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Messaggio del 17 luglio 2021:Cari figli, non dimenticate che voi siete qui sulla terra in cammino verso l’eternità. Perciò cari figli siate aperti all’amore di Dio e lasciate l’egoismo e il peccato. Che la vostra gioia si trovi unicamente nella scoperta quotidiana di Dio attraverso la preghiera. Perciò utilizzate bene questo tempo. Grazie, cari figli, per aver risposto ancora una volta alla mia chiamata.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 29-35 Settembre 7, 1931 L’appello a tutte le opere uscite dal Fiat. La vita palpitante della creatura in Essa. Protezioni, voce parlante, assalitori.

(1) La mia povera mente, girando negli atti fatti dalla Divina Volontà, va rintracciando tutto ciò che Essa ha fatto, per riconoscerli, amarli, apprezzarli e poi offrirli come il più bello omaggio alla stessa Divina Volontà, come frutti degni delle opere sue. Ma mentre ciò facevo, il mio dolce Gesù mi ha detto:

(2) “Figlia mia, come mi è gradito al mio cuore, e come mi suona dolce al mio udito il tuo rintracciare tutto ciò che ha fatto la mia Divina Volontà per riconoscerle, amarle, e darcele come il più bello omaggio dell’amore che abbiamo avuto per le creature, nel creare tante cose per amor loro. L’anima tua con rintracciarle suona il campanello come per chiamare appello a tutte le opere uscite dal Fiat Divino, per dirci: “Quante belle cose hai creato per me, per darmele come doni e pegni del vostro Amore, ed io facendole mie ve le ridono come doni e pegni del mio amore per voi”. Sicché sentiamo la vita palpitante della creatura nelle opere nostre, il suo piccolo amore scorrere nel nostro e lo scopo della Creazione realizzato. Conoscere le opere nostre e lo scopo per il quale furono fatte, è il punto d’appoggio della creatura dove trova una Volontà Divina in suo potere, ed è il nostro pretesto per darle altre sorprese di nuovi doni e grazie”.

(3) Ed io: “Amor mio, un pensiero mi affligge, temo che mi mancasse la continuazione dei miei atti nella tua Divina Volontà, ed interrompendo il suono del mio campanello, Tu offeso da me, mi metta da parte, e non mi darai più grazia di farmi vivere nella tua Volontà”. E Gesù ha soggiunto:

(4) “Figlia mia, non temere, tu devi sapere che un passo dà vita all’altro passo, un bene è vita e sostegno dell’altro bene, un’atto chiama a vita l’altro atto, ed anche il male, la colpa, è vita di altri mali e di altri colpe; le cose non restano mai isolate, ma hanno quasi sempre il loro seguito. Il bene è come il seme, che tiene la virtù generativa, purché si abbia la pazienza di gettarla nel seno della terra esso produrrà il dieci, il venti per cento. Così la creatura, se avrà pazienza e starà attenta a chiudere nell’anima sua il seme del bene che essa stessa ha fatto, avrà la generazione, la molteplicità, il centuplo degli atti buoni che ha fatto; e se tu sapessi che significa fare un’atto buono! Ogni atto è una protezione che acquista e una voce parlante innanzi al nostro trono di chi ha fatto un bene, ogni atto in più di bene, tanti difensori di più tiene la creatura a sua difesa, e se le circostanze della vita la fanno trovare in tali strettezze e cimenti che pare che voglia vacillare e cadere, gli atti buoni che ha fatto prendono l’aspetto di assalitori e ci assaliscono affinché chi ci ha amato e ha avuto un seguito di molti atti buoni non vacilli, e corrono intorno alla creatura come sostenitori affinché non ceda nel cimento. E supponi che ci fossero stati una sequela di atti fatti nella nostra Volontà, oh! allora in ogni atto c’è un valore, una virtù divina che difende la creatura, vediamo in ogni suo atto come compromessa la nostra Volontà, quindi Noi stessi ci facciamo difensori e sostenitori di colei che ha dato vita negli atti suoi al nostro Fiat Divino. Possiamo forse negare nulla a Noi stessi? O disconoscere la nostra Volontà operante nella creatura? No, no, perciò non temere, ma piuttosto abbandonati come piccola neonata nelle nostre braccia, affinché senti il nostro sostegno e la protezione degli stessi tuoi atti. Credi tu che sia un nulla un bene ripetuto, continuato? Sono proprietà divine che si acquistano, sono eserciti che si formano, che fanno conquistare la Patria Celeste. Succede a chi ha continuato tanti atti buoni come a colui che ha acquistato molte proprietà, se costui ha un rovescio, non le potrà nuocere tanto, perché le molte proprietà riempiranno il vuoto del rovescio che ha sofferto; ma se invece un’altro poco ha acquistato o nulla tiene, basta un piccolo rovescio per gettarlo sul lastrico della più squallida miseria. Tale è il fare molto bene oppure poco o nulla. Perciò ti ripeto sempre, sii attenta, siimi fedele ed il tuo volo nella mia Volontà sia continuo”.

(5) Dopo di ciò ha soggiunto:

(6) “Figlia mia, tu devi sapere che quando tu ti vai disponendo a fare i tuoi atti nella mia Divina Volontà, Essa resta concepita nell’atto tuo, e come lo fai, le dai il campo a formare la sua Vita nell’atto che fai; non solo, i tuoi atti nuovi servono d’alimento a quelli già fatti. Perché la mia Divina Volontà essendo vita, sente il bisogno, quando è stata racchiusa negli atti della creatura, d’aria, di respiro, di palpito, d’alimento, ecco la necessità dei nuovi atti, perché questi servono a mantenere la sua aria divina, il suo respiro continuo, il suo palpito non interrotto e l’alimento per crescere la stessa mia Volontà nella creatura. Vedi dunque la grande necessità della continuazione degli atti per farla vivere e regnare nella creatura, altrimenti il mio Volere si troverebbe a disagio senza il suo pieno trionfo in tutti gli atti di essa”.