MaM
Messaggio del 25 agosto 1997: Cari figli, Dio mi concede questo tempo quale dono per voi, affinché possa istruirvi e condurvi sulla strada della salvezza. Ora, cari figli, non comprendete questa grazia, ma presto verrà il momento in cui rimpiangerete tali messaggi. Per questo, figlioli, vivete tutte le parole che vi ho donato in questo periodo di grazia e rinnovate la preghiera, fino a quando questa non diventerà gioia per voi. Invito in modo particolare quanti si sono consacrati al mio cuore Immacolato ad essere di esempio per gli altri. Invito tutti i sacerdoti, i religiosi e le religiose a recitare il Rosario e ad insegnare agli altri a pregare. Figlioli, il Rosario mi è particolarmente caro. Per mezzo del rosario apritemi il vostro cuore ed io posso aiutarvi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 27-35 Febbraio 17, 1930 Come la Divina Volontà è il palpito e la creatura è il cuore; la Divina Volontà il respiro, la creatura il corpo. Inseparabilità dell’una e dell’altra.

(1) Il Volere Divino continua ad occupare la mia piccola intelligenza, ed io sommergendomi in Esso sento la sua forza vivificatrice, che dentro e fuori mi circonda, ed il mio dolce Gesù, che pare che si nasconda dentro le onde altissime di luce del suo Volere Divino, spesso spesso si muove in queste onde di luce, e facendosi vedere con tenerezza indicibile mi ha detto:

(2) “Figlia mia, la mia Divina Volontà è palpito senza cuore, la creatura è cuore, Essa è il palpito. Vedi che unione inseparabile passa tra il mio Fiat e la creatura: il cuore è nulla, non ha nessun valore senza del palpito, col palpito si costituisce vita della creatura, ma il palpito non può palpitare senza del cuore. Tale è la mia Divina Volontà, se non ha il nulla del cuore della creatura, non ha dove formare il suo palpito di vita per svolgere e formare la sua Vita Divina. Vedi dunque, non avendo cuore la mia Divina Volontà, lo ha creato nella creatura, per avere il suo cuore dove poter formare il suo palpito. Oltre di ciò la mia Divina Volontà è respiro senza corpo, la creatura è il corpo, Essa è il respiro; il corpo senza del respiro è morto, sicché chi forma il respiro della creatura è la mia Divina Volontà, perciò si può dire: “Il corpo di Essa è quello della creatura, ed il respiro di lei è quello del mio Volere Divino”. Vedi che alta unione passa tra l’una e l’altra, unione che non può separarsi, perché se cessa il respiro cessa la vita. Perciò la mia Divina Volontà è tutto per la creatura: è parola senza bocca, è luce senza occhio, è udito senza orecchie, è opera senza mani, è passo senza piedi; e perciò l’anima che vive nel mio Volere Divino le serve di bocca, di occhio, di orecchie, di mani e di piedi. Essa si restringe per chiudersi nella creatura, mentre rimane immensa; e vittoriosa vi forma il suo regno servendosi di lei come se fosse suo corpo, dove palpita, respira, parla, opera e cammina. Perciò il dolore del mio Fiat Divino è incomprensibile perché le creature non si prestano a farlo svolgere tutte le sue operazioni in loro, per farlo regnare, e lo costringono al silenzio ed all’inoperosità, e con pazienza divina ed indicibile, aspetta chi deve vivere nel suo Volere per riprendere il suo dire e la sua operosità divina, per formare il suo regno in mezzo alle creature. Perciò sii attenta figlia mia, ascolta il dire del mio Fiat Divino, dagli la vita in tutti gli atti tuoi, e vedrai i portenti inaspettati che la mia Divina Volontà farà in te”. Sia tutto a Gloria di Dio, e per compimento della sua Santissima Volontà.