MaM
Messaggio del 25 luglio 2003:Cari figli, anche oggi vi invito alla preghiera. Figlioli, pregate fino a che la preghiera non diventi per voi gioia. Solo così ognuno di voi scoprirà la pace nel cuore e la vostra anima sarà contenta. Sentirete il bisogno di testimoniare agli altri l’amore che sentite nel vostro cuore e nella vostra vita. Io sono con voi e intercedo davanti a Dio per tutti voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 26-19 Luglio 8,1929 Fiori che sboccia la Divina Volontà. Canto, mormorio d’amore continuo, amore delirante e dolorante. Chi fa la Divina Volontà forma il mare di refrigerio all’amore divino.

(1) La mia piccolezza si sperde e resta soffocata nel mare del dolore della privazione del mio amato Gesù; e sentendomi sofferente, più del solito, sospiravo che la mia natura si disfacesse, per uscirmene dalla mia carcere e prendere il volo alla mia patria celeste; avrei voluto nel suo Santissimo Volere girare ovunque e muovere Cielo e terra, affinché tutti insieme con me, avessero un grido, una lacrima, un sospiro, per questa povera esiliata, affinché tutti chiedessero la fine del mio esilio. Ma mentre mi sfogavo nelle mie amarezze, il mio amabile Gesù è uscito da dentro il mio interno, e dandomi un bacio e stringendomi fra le sue braccia, mi ha detto:

(2) “Figlia mia, quietati, sono qui in te, ma mentre sono con te, lascio il campo libero del lavoro alla mia Divina Volontà e siccome tiene il suo atto primo in te, ne avviene che avverti ciò che Essa fa in te, il suo lavorio, ed Io ché sto dentro di Essa, non senti che già sono insieme nel suo lavoro, perché sono inseparabile dalla mia Divina Volontà, e ciò che fa Essa faccio Io. Ora, tu devi sapere che non solo nell’anima tua vuol fare il mio Divino Volere opera sua, campo suo d’azione, dominio assoluto, tutto suo, ma anche la terra del tuo corpo, sulle tue sofferenze spande il suo bacio di luce e di calore, e con la sua luce produce il seme, col suo calore lo feconda e forma il germe, e alimentando col continuo calore e luce questo germe, fa sbocciare i fiori di luce con tale varietà di colori, animati sempre dalla luce, perché non sa fare nessuna cosa, né grande, né piccola, che non fa correre dentro la sua luce. Questi fiori non sono come quelli della terra, che non hanno luce e sono soggetti a seccarsi, essi hanno vita perenne, perché alimentati dalla luce del mio Fiat, ed è tale e tanta la varietà della bellezza di essi, che formerà il più bello ornamento alla terra della tua umanità”.

(3) Detto ciò ha fatto silenzio, ed io mi sentivo immersa nel mare del Voler Divino, ed il mio dolce Gesù ha ripreso a dire:

(4) “Figlia mia, il mare della nostra Divinità mormora sempre, senza mai cessare, ma sai tu che dice nel suo mormorio? Amore! amore verso la creatura! ed è tanta la foga del nostro amore, che nel nostro mormorio continuo sbocchiamo amore, e formiamo tale onde altissime, da poter affogare Cielo e terra, le creature tutte, tutto d’amore, e vedendo che non si fanno riempire tutte del nostro amore, col desiderio di vedere sboccare le creature del nostro amore, si forma in Noi l’amore delirante, e nel nostro delirio, mettendo da parte l’ingratitudine umana e mormorando ripetiamo più forte, amore! sempre amore a chi disconosce e non prende il nostro amore per farsi amare e darci amore. Ora, il nostro amore respinto si atteggia in amore dolorante! ma sai tu chi viene a mettere refrigerio e calma ai nostri deliri amorosi? Chi raddolcisce e fa sorridere il nostro amore dolorante? L’anima che vive nel nostro Volere Divino. Esso forma il suo mare nella creatura, il nostro mare ed il suo si tuffano insieme e uno scorre nell’altro, ed oh! com’è dolce il mormorio della creatura nel nostro mormorio, che ripete continuamente, amore! amore! sempre amore al mio Creatore, alla mia eterna vita, a Colui che tanto mi ama! Vedi dunque, chi vive nel nostro Fiat Divino è il nostro refrigerio al nostro amore che ci divora, e forma il mare dolce al nostro amore dolente. Oh! prodigio del nostro Volere Divino, che facendo uso del suo potere forma il suo mare nella creatura, e mettendola a gara con Noi, non solo la fa mormorare continuamente amore, ma la eleva tanto, che tuffandola nel nostro mare, quando ci sentiamo affogati, divorati dal nostro amore, che non potendolo contenere sentiamo necessità d’amore, ci fa sboccare nel mare che il nostro Fiat ha formato nella creatura che vive in Esso, e mette tregua ai nostri deliri amorosi, e refrigerandoci col suo amore ci raddolcisce. Come non amare colei che vive nel nostro Volere?”