MaM
Messaggio del 17 aprile 1986:Cari figli, voi siete troppo presi dalle cose materiali, e per esse perdete tutto quello che Dio desidera darvi. Vi invito a chiedere i doni dello Spirito Santo, che adesso vi sono necessari per poter testimoniare la mia presenza e tutto quello che io vi do. Cari figli, abbandonatevi totalmente a me, perché io possa guidarvi pienamente. Non preoccupatevi delle cose materiali. Grazie per aver risposto alla mia chiamata!

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 28-29 Ottobre 18,1930 Valore dei baci e abbracci della Vergine a Gesù bambino, perché possedendo la Divina Volontà, tutti i suoi atti si rendevano infiniti ed immensi per Gesù. Risurrezione degli atti fatti nel Divin Volere. Effetti del ti amo.

(1) Continuo il mio solito stato e soffermandomi nell’atto quando la Sovrana Regina diede alla luce il bambinello Gesù, e stringendolo al suo seno lo baciava e ribacciava e beandosi in Lui gli dava il suo latte dolcissimo. Oh! come sospiravo di dargli anch’io i miei baci affettuosi ed i miei teneri abbracci al mio pargoletto Gesù, e Lui facendosi vedere in atto di riceverli mi ha detto:

(2) “Figlia del mio Volere, tutto il valore degli atti della mia Mamma Celeste, fu perché uscivano dal seno immenso della mia Volontà Divina, cui Lei ne possedeva il suo regno, la sua Vita; non vi era moto, atto, respiro e palpito che non era pieno di Voler Supremo fino a sboccarne fuori; i suoi baci amorosi che mi dava, uscivano dalla sorgente di Esso; i suoi casti abbracci, con cui abbracciava la mia infantile Umanità, contenevano l’immensità; il suo latte purissimo con cui mi nutriva, Io succhiando al suo seno verginale succhiavo al seno immenso del mio Fiat, ed in quel latte succhiavo le sue gioie infinite, le sue dolcezze ineffabili, il cibo, la sostanza, la crescenza infantile della mia Umanità dall’immenso abisso della mia Divina Volontà. Sicché nei suoi baci Io sentivo il bacio eterno del mio Volere, che quando fa un’atto non cessa mai di farlo; nei suoi abbracci mi sentivo un’immensità divina che mi abbracciava; e nel suo latte mi nutrivo divinamente e umanamente e mi ridava le mie gioie celesti ed i contenti del mio Voler Divino che la teneva tutta riempita. Se la Sovrana Regina non avesse tenuto una Volontà Divina in suo potere, Io non mi sarei contentato dei suoi baci, del suo amore, dei suoi abbracci e del suo latte, al più si sarebbe contentata la mia Umanità, ma la mia Divinità, Io Verbo del Padre, che tenevo l’infinito, l’immenso in mio potere, volevo baci infiniti, abbracci immensi, latte pieno di gioie e dolcezze divine, e così solo restai appagato, ché la mia Mamma possedendo la mia Volontà Divina, mi poteva dare baci, abbracci, amore e tutti i suoi atti che davano dell’infinito.

(3) Ora, tu devi sapere che tutti gli atti che si fanno nella mia Divina Volontà sono inseparabili da Essa, si può dire formano una sol cosa, atto e volontà, si può chiamare luce la volontà, l’atto calore, che sono inseparabili l’una dall’altro. Onde, tutti quelli che possederanno come vita il mio Fiat, avranno in potere tutti gli atti della Mamma Celeste, e Lei teneva in potere tutti gli atti loro, in modo che nei suoi baci e abbracci Io mi sentivo baciato e abbracciato da tutti quelli che dovevano vivere nella mia Volontà, ed in essi mi sento ribaciare e abbracciare dalla mia Mamma, tutto è in comune ed in perfetto accordo nel mio Volere, ogni atto umano scende dal suo seno e con la sua Potenza lo fa risalire nel centro donde è uscito. Quindi sii attenta e non ti far sfuggire nulla che non entri nella mia Divina Volontà, se vuoi darmi tutto e ricevere tutto”.

