ha formato la creatura centro della Creazione.

(1) La mia piccola esistenza si gira sempre nel Santo Volere Divino, sento che mi tira sempre più a Sé, e ogni sua parola, luce o conoscenza di Esso è una nuova vita che mi infonde, una gioia insolita che provo, e una felicità senza fine, che non potendo più contenere perché sono troppo piccola, mi sento come se mi volesse scoppiare il cuore di gioia e di felicità divina. Oh! Volontà Divina, fatti conoscere, possedere e amare, affinché tutti siano felici, ma felicità celeste, non terrestre. Ma mentre ciò pensavo, il mio dolce Gesù, facendomi la sua visitina mi ha detto:

(2) “Figlia mia, ogni atto che fai nella mia Divina Volontà, tanti passi fai verso Dio, e Dio fa i suoi passi verso di te. Il passo della creatura è la chiamata che muove il passo divino ad andargli incontro, e siccome non ci facciamo mai vincere né superare dagli atti suoi, se lei fa un passo, Noi ne facciamo cinque, dieci, perché il nostro Amore essendo più grande del suo, affretta, moltiplica i passi per fare più presto l’incontro e tuffarsi l’uno nell’altro. Anzi molte volte siamo Noi che moviamo il passo per chiamare il passo della creatura per venire a Noi; vogliamo la nostra creatura, vogliamo darle qualche cosa del nostro, vogliamo che ci somiglia, vogliamo renderla felice, e perciò battiamo il passo per chiamarla, e chi sta nella nostra Volontà oh! come sente il dolce calpestio dei nostri passi e corre per venire a Noi, per ricevere i frutti dei nostri passi. Ma vuoi sapere quali sono questi frutti? La nostra parola creatrice, non appena succede l’incontro, la creatura si slancia nel centro del nostro Essere Supremo, Noi la riceviamo con tanto amore, che non potendo contenerlo, la immedesimiamo e con la nostra parola sbocchiamo sopra di lei le nostre conoscenze, facendole parte del nostro Essere Divino. Sicché ogni parola nostra è uno sbocco che facciamo sopra della creatura, e quanti gradi di conoscenza acquista per mezzo della nostra parola, tanti gradi di partecipazione di più riceve dal suo Creatore. Vedi dunque, ogni atto fatto nella mia Divina Volontà è la via che ti formi per muovere il passo per formarti tutta di Volontà Divina, e la mia parola ti servirà di formazione, di luce e di partecipazione della nostra Divinità”.

(3) Dopo di ciò il mio abbandono nel Fiat Divino continuava, ed il mio amato Gesù ha soggiunto:

(4) “Mia piccola figlia del mio Volere, tu devi sapere che scopo unico della Creazione fu il nostro Amore, che esternandosi fuori di Noi formava il suo centro, dove esternandosi doveva accentrarsi per svolgere lo scopo per il quale il nostro Amore aveva uscito fuori di Noi. Quindi il nostro centro era la creatura, dove fissandosi dovevamo far sentire la nostra Vita palpitante, ed il nostro Amore operante in essa. E la Creazione tutta doveva essere la circonferenza di questo centro, quasi come raggi solari che dovevano circondare, abbellire, sostenere questo centro, che fissandosi in Noi dovevano darci campo da esternare sempre nuovo Amore, per rendere più bello, più ricco, più maestoso il centro dove il nostro Amore si poggiava, per farne un’opera degna delle nostre mani creatrici. Ora, tutte le creature dovevano formare unite insieme il luogo di centro del nostro Amore esternato, ma molte si sparpagliarono dal centro, ed il nostro Amore restò sospeso, non aveva dove fissarsi per accentrarsi, per avere il suo scopo primario, il perché era uscito. Quindi l’ordine della nostra Sapienza, la Vita operante del nostro Amore esternato, non poteva tollerare il fallimento del nostro scopo, ecco perciò che in tutti i secoli vi è stata sempre qualche anima che Dio ha formato come centro di tutta la Creazione, ed in essa il nostro Amore si poggiava e la nostra Vita palpitava e otteneva lo scopo di tutta la Creazione, è per mezzo di questi centri che viene mantenuta tutta la Creazione, e che il mondo esiste ancora, altrimenti non aveva nessuna ragione d’esistere, perché mancherebbe la vita e la causa di tutto. Quindi non vi è stato secolo, né vi sarà, che non sceglieremo anime a Noi care, più o meno portentose, che formeranno il centro della Creazione, nel quale avremo la nostra Vita palpitante ed il nostro Amore operante, ed a secondo le epoche, i tempi, i bisogni, le circostanze, sono state offerte a bene di tutti, si sono date a tutti, hanno difesi tutti, sono state esse solo che hanno sostenuto i miei sacrosanti diritti e mi hanno dato campo a mantenere l’ordine della mia Sapienza infinita. Ora, tu devi sapere che queste anime sono state scelte dal nostro Essere Divino in ciascun secolo, come centro di tutta la Creazione a secondo che Noi volevamo, il bene che volevamo fare, e quello che volevamo far conoscere, e anche a secondo i bisogni dei centri sparpagliati, ed ecco la causa della diversità del loro modo, del dire e del bene che hanno fatto, ma tutta la sostanza di queste anime era la mia Vita palpitante ed il mio Amore esternato, poggiato e operante in loro. Ora, in questo secolo abbiamo scelto te come centro di tutta la Creazione, per fare il gran bene di far conoscere con più chiarezza che significa fare la nostra Volontà, affinché tutti la sospirassero e la chiamassero a regnare in mezzo a loro, così i centri sparpagliati si unissero all’unico centro e formare un solo. La Creazione è parto uscito dalla Potenza della mia Divina Volontà, ed è giusto e necessario che tutti riconoscano chi è questa Madre che con tanto amore li ha partorito e messo fuori alla luce del giorno, affinché tutti i suoi figli vivessero uniti insieme con la Volontà della Madre di essi, e avendo una sola Volontà riuscirebbe facile formare un sol centro, dove questa Madre Celeste farebbe palpitare la nostra Vita Divina ed il nostro Amore operante. Molto più che il vizio predominante di questo secolo, l’idolo di molti, è l’umano volere, e anche nello stesso bene che fanno, e perciò si vede che da dentro il bene escono molti difetti e peccati, ciò dice che la fonte di cui era animato non era pura ma viziosa, perché il vero bene sa produrre frutti buoni, e da questo si conosce se è vero o falso il bene che si fa. Quindi c’è una estrema necessità di far conoscere la mia Divina Volontà, vincolo d’unione, arma potente di pace, ristoratrice benefica dell’umana società”.