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Messaggio del 6 agosto 2021:Senza Dio non avete ne’ futuro ne’ vita eterna per questo convertitevi e ritornate a Dio.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 29-24 Giugno 30, 1931 Come la grazia più grande che Iddio fece all’uomo nella creazione, fu di poter fare i suoi atti nella Divina Volontà. Come questo Regno esiste, e Umanità vissute lo hanno posseduto.

(1) Stavo pensando al Santo Voler Divino: “Come mai potrà venire il suo regno sulla terra! dato i tempi procellosi che minacciano tempeste e le tristi condizioni delle umane generazioni, sempre impossibile, e mi sembra che accrescono l’impossibilità, la indifferenza ed indisposizione di quelli che almeno si dicono buoni, che non hanno nessun interesse di far conoscere un Voler sì santo, e la sua Volontà che vuol fare la grande grazia che vuol regnare in mezzo alle creature, come mai potrà aver vita un bene che non si conosce? ” Ma mentre ciò pensavo, il mio amabile Gesù, sorprendendomi mi ha detto:

(2) “Figlia mia, ciò ch’è impossibile alle umane vedute, tutto è possibile a Dio. Tu devi sapere che la grazia più grande che facemmo all’uomo nella sua creazione, fu che poteva entrare nella nostra Volontà Divina per poter emettere i suoi atti umani, e siccome l’umano volere era piccolo e il Divino grande, quindi teneva virtù di assorbire il piccolo nel grande, e di cambiare l’umano nel Divino Volere. Onde Adamo, nel principio della sua creazione entrò nell’ordine della nostra Volontà Divina, e vi fece molti dei suoi atti, e mentre col sottrarsi dal nostro Volere lui uscì da dentro di Esso, i suoi atti umani operati nel nostro Volere restarono come pegno e diritto dell’uomo, e come principio e fondamento d’un regno divino che lui acquistava; nella Divina Volontà, ciò che si fa in Essa è incancellabile, Dio stesso non può cancellare un’atto solo fatto dalla creatura nel Fiat Supremo. Ora, essendo Adamo il primo uomo creato, era come conseguenza, essendo lui come la radice, il tronco di tutte le umane generazioni, che esse ereditassero quasi come rami ciò che possedesse la radice ed il tronco dell’albero dell’uomo; e come tutte le creature, come in natura, ereditano il germe del peccato originale, così ereditano i primi atti suoi fatti nel nostro Volere, che costituiscono il principio ed il diritto del regno del nostro Voler Divino per le creature. A confermare ciò venne l’umanità della Vergine Immacolata ad operare e a seguire gli atti di Adamo, per compiere tutto intero il regno della Divina Volontà, per essere la prima ereditiera d’un regno sì santo e per dare i diritti ai suoi cari figli di farlo possedere; ed a completare tutto ciò venne la mia Umanità, che possedeva in natura la mia Divina Volontà, ciò che Adamo e la Sovrana Regina possedevano per grazia, per confermare col suggello dei suoi atti questo regno della Divina Volontà. Sicché questo regno esiste in realtà, perché umanità viventi hanno formato i loro atti in Essa, come materiali necessari per formare questo regno, per dare il diritto alle altre umanità di possederlo. E per maggiormente confermarlo insegnai il Padre nostro, affinché con la preghiera si disponesse e acquistasse i diritti per riceverlo, e Dio si sentisse come il dovere di darlo. Coll’insegnare il Pater Noster, Io stesso mettevo nelle loro mani il diritto di riceverlo, e mi impegnavo a dare un regno sì santo, e ogni qualvolta la creatura recita il Pater Noster acquista una specie di diritto di entrare in questo regno; primo, perch’è preghiera insegnata da Me, che contiene il valore della mia preghiera; secondo, ch’è tanto l’amore della nostra Divinità verso le creature, che facciamo attenzione di tutto, notiamo tutto, anche i più piccoli atti, i santi desideri, le piccole preci, per ricambiarli con grazie grandi, possiamo dire che sono pretesti, occasioni che andiamo trovando per dirle: “Tu hai fatto questo, e Noi ti diamo questo, tu hai fatto il piccolo e Noi ti diamo il grande. Quindi il regno esiste, e se tanto ti ho parlato della mia Divina Volontà, non sono stati altri che i preparativi di tanti secoli della mia Chiesa, le preghiere, i sacrifici e la continua recita del Pater Noster che ha inclinato la nostra bontà a scegliere una creatura per manifestarle le tante conoscenze della nostra Volontà, i suoi grandi prodigi, così vincolavo la mia Volontà alle creature, dandole nuovi pegni del suo regno. E come tu ascoltavi e cercavi di modellarti ai miei insegnamenti che ti davo, così formavo nuovi vincoli per vincolare le creature nella mia Volontà.

(3) Tu devi sapere che Io sono il Dio di tutti, e quando faccio un bene non lo faccio mai isolato, lo faccio a tutti, meno che, chi non vuol prendere, non prenda, e quando una creatura mi corrisponde Io la guardo non come una sola, ma appartenente a tutta l’umana famiglia, e quindi il bene dell’una viene comunicato agli altri. Ora, se esiste il regno, umanità vissute lo hanno posseduto e fatto vita in esso, la mia Volontà vuol regnare in mezzo alle creature, le mie stesse conoscenze lo dicono a chiare note, come dunque tu pensi ch’è impossibile che venga questo regno? A Me tutto è possibile, me ne servirò delle stesse tempeste e di nuovi eventi per preparare coloro che devono occuparsi di far conoscere la mia Volontà. Le tempeste servono a purificare l’aria cattiva e anche a sgombrare cose nocive. Perciò Io disporrò il tutto, so fare tutto, ho i tempi a mia disposizione. Quindi lascia fare al tuo Gesù, e vedrai come la mia Volontà sarà conosciuta e compiuta”.