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Messaggio del 7 agosto 1998: Cari figli! Vi invito a pregare in maniera particolare per le mie intenzioni. Datemi tutto per poter ricevere tutto!

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 28-4 Marzo 9, 1930 Come le conoscenze sulla Divina Volontà contengono la scienza di formare la sua Vita ed il popolo del suo regno. Come al ricordo di ciò che Gesù fece e patì, il suo Amore si rinnova, si gonfia e straripa fuori a bene delle creature.

(1) Il mio abbandono nel Fiat continua, mi sento avvinta nelle sue braccia di luce, e tanto stretta che non mi è dato di scostarmi un tantino, né io molto meno voglio farlo, mi guarderei bene di scostarmi dal suo seno di luce; mi pare che ci sia un’accordo tra me ed il Voler Divino, che ambedue non ci possiamo separare. Oh! Voler Santo, come sei amabile e Potente, con la tua amabilità mi attiri, mi rapisci, m’incanti, ed io incantata non saprei come fare a non tenermi fissa in Te, e con la tua potenza ti tieni fermo sulla mia piccolezza, ti versi a torrenti, in modo che ho perduto la via per uscire dalla tua luce interminabile, ma felice perdita; deh! Oh Fiat adorabile, fa perdere a tutti la via, affinché non conoscano altra via che quella che conduce nella tua Divina Volontà. Ma come potranno fare le creature per conoscere un tanto bene? Ma mentre ciò pensavo, il mio dolce Gesù facendosi sentire nel mio interno mi ha detto:

(2) “Figlia mia, le conoscenze sul mio Voler Divino sono vie che possono condurre le creature nelle braccia di luce del mio Fiat Divino. Le conoscenze sono germi, e questo germe fa nascere il principio della Vita della mia Divina Volontà nella creatura; le conoscenze, ciascuna delle quali saranno come tanti sorsi di vita, che formeranno nella creatura la maturazione di questa Vita Divina. Perciò te ne ho detto tante cose sul mio Fiat Divino, ogni conoscenza porterà, chi il germe, chi la nascita, chi il cibo, chi il respiro, chi l’aria, chi la luce ed il calore per maturare la Vita del mio Volere nelle anime. Ogni conoscenza contiene un grado di più di maturazione, perciò quanto più cercheranno di conoscere ciò che ho manifestato sul mio Fiat Divino, più si sentiranno maturati. Le mie conoscenze sopra di Esso plasmeranno le anime e col loro tocco smorzeranno i mali dell’umano volere. Esse faranno da madre pietosa che a qualunque costo vuol guarire il suo figlio e vederlo sano e bello. Se sapessi che significa una conoscenza sulla mia Divina Volontà, esse contengono la scienza di formare la Vita di Essa, per formare il popolo del suo regno. Vedi, anche nell’ordine naturale succede così, chi vuol farsi maestro è necessario che conosca ciò che riguarda le scienze, e se non si vuole applicare a conoscere le scienze, non sarà mai maturo per essere maestro, ed a seconda i gradi delle scienze che ha studiato possederà più o meno i gradi d’istruzione: Se poche scienze, potrà essere maturo di maestro elementare, e se ha studiato molte scienze, potrà essere maturo d’essere professore di scuole superiori. Sicché a seconda che si conosce, tanto nelle arti quanto nelle scienze, tanto più sono maturati in quel bene che conoscono, e sono capaci di far maturare negli altri il bene, le scienze, le arti che posseggono. Ora, coll’averti detto tante conoscenze sulla mia Divina Volontà, non è stato per darti una bella notizia, no, no, è stato per formare la scienza di Essa prima in te, e poi in mezzo alle creature, affinché conosciuta questa scienza divina e tutta di Cielo, possa far maturare la Vita del mio Fiat Divino e formare il suo regno”.

(3) Dopo ciò stavo seguendo il mio giro nel Voler Divino, e ora mi fermavo ad un punto, e ora ad un’altro di ciò che aveva fatto e patito il mio amato Gesù, e Lui come ferito dai suoi stessi atti che io gli mettevo d’intorno col dirgli: “Amor mio, il mio ti amo corre nel tuo; vedi, oh Gesù, quanto ci hai amato, eppure vi resta un’altra cosa da fare, non hai fatto tutto, ti resta da darci il gran dono del tuo Fiat Divino come vita in mezzo alle creature, affinché regni e vi formi il suo popolo; presto oh! Gesù, che aspettate? Le tue stesse opere, le tue pene reclamano il Fiat Voluntas tua come in Cielo così in terra”. Ma mentre ciò pensavo, il mio dolce Gesù è uscito da dentro il mio interno e mi ha detto:

(4) “Figlia mia, quando l’anima ricorda ciò che Io feci e soffrì nel corso della mia Vita quaggiù, mi sento rinnovare il mio amore, per cui si gonfia e straripa, ed il mare del mio Amore forma le onde altissime per versarsi in modo duplicato sopra delle creature. Se tu sapessi con quanto amore ti aspetto quando giri nel mio Voler Divino in ciascuno degli atti miei, perché in Esso, tutto ciò che Io feci e patì, sta tutto in atto come se realmente le stessi facendo, ed Io con tutto amore ti aspetto per dirti: “Vedi figlia, questo lo feci per te, lo soffrì per te, vieni a riconoscere le proprietà del tuo Gesù, che sono anche tue”. Il mio cuore ne soffrirebbe se la figlia piccola del mio Voler Divino non riconoscesse tutti i miei beni. Tenere occultati i beni nostri per chi vive nel mio Fiat Divino, sarebbe non tenerla da Figlia, oppure non aver con lei la nostra piena fiducia, ciò che non può essere, perché la nostra Volontà ce la immedesima tanto, che ciò ch’è nostro è suo. Sicché sarebbe per Noi piuttosto una pena, e ci troveremmo nelle condizioni d’un padre ricchissimo che possiede molte proprietà, ed i figli non sanno che il padre possiede tanti beni, quindi non conoscendoli si abituano a vivere da poveri, a tenere modi villaneschi, né si curano di vestire nobilmente; non sarebbe un dolore per il padre che tiene occultati a questi figli le sue proprietà? Mentre col farle conoscere cambierebbero abitudine col vivere, vestire e usare modi nobili a seconda la loro condizione. Se dolore sarebbe per un padre terreno, molto più per il tuo Gesù, ch’è Padre Celeste. Come ti faccio conoscere ciò che ho fatto e patito ed i beni che possiede il mio Voler Divino, così il mio Amore cresce verso di te ed il tuo amore cresce sempre più verso di Me, ed il mio cuore gioisce nel vedere la piccola figlia nostra ricca dei nostri stessi beni. Perciò il tuo girare nel mio Voler Divino è uno sfogo del mio Amore e mi dispone a farti conoscere cose nuove e a farti una lezioncina di più per tutto ciò che a Noi appartiene, e dispone te ad ascoltarla e a ricevere i nostri doni”.