MaM
Messaggio del 15 agosto 2005:Cari figli, anche oggi vi invito con gioia, cari figli, pregate in questi giorni per le mie intenzioni. Pregate per i miei progetti che ho col mondo, pregate per la pace. La pace, la pace, la pace. Cari figli, pregate insieme con la Madre per la pace nel mondo e nelle famiglie. Grazie, cari figli, perché avete accettato i miei messaggi.

Luisa Piccarreta (Libro di Cielo) - 24-42 Settembre 8, 1928 Interesse di Dio per chi vive nella sua Divina Volontà, esempio del sole. Come tutto sarà conosciuto dei sacrifici che ha fatto Luisa per far conoscere la Divina Volontà.

(1) Mi sentivo oppressa per la privazione del mio amato Gesù, oh! come avrei voluto fare un salto nelle regioni Celesti per non più uscirne, così farla finita con queste benedette sue privazioni che mi fanno vivere morendo. Ah! sì, se per sua bontà Gesù mi farà giungere nella patria sua, non più si potrà da me nascondersi, né io per un solo istante potrò essere priva di Lui. Perciò presto amor mio, finiamola una volta per sempre con queste tue privazioni che non ne posso più; e mi sentivo tanto amareggiata, che più che spada tagliente mi trapassava la povera anima mia a parte a parte. Ora, in questo mentre, il mio amato Gesù è uscito da dentro il mio interno e mi ha detto:

(2) “Figlia mia, coraggio, non sai tu che per chi fa la mia Volontà e vive in Essa è tanto il nostro interesse, che è tenuto da Noi come cosa nostra, esclusivamente nostra, inseparabile da Noi? Il nostro Voler Divino è inseparabile da Noi, e per quanto si stende la sua luce, il centro di Esso è sempre dentro di Noi, simbolo della luce del sole, che mentre si allarga e si dilunga sopra tutta la terra prendendola nel suo proprio pugno di luce, però mai si parte dalla sua sfera, né la luce resta divisa, né perde neppure una stilla di luce, perché essa è inseparabile, e se si potesse dividere non sarebbe più vera luce, quindi il sole può dire: “Tutta la luce è mia”. Così Noi, la luce della nostra Volontà Divina è interminabile ed inseparabile, e nell’anima dov’Essa regna la fa nostra, inseparabile da Noi. Sicché tenendola come cosa nostra è interesse nostro di farci onore e di investirla tanto di tutte le nostre qualità divine, da poter dire Noi e tutti: “In questa creatura c’è la Vita Divina, perché domina la luce del nostro Fiat”. Onde il nostro interesse, che tutto dev’essere santo in lei, puro, bello ed investita della nostra felicità, tutto deve dare di Volontà Divina, come la terra quando è investita dalla luce del sole, che perde le tenebre e dà tutta di luce, in modo che la luce fa da regina, e dominando la terra si fa alimentatrice di essa comunicandole la vita e gli effetti della luce, così il nostro Voler Divino quando regna nella creatura, sperde i mali e mette in fuga le tenebre, le debolezze, le miserie, le afflizioni, e da regina si fa alimentatrice di luce, di fortezza, di ricchezze divine e di felicità; quindi, per chi vive nel nostro Fiat perdono il luogo le amarezze, le oppressioni e tutto ciò che dà di volontà umana, perché la luce di Esso non tollera altro se non che ciò che l’appartiene, e come la nostra Divina Volontà prende tutto l’interesse come cosa sua della creatura, così lei perde tutti gli interessi umani ed acquista tutti gli interessi divini; da qui si vede se regna la mia Volontà Divina, se non sente più interesse proprio, e se lo sente significa che l’anima non possiede tutta la pienezza del mio Fiat, ci sono ancora dei piccoli vuoti svuotati della luce di Esso, e perciò l’umano si fa sentire e giunge a prendere gli interessi umani. Perciò fuori le amarezze, le oppressioni dall’anima tua, sono robe che a te più non appartengono, a te appartiene la luce e tutto ciò che può possedere la luce della mia Volontà”.

(3) Dopo di ciò pensavo tra me: “Quanti sacrifici ci vogliono per questo regno del Fiat: Sacrificio di scrivere, sacrificio di riposo e di sonno, sofferenze, preghiere incessanti, morte continua all’umano volere per fare che la Divina avesse vita perenne, e tant’altre cose che solo Gesù conosce, e dopo tutto ciò, forse nulla si vedrà di bene, nessuna gloria di Dio, quindi tanti sacrifici senza utile e senza effetti”. Ma mentre ciò pensavo, il mio sempre amabile Gesù è uscito da dentro il mio interno, e stringendomi fra le sue braccia mi ha detto:

(4) “Figlia mia, che dici? Non c’è sacrificio che hai fatto che non avrà il suo valore, i suoi effetti preziosi, perché tutto ciò che si fa nella mia Volontà e per impetrare che sia conosciuta, acquistano per natura Vita Divina e virtù comunicativa, in modo da comunicare agli altri la Vita Divina e la virtù che posseggono, tanto, che adesso tutto ciò che hai fatto e sofferto stanno innanzi a Dio in atto impetrativo per ottenere che le creature si dispongano, e Dio che conceda un tanto bene. Quando poi la mia Volontà sarà conosciuta ed il suo regno effettuato, allora tutte le parole che hai scritto, le veglie delle notti, le tue incessanti preghiere, i tuoi giri e rigiri nell’opera della Creazione e Redenzione, i tuoi lunghi anni di letto, le tue pene e sacrifici, brilleranno come raggi di sole, come diamanti e pietre preziose di valore infinito, che passo passo riconosceranno coloro che avranno il gran bene di conoscere il mio Volere, e di vivere nel regno di Esso; anzi conosceranno che le fondamenta brillantate, le fabbriche innalzate, sono cimentate dai tanti sacrifici di chi è stata affidata la missione di far conoscere il regno del mio Volere, a chiare note tutto si conoscerà, anche quelli che hanno contribuito, ti hanno diretto, ti hanno comandato di scrivere, e si sono interessati di far conoscere con parole o con scritto ciò che riguarda il mio Fiat Divino, e questo è nulla, tutto il bene che faranno quelli che possederanno il regno del mio Fiat, la gloria che mi daranno, scenderà e risalirà in quelli che sono stato principio e causa d’un tanto bene, ed ancorché tu stessi in Cielo, la virtù comunicativa del mio Volere che ha fatto vita in te sulla terra, ti metterà in comunicazione, terrà tutte le vie aperte tra te e loro, sicché la tua vita e tutto ciò che hai fatto e sofferto starà in mezzo a loro, e tutto ciò che faranno essi avrà il principio in te, perché una è la Volontà Divina dell’una e dell’altro, e se tu sapessi la gloria, i contenti, i compiacimenti che ti verranno, ameresti di più sacrificarti perché la mia Volontà sia conosciuta e domini in mezzo alle creature”.