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Messaggio del 21 aprile 1982:Quando qualcuno vi procura delle difficoltà non cercate di difendervi, ma piuttosto pregate.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 27-18 Dicembre 3, 1929 Differenza tra la santità fondata nelle virtù e quella fondata nella Volontà Divina.

(1) La mia piccola mente si perdeva nel Fiat Supremo e pensavo tra me: “Qual sarà la differenza che passa tra chi ha fondato la sua santità nelle virtù, e tra chi l’ha fondato solo nel Voler Divino? Ed il mio dolce Gesù movendosi nel mio interno, sospirando mi ha detto:

(2) “Figlia mia, se sapessi che gran differenza passa. Senti, e tu stessa lo sai, la terra fiorita è bella, la varietà delle piante, dei fiori, dei frutti, degli alberi, la diversità dei colori, delle dolcezze, dei gusti, tutto è bello; ma mi sapresti trovare tu una pianta, un fiore, fosse anche dei più preziosi che non è circondato di terra? Che ogni radice la tiene come in grembo la terra attaccata al suo petto per alimentarla? Si può dire che all’uomo li riesce impossibile avere una pianta se non l’affida alla sua madre terra. Tale è la santità fondata nelle virtù, l’umana terra ci deve mettere del suo, quante soddisfazioni umane nelle opere più sante, nelle virtù che praticano; la terra della stima, della gloria umana corre sempre e vi forma il suo piccolo ripostiglio, in modo che si vedono le virtù come tanti bei fiori profumati, di colore sì vivo, che desta maraviglia, ma d’intorno, di sotto, c’è sempre qualche poco d’umana terra. Sicché la santità fondata nelle virtù si può chiamare terra fiorita, ed a secondo le virtù che praticano, chi forma il fiore, chi la pianta, chi l’albero, e hanno bisogno d’acqua che l’innaffia e di sole che li fecondi e gli comunichino i diversi effetti che a ciascuna ci vuole, qual è la mia Grazia, altrimenti passerebbero pericolo di morire sul nascere. Invece la Santità fondata nel mio Voler Divino è sole, sta nel alto, la terra non ha che ci fare con lui, né l’acqua ha bisogno d’alimentare la sua luce; il suo alimento l’attinge direttamente da Dio e nel suo moto di luce continuo produce e alimenta tutte le virtù in modo divino; le soddisfazioni umane, anche sante, la vanagloria, la stima propria, hanno perduto la via, né hanno ragione d’esistere, perché sentono al vivo la Volontà Divina che tutto fa in loro e sentono la riconoscenza che questo sole divino, abbassandosi, abita in loro e alimentandoli con la sua luce li fa subire la sua trasformazione per formare una sola luce con questo Fiat Divino. Oltre di ciò, la sua luce tiene virtù di dolcemente eclissare il volere umano, perché è vietato che anche un’atomo di terra entri nel mio Voler Divino, sono nature contrarie luce e terra, tenebre e luce; si può dire che si fuggano a vicenda, né la luce può sopportare un solo atomo di terra e perciò l’eclissa, le serve di sentinella, di difesa che tutto diventi Volontà Divina nella creatura, e siccome il sole tutto dà alla terra, ma nulla riceve ed è causa primaria delle sue belle fioriture, così chi fonda la sua vita, la sua santità nel mio Volere, insieme con Esso sono le alimentatrice della santità fondata nelle virtù”.

(3) Dopo di ciò, stavo facendo il mio giro nel Fiat Divino per trovare tutti gli atti delle creature passate, presenti e future, per chiedere a nome di tutti il Regno della Divina Volontà, ma mentre ciò facevo, il mio dolce Gesù ha soggiunto:

(4) “Figlia mia, tutto ciò che di buono è stato fatto fin dal principio del mondo fuori della mia Divina Volontà, sono piccole luci, come effetti del mio Fiat Divino, perché ad onta che non hanno operato dentro di Esso, come le creature si disponevano a fare il bene, i suoi raggi si fissavano sopra di loro, e ai suoi riflessi si formava la piccola fiammella nelle anime loro, perché essendo il mio Volere luce eterna ed immensa, non sa produrre che luce. Queste fiammelle, come effetti di Esso, stanno d’intorno al Sole della mia Divina Volontà come onore e gloria dei suoi effetti e come frutti del buon operato delle creature, perché come esse vogliono fare il bene, così i suoi raggi si fissano sopra di loro e dà gli effetti del bene che vogliono fare. Si può dire più che sole, che come trova il buon seme nella terra, la sua luce lo riscalda, lo carezza e gli comunica gli effetti per formare la pianta di quel seme. Non vi è bene senza del mio Volere; come non c’è colore, dolcezza, maturità senza gli effetti della luce del sole, così non ci può essere bene senza di Esso. Ma però chi può formare il sole cogli atti suoi? Chi vive nella mia Divina Volontà, Essa non fissa sopra di lei i soli suoi raggi, ma vi scende tutto il suo Sole, e con la sua virtù creatrice e vivificatrice forma un’altro Sole nell’atto della creatura. Vedi dunque la gran differenza che passa? Come tra piante e sole, e come tra sole e fiammelle”.