(4) La mia povera mente continua il suo corso dentro della Divina Volontà, a seconda le circunstanze in cui mi trovo, ma è sempre Essa il mio punto d’appoggio, il mio principio, il mezzo, il fine degli atti miei, la sua Vita corre in me come il dolce mormorio del mare che mai si ferma. Ed io per contraccambio d’omaggio e d’amore, le do il mormorio degli atti miei che lo stesso Fiat Divino mi fa fare. Ed il mio sempre amabile Gesù continua a dirmi:

(5) “Figlia mia, ogni atto fatto nella mia Divina Volontà forma una resurrezione divina nell’anima; la vita è formata non d’un solo atto, ma di tanti atti uniti insieme, sicché quanti più atti si fanno, tante volte risorge nel mio Volere, in modo da poter formare una Vita completa tutta di Divina Volontà. Come la vita umana è formata di tante membra distinte per poter formare la sua vita, e se ci fosse un sol membro non si potrebbe chiamar vita, e se mancasse qualche membro si chiamerebbe vita difettosa, così i ripetuti atti fatti nel mio Volere servono come se si formassero le diverse membra di Volontà Divina nella creatura, e mentre servono a riunire insieme questi atti per formare la Vita, servono ad alimentare la stessa Vita. E siccome la mia Divina Volontà non ha termine, così quanti più atti si fanno in Essa, tanto più cresce la sua Vita Divina nella creatura. E mentre questa risorge e cresce, l’umana volontà riceve la morte da questi stessi atti fatti nel mio Volere Divino, non trova alimenti come alimentarsi e si sente morire ad ogni atto fatto nella mia Divina Volontà. Ma che dolore! quante volte la creatura fa la sua volontà nei suoi atti, tante volte fa morire la mia nell’atto suo. Oh! com’è raccapricciante vedere che un voler finito mette fuori del suo atto un Volere infinito che vuol darle vita di luce, di bellezza, di santità”.

(6) Onde continuavo i miei atti nel Voler Divino col mio solito ritornello: “Ti amo, ti amo in tutto ciò che hai fatto per amore nostro”. Ma mentre ciò facevo, pensavo tra me: “Gesù benedetto sarà straneo della mia cantilena ti amo, ti amo, quindi a che pro dirla”. Ed il mio dolce Gesù movendosi nel mio interno mi ha detto:

(7) “Figlia mia, il vero amore accompagnato anche dalle parole ti amo, non mi porta mai stanchezza, perché essendo Io un complesso d’amore, e un’atto continuato d’amore, che mai cesso d’amare, quando trovo il mio Amore nella creatura, trovo Me stesso, ed il segno che l’amore di essa sia parto del mio Amore, è quando è continuo; un’amore interrotto non è segno d’amore divino, al più può essere un’amore di circostanze, un’amore interessato, che cessate queste cessa l’amore, e anche le parole ti amo, ti amo, non sono altro che l’aria che produce il mio Amore nella creatura, che condensata in essa produce come tanti lampi di fiammelle verso Colui che ama, ed Io quando sento dire ti amo, ti amo, sai che dico? La mia figlia lampeggia nell’aria del suo amore verso di Me, e un lampo non aspetta l’altro. E poi, tutti gli atti continui sono quelli che hanno virtù di conservare, alimentare e crescere la vita delle creature; vedi, anche il sole sorge ogni giorno e tiene il suo atto continuato di luce, né si può dire che col sorgere ogni giorno stanca gli uomini e la terra, anzi tutto all’opposto, tutti sospirano il sorgere del sole, e solo perché sorge ogni giorno forma l’alimento della terra, giorno per giorno va a poco a poco alimentando la dolcezza nei frutti, finché li fa giungere a perfetta maturazione, alimenta le svariate tinte dei colori ai fiori, lo sviluppo a tutte le piante, e così di tutto il resto. Un’atto continuato si può chiamare miracolo perenne, sebbene non si fa attenzione dalle creature, ma il tuo Gesù non ne può fare a meno di fare attenzione, perché conosco la virtù prodigiosa d’un atto non mai interrotto. Quindi il tuo ti amo serve a conservare, alimentare e crescere la Vita del mio Amore in te; se tu non l’alimenti non può crescere, né ricevere la molteplicità delle dolcezze e varietà dei colori divini che il mio Amore contiene”